SS. Trinità A
“16 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.
17 Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.
18 Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio”.
Gv 3, 16-18
Cari Consorelle e Confratelli delle Misericordie, sono Carlo Miglietta, medico, biblista, laico, marito, papà e nonno (www.buonabibbiaatutti.it).
Anche oggi condivido con voi un breve pensiero di meditazione sul Vangelo, con particolare riferimento al tema della misericordia.
Da: C. MIGLIETTA, L’INGIUSTIZIA DI DIO e altre anomalie del suo Amore…, Gribaudi, Milano
DIO GIUDICE O AVVOCATO DIFENSORE?
Spesso nella Bibbia si usa il genere letterario del “processo”, o meglio della “controversia”, nei riguardi di Israele (Os 4,1; 12,3; Is 3,13; Mi 6,2; Ger 2,9), delle altre nazioni (Ger 25,31; 46-51), di singoli (Gb 1-2). In questo procedimento la parte dell’accusa è spesso svolta da satana, che si presenta come il pubblico ministero che, nella Scrittura, accusa i rei non tanto per odio contro di essi ma, paradossalmente, per assoluta fedeltà al concetto tradizionale di giustizia divina. Emblematico è il racconto del libro di Giobbe, quando satana vuole vedere se la fede di questo giusto sia una fede di comodo, motivata dai molteplici benefici di cui Dio lo ha colmato, o se invece sia una fede pura, disinteressata, “per nulla” (Gb 1,19). Così il profeta Zaccaria dice che accanto al sommo sacerdote Giosuè c’era “satana alla sua destra per accusarlo” (Zc 3,1-2). Il diavolo fa la parte dell’“assatan”, dell’accusatore. E come per l’imputato il pubblico ministero, che sostiene l’accusa contro di lui, è figura ostile e negativa, così l’accusatore si colora dell’odio degli accusati, e acquista valenze negative, fino a che satana diventa il nome stesso del diavolo, che prende il nome di “satana” (1 Cr 21,1).
Ma se l’accusa è sostenuta dal diavolo, a fianco del peccatore si ergono alcuni Avvocati difensori illustrissimi.
Innanzitutto Dio stesso: lo dice Paolo nella lettera ai Romani: “Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica” (Rm 8,33).
Poi Gesù, il Figlio: “Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi?” (Rm 8,34); infatti “se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo giusto” (1 Gv 2,1); egli “può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore” (Eb 7,25); egli si “presenta ora al cospetto di Dio in nostro favore” (Eb 9,24). Gesù è il nostro grande avvocato difensore, e lo dimostra anche sulla croce: “Gesù, sulla Croce, userà questo potere […] quando risponderà alle ultime provocazioni («Se sei Figlio di Dio, scendi…») con tutta la potenza del suo Amore: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno» (Lc 23,34). Sulla croce Gesù testimonia tutta la sua infinita capacità d’Amore e tutta la sua intelligenza «giuridica», riuscendo anche a trovare, dinanzi all’inferno, la motivazione tecnica per l’assoluzione: gli imputati – tutti gli uomini – vanno assolti per incapacità di intendere e di volere” (A. D’Ascanio).
Lo Spirito santo è “un altro Paraclito” (Gv 14,16), un altro avvocato difensore come Gesù. Il termine “paràkletos” (Gv 14,26; 15,26; 16,7) può avere più significati: come passivo di “parakalèin” è il “chiamato vicino”, l’avvocato difensore o il testimone a favore in un processo; in forma attiva “parakalèin” è “colui che si fa vicino”, il protettore, l’amico, il consolatore; correlato a “paràklesis”, è colui che esorta, che incoraggia. Non è casuale che Girolamo, traducendo il Vangelo in latino nella cosiddetta Vulgata, abbia preferito mantenere la semplice translitterazione dal greco, “paracletus”, per mantenere tutti i significati.
Infine la grande tradizione cristiana ha sempre acclamato Maria, nella “Salve Regina”, come “avvocata nostra”, lei che nell’“Ave Maria” è invocata come colei che “prega per noi peccatori adesso e nell’ora della nostra morte”.
E con un tale collegio difensivo la vittoria è assicurata: perciò Gesù “disse: «Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore»” (Lc 10,18): si noti come satana qui, come nell’Antico Testamento, non sta all’inferno, ma in cielo, ad accusare gli uomini. E Giovanni nell’Apocalisse afferma: “Udii una gran voce nel cielo che diceva: <<Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, poiché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte>>” (Ap 12,10)….
Nel “giorno del giudizio” “non saremo in un’aula di un tribunale terreno, in balìa di giudici alla ricerca di prove per condannare o assolvere, persi dietro una memoria scritta di misfatti compiuti dall’imputato. Saremo nella casa di un Padre e di una Madre: l’Amore farà di tutto per scovare in noi ciò in cui più gli rassomigliamo. E il suo sguardo penetrante, come lama di luce scesa nel nostro intimo, troverà nelle nostre peripezie quell’attimo, quel gesto, quel sentimento grazie a
cui ci salverà. Perché nel giudizio Dio non siede nello scranno del Giudice, ma starà seduto accanto a noi e farà di tutto per salvarci. Egli ha detto: <<Io sono con te per salvarti>> (Ger 1,19). Come avvocato difensore. Egli non accusa, ma ci scagiona. Egli non condanna, ma ama. Egli è un Padre e una Madre in trepidazione per la sorte dei figli. Come quel Padre, il quale, appena vide il figlio da lontano tornare a casa, «gli corse incontro, lo abbracciò, e iniziò la festa in suo onore per accoglierlo come figlio»” (Lc 15,20-24)” (A. Fontana).
Questa certezza anima nei cuori dei credenti una Festa senza fine. Dice Giovanni: “Per questo l’amore ha raggiunto in noi la sua perfezione, perché abbiamo fiducia nel giorno del giudizio; perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo. Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell’amore. Noi amiamo, perché egli ci ha amati per primo” (1 Gv 4,17-19).
Così che ciascuno può cantare, con Paolo: “Chi ci separerà dunque dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada…? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore” (Rm 8,35-39).
Buona Misericordia a tutti!
Vangelo di Domenica 04 Giugno: Giovanni 3, 16-18
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Cari Consorelle e Confratelli delle Misericordie, sono Carlo Miglietta, medico, biblista, laico, marito, papà e nonno (www.buonabibbiaatutti.it).
Anche oggi condivido con voi un breve pensiero di meditazione sul Vangelo, con particolare riferimento al tema della misericordia.
Da: C. MIGLIETTA, L’INGIUSTIZIA DI DIO e altre anomalie del suo Amore…, Gribaudi, Milano
DIO GIUDICE O AVVOCATO DIFENSORE?
Spesso nella Bibbia si usa il genere letterario del “processo”, o meglio della “controversia”, nei riguardi di Israele (Os 4,1; 12,3; Is 3,13; Mi 6,2; Ger 2,9), delle altre nazioni (Ger 25,31; 46-51), di singoli (Gb 1-2). In questo procedimento la parte dell’accusa è spesso svolta da satana, che si presenta come il pubblico ministero che, nella Scrittura, accusa i rei non tanto per odio contro di essi ma, paradossalmente, per assoluta fedeltà al concetto tradizionale di giustizia divina. Emblematico è il racconto del libro di Giobbe, quando satana vuole vedere se la fede di questo giusto sia una fede di comodo, motivata dai molteplici benefici di cui Dio lo ha colmato, o se invece sia una fede pura, disinteressata, “per nulla” (Gb 1,19). Così il profeta Zaccaria dice che accanto al sommo sacerdote Giosuè c’era “satana alla sua destra per accusarlo” (Zc 3,1-2). Il diavolo fa la parte dell’“assatan”, dell’accusatore. E come per l’imputato il pubblico ministero, che sostiene l’accusa contro di lui, è figura ostile e negativa, così l’accusatore si colora dell’odio degli accusati, e acquista valenze negative, fino a che satana diventa il nome stesso del diavolo, che prende il nome di “satana” (1 Cr 21,1).
Ma se l’accusa è sostenuta dal diavolo, a fianco del peccatore si ergono alcuni Avvocati difensori illustrissimi.
Innanzitutto Dio stesso: lo dice Paolo nella lettera ai Romani: “Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica” (Rm 8,33).
Poi Gesù, il Figlio: “Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi?” (Rm 8,34); infatti “se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo giusto” (1 Gv 2,1); egli “può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore” (Eb 7,25); egli si “presenta ora al cospetto di Dio in nostro favore” (Eb 9,24). Gesù è il nostro grande avvocato difensore, e lo dimostra anche sulla croce: “Gesù, sulla Croce, userà questo potere […] quando risponderà alle ultime provocazioni («Se sei Figlio di Dio, scendi…») con tutta la potenza del suo Amore: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno» (Lc 23,34). Sulla croce Gesù testimonia tutta la sua infinita capacità d’Amore e tutta la sua intelligenza «giuridica», riuscendo anche a trovare, dinanzi all’inferno, la motivazione tecnica per l’assoluzione: gli imputati – tutti gli uomini – vanno assolti per incapacità di intendere e di volere” (A. D’Ascanio).
Lo Spirito santo è “un altro Paraclito” (Gv 14,16), un altro avvocato difensore come Gesù. Il termine “paràkletos” (Gv 14,26; 15,26; 16,7) può avere più significati: come passivo di “parakalèin” è il “chiamato vicino”, l’avvocato difensore o il testimone a favore in un processo; in forma attiva “parakalèin” è “colui che si fa vicino”, il protettore, l’amico, il consolatore; correlato a “paràklesis”, è colui che esorta, che incoraggia. Non è casuale che Girolamo, traducendo il Vangelo in latino nella cosiddetta Vulgata, abbia preferito mantenere la semplice translitterazione dal greco, “paracletus”, per mantenere tutti i significati.
