San Paolo afferma: “Se Cristo non è risuscitato, allora è… vana la vostra fede” (1 Cor 15): la testimonianza di Gesù Risorto è lo scopo della predicazione di tutta la Chiesa delle origini, come afferma la Prima Lettura (At 10,34.37-43). Scriveva il cardinale Martini: “Non è mai esistito un cristianesimo primitivo che abbia affermato come primo messaggio: «Amiamoci gli uni gli altri», «Siamo fratelli», «Dio è Padre di tutti», ecc.. È dal messaggio: «Gesù è veramente risorto!» che derivano tutti gli altri”.
Per coloro che già credono in Dio per un cammino filosofico, la risurrezione di Gesù rappresenterà la conferma che egli è veramente Figlio di Dio (scuola di Alessandria d’Egitto, dalla fine del II secolo); per altri, l’esperienza di un uomo che, risorgendo, vince la morte, e si dimostra quindi più forte della natura, quindi soprannaturale, e quindi Dio, sarà il modo di arrivare a credere all’esistenza di Dio, oltre che alla divinità di Gesù Cristo (“via storica” della scuola di Antiochia di Siria, dal III secolo).
Tutte le genti di tutti i tempi sono chiamate a confrontarsi con la testimonianza degli Apostoli. I cristiani sono coloro che li ritengono credibili e veritieri perché uomini semplici e concreti, persone serene ed equilibrate, che non si vergognano di dire che essi stessi per primi hanno dubitato, non ci hanno guadagnato nulla dalla loro attestazione, in molti ad avere visto e in circostanze diverse, trasformati dall’incontro con il Risorto da pavidi imboscati a coraggiosi annunciatori, che non si preoccupa di comporre le numerose discordanze dei Vangeli (come farebbe chi vuole inventare una storia simile), gente che ha pagato con la vita la sua affermazione: inoltre per affermazione degli stessi avversari il sepolcro era vuoto (Mt 28,11-15).
La Resurrezione di Gesù è l’evento fondamentale della storia: in essa sono stati annientati il male, il dolore, la morte (Ap 21,1-6; 1 Cor 15; Col 1,18): le nostre paure, le nostre angosce, le nostre sofferenze sono vinte per sempre. Ma soprattutto siamo anche noi “risorti con Cristo”, come proclama la Seconda Lettura (Col 3,1-4), e siamo diventati “partecipi della natura divina” (2 Pt 1,4), ricevendo “l’adozione a figli” (Gal 4,5), fatti anche noi figli di Dio nel Figlio di Dio! Esplode nelle profondità dei nostri cuori una Festa senza fine (Gv 16,22.24). E possiamo cantare, ebbri di gioia, il canto liturgico ortodosso della Notte di Pasqua:
“O danza mistica! O festa dello Spirito!
O Pasqua divina che scende dal cielo sulla terra
e dalla terra sale di nuovo al cielo!
O festa nuova e universale,
assemblea cosmica!
Per tutti gioia, onore, cibo, delizia:
per mezzo tuo sono state dissipate le tenebre della morte,
la vita viene estesa a tutti,
le porte dei cieli sono state spalancate.
Dio si è mostrato uomo
e l’uomo è stato fatto Dio.
Entrate tutti nella gioia del Signore nostro;
primi e ultimi, ricevete la ricompensa;
ricchi e poveri, danzate insieme;
temperanti e spensierati, onorate questo giorno:
abbiate o no digiunato,
rallegratevi oggi!
Nessuno pianga la sua miseria:
il Regno è aperto a tutti!”.
Pasqua Di Resurrezione Del Signore
il:
– di:
Letture: At 10,34.37-43; Col 3,1-4; Gv 20,1-9
San Paolo afferma: “Se Cristo non è risuscitato, allora è… vana la vostra fede” (1 Cor 15): la testimonianza di Gesù Risorto è lo scopo della predicazione di tutta la Chiesa delle origini, come afferma la Prima Lettura (At 10,34.37-43). Scriveva il cardinale Martini: “Non è mai esistito un cristianesimo primitivo che abbia affermato come primo messaggio: «Amiamoci gli uni gli altri», «Siamo fratelli», «Dio è Padre di tutti», ecc.. È dal messaggio: «Gesù è veramente risorto!» che derivano tutti gli altri”.
Per coloro che già credono in Dio per un cammino filosofico, la risurrezione di Gesù rappresenterà la conferma che egli è veramente Figlio di Dio (scuola di Alessandria d’Egitto, dalla fine del II secolo); per altri, l’esperienza di un uomo che, risorgendo, vince la morte, e si dimostra quindi più forte della natura, quindi soprannaturale, e quindi Dio, sarà il modo di arrivare a credere all’esistenza di Dio, oltre che alla divinità di Gesù Cristo (“via storica” della scuola di Antiochia di Siria, dal III secolo).
Tutte le genti di tutti i tempi sono chiamate a confrontarsi con la testimonianza degli Apostoli. I cristiani sono coloro che li ritengono credibili e veritieri perché uomini semplici e concreti, persone serene ed equilibrate, che non si vergognano di dire che essi stessi per primi hanno dubitato, non ci hanno guadagnato nulla dalla loro attestazione, in molti ad avere visto e in circostanze diverse, trasformati dall’incontro con il Risorto da pavidi imboscati a coraggiosi annunciatori, che non si preoccupa di comporre le numerose discordanze dei Vangeli (come farebbe chi vuole inventare una storia simile), gente che ha pagato con la vita la sua affermazione: inoltre per affermazione degli stessi avversari il sepolcro era vuoto (Mt 28,11-15).
La Resurrezione di Gesù è l’evento fondamentale della storia: in essa sono stati annientati il male, il dolore, la morte (Ap 21,1-6; 1 Cor 15; Col 1,18): le nostre paure, le nostre angosce, le nostre sofferenze sono vinte per sempre. Ma soprattutto siamo anche noi “risorti con Cristo”, come proclama la Seconda Lettura (Col 3,1-4), e siamo diventati “partecipi della natura divina” (2 Pt 1,4), ricevendo “l’adozione a figli” (Gal 4,5), fatti anche noi figli di Dio nel Figlio di Dio! Esplode nelle profondità dei nostri cuori una Festa senza fine (Gv 16,22.24). E possiamo cantare, ebbri di gioia, il canto liturgico ortodosso della Notte di Pasqua:
“O danza mistica! O festa dello Spirito!
O Pasqua divina che scende dal cielo sulla terra
e dalla terra sale di nuovo al cielo!
O festa nuova e universale,
assemblea cosmica!
Per tutti gioia, onore, cibo, delizia:
per mezzo tuo sono state dissipate le tenebre della morte,
la vita viene estesa a tutti,
le porte dei cieli sono state spalancate.
Dio si è mostrato uomo
e l’uomo è stato fatto Dio.
Entrate tutti nella gioia del Signore nostro;
primi e ultimi, ricevete la ricompensa;
ricchi e poveri, danzate insieme;
temperanti e spensierati, onorate questo giorno:
abbiate o no digiunato,
rallegratevi oggi!
Nessuno pianga la sua miseria:
il Regno è aperto a tutti!”.
Guarda il video sul nostro canale YouTube
Fonte
TAG
CONDIVIDI
Domenica Delle Palme: Passione Del Signore
V Domenica Di Quaresima Anno C
IV Domenica Di Quaresima Anno C
III Domenica Di Quaresima Anno C
II Domenica Di Quaresima Anno C
I Domenica Di Quaresima Anno C
VIII Domenica C – Il Discorso Della Pianura
VII Domenica C – Ubi Caritas, Deus Ibi
VI Domenica C – Beati i poveri?
V Domenica C – Pescatori di uomini
Presentazione Del Signore
III Domenica C – Contemplazione Della Parola Di Dio
II Domenica C
Battesimo Del Signore
Epifania Del Signore
II Domenica Dopo Natale
Maria Santissima Madre di Dio
Sacra Famiglia
Natale Del Signore
IV Domenica Di Avvento C
III Domenica Di Avvento Anno C
Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
Domenica I Avvento Anno C
Domenica XXXIV Anno B – Signore Gesù, tu sei un re ben strano!
Domenica XXXIII Anno B – Tra il “gia'” e il “non ancora”
Domenica XXXII Anno B – Alla scuola dei poveri
Tutti I Santi – La Festa Degli Ultimi
Domenica XXXI Anno B – Un unico Amore
Domenica XXX Anno B – La Fede In Gesù Squarcia Le Nostre Tenebre
Domenica XXIX Anno B – Chiamati Al Martirio
Domenica XXVIII Anno B – La Chiamata Ad Essere Poveri
Domenica XXVII Anno B – Il Matrimonio, Mistero Di Salvezza
Domenica XXVI Anno B – L’etica Radicale Dell’amore
Domenica XXV Anno B – Chiamati ad essere “consegnati”, come Gesù
Domenica XXIV Anno B – Farsi servi come il Servo
Domenica XXIII Anno B – Gesù Guarisce La Chiesa, Sorda E Balbuziente
Domenica XXII Anno B – Il primato dell’interiorità
Domenica XXI Anno B – Volete andarvene anche voi?
Domenica XX Anno B – L’eucarestia Ci Incorpora Nel Mistero Pasquale Di Cristo
Assunzione Della Beata Vergine Maria
Domenica XIX Anno B – La Mormorazione, Mancanza Di Fede
Domenica XVIII Anno B – Gesù, Il Pane Vero
La Pasqua Messianica
Invitati Alla Festa Di Dio
Una chiesa testimone nell’amore e nella povertà
Lo Scandalo di un Dio Carpentiere
Dio Si Fa Povero Perché Noi Diventiamo Ricchi
La Fede Nella Tempesta
Le Parabole Del Regno Di Dio
Gesù Vincitore Del Male
Santissimo Corpo e Sangue di Cristo
Santissima Trinità
Pentecoste
Ascensione Del Signore
VI Domenica Di Pasqua B – Il Comandamento dell’Amore
V Domenica Di Pasqua B – Solo Uniti A Cristo Si Ha La Vita E Si Porta Frutto
IV Domenica Di Pasqua B – Gesù, Il Pastore Divino
III Domenica Di Pasqua B – Testimoni Della Resurrezione
II Domenica Di Pasqua B – La Condivisione Dei Beni, Segno Dell’incontro Con Gesù Risorto
Pasqua di Resurrezione – La Resurrezione di Gesù, Fondamento Della Fede
Domenica delle Palme: Passione del Signore B – Dio Si Rivela Sulla Croce
V Domenica Di Quaresima B – Dio Ci Guarisce Oggi In Gesù Cristo
IV Domenica Di Quaresima B – Gesù, Il Profeta Definitivo Di Dio
III Domenica Di Quaresima B – Chiamati alla Santità
II Domenica Di Quaresima B – Il Padre Che Immola Il Figlio Per Amore
I Domenica Di Quaresima B – L’alleanza Con Dio Ci Chiama A Conversione
VI Domenica B – Gesù Ci Guarisce
V Domenica B – Dio Ci Guarisce Oggi In Gesù Cristo
IV Domenica B – Gesù, Il Profeta Definitivo Di Dio
III Domenica B – Chiamati alla Santità
II Domenica B – La Grandezza dell’Uomo