Africa day: spazio + spadoni lo celebra attraverso le opere di misericordia
In 11 Paesi, i segni di liberazione: i progetti di spazio + spadoni spezzano le catene con la forza delle opere di misericordia
25 maggio, l’Africa day. Una Giornata per l’Africa che, per il resto dell’anno, viene ignorata, schiacciata dal peso dell’ingiustizia, della povertà, dello sfruttamento.
Una Giornata che ricorda la fondazione dell’Organizzazione dell’Unità Africana (nel 1963) e che, nel 2002, ha ufficializzato l’Unione Africana che riunisce 55 Paesi del continente.
Ma come celebrarla, al di là delle manifestazioni e delle varie iniziative?
Il movimento spazio + spadoni – impegnato da qualche anno nella diffusione delle opere di misericordia – celebra l’Africa day attraverso i progetti HIC SUM.
Un lavoro costante, quotidiano, che dà forza al lavoro delle Congregazioni religiose native e genera percorsi di trasformazione.
“I nostri progetti, realizzati in 11 Paesi africani, si propongono di spezzare le catene di un continente spesso non libero di esprimersi e di vivere dignitosamente”, dice Luigi Spadoni, il fondatore del movimento.
“Le opere di misericordia sono la via per costruire un mondo più giusto, gentile, e quanto realizziamo in Africa è la dimostrazione che è possibile promuovere il cambiamento e l’autonomia”, continua.
Ci vogliono impegno, amore, costanza, pazienza; e capacità di lavorare in rete e guardare lontano. Come è già accaduto in Burundi, Uganda, Repubblica democratica del Congo, Tanzania, Burkina Faso, Kenya, Nigeria, Togo, Costa d’Avorio, Rwanda e Madagascar.
L’Africa day, per spazio + spadoni, quindi si riassume in due parole: opere e misericordia.
Per il resto, parlano i progetti realizzati.