Infine la grande tradizione cristiana ha sempre acclamato Maria, nella “Salve Regina”, come “avvocata nostra”, lei che nell’“Ave Maria” è invocata come colei che “prega per noi peccatori adesso e nell’ora della nostra morte”.
E con un tale collegio difensivo la vittoria è assicurata: perciò Gesù “disse: «Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore»” (Lc 10,18): si noti come satana qui, come nell’Antico Testamento, non sta all’inferno, ma in cielo, ad accusare gli uomini. E Giovanni nell’Apocalisse afferma: “Udii una gran voce nel cielo che diceva: <<Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, poiché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte>>” (Ap 12,10)….
Nel “giorno del giudizio” “non saremo in un’aula di un tribunale terreno, in balìa di giudici alla ricerca di prove per condannare o assolvere, persi dietro una memoria scritta di misfatti compiuti dall’imputato. Saremo nella casa di un Padre e di una Madre: l’Amore farà di tutto per scovare in noi ciò in cui più gli rassomigliamo. E il suo sguardo penetrante, come lama di luce scesa nel nostro intimo, troverà nelle nostre peripezie quell’attimo, quel gesto, quel sentimento grazie a
cui ci salverà. Perché nel giudizio Dio non siede nello scranno del Giudice, ma starà seduto accanto a noi e farà di tutto per salvarci. Egli ha detto: <<Io sono con te per salvarti>> (Ger 1,19). Come avvocato difensore. Egli non accusa, ma ci scagiona. Egli non condanna, ma ama. Egli è un Padre e una Madre in trepidazione per la sorte dei figli. Come quel Padre, il quale, appena vide il figlio da lontano tornare a casa, «gli corse incontro, lo abbracciò, e iniziò la festa in suo onore per accoglierlo come figlio»” (Lc 15,20-24)” (A. Fontana).
Questa certezza anima nei cuori dei credenti una Festa senza fine. Dice Giovanni: “Per questo l’amore ha raggiunto in noi la sua perfezione, perché abbiamo fiducia nel giorno del giudizio; perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo. Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell’amore. Noi amiamo, perché egli ci ha amati per primo” (1 Gv 4,17-19).
Così che ciascuno può cantare, con Paolo: “Chi ci separerà dunque dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada…? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore” (Rm 8,35-39).
Buona Misericordia a tutti!
Chi volesse leggere un’esegesi più completa del testo, o qualche approfondimento, me li chieda a migliettacarlo@gmail.com.
Per approfondire
Vangelo di Domenica 28 Maggio: Giovanni 20, 19-23
Vangelo di Domenica 21 Maggio: Matteo 28, 16-20
Santo del giorno 31 maggio: Visitazione della Beata Vergine Maria
Il Papa incontra i vescovi dell’Emilia-Romagna colpita dall’alluvione
Social network, la Santa Sede indica la giusta strada per un loro utilizzo intelligente
Fonte dell’articolo
Spazio Spadoni
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Vangelo di domenica 30 marzo IV Domenica di Quaresima anno C – Luca 15, 1 – 3. 11-32
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Vangelo di domenica 26 gennaio III Domenica C: Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di domenica 19 gennaio: Giovanni 2,1-11
Vangelo di domenica 12 gennaio: Luca 3,15-22
Vangelo di lunedì 06 gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di domenica 05 gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di mercoledì 1 gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di domenica 29 dicembre: Luca 2, 41-52
Vangelo di mercoledì 25 dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di domenica 22 dicembre: Luca 1, 39-45
Vangelo di domenica 15 dicembre: Luca 3, 10-18
Vangelo di domenica 08 dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di domenica 01 dicembre: Luca 21, 25-28.34-36
Vangelo di domenica 24 novembre: Giovanni 18, 33b-37
Vangelo di domenica 17 novembre: Marco 13,24-32
Vangelo di domenica 10 novembre: Marco 12, 38-44
Vangelo di venerdì 1 novembre: Matteo 5,1-12
Vangelo di domenica 03 novembre: Marco 12, 28b-34
Vangelo di domenica 27 ottobre: Marco 10, 46-52
Vangelo di domenica 20 ottobre: Marco 10, 35-45
Vangelo di domenica 13 ottobre: Marco 10, 17-30
Vangelo di domenica 06 ottobre: Marco 10, 2-16
Vangelo di domenica 29 settembre: Marco 9, 38-43.45.47-48
Vangelo di domenica 22 settembre: Marco 9, 30-37
Vangelo di domenica 15 settembre: Marco 8, 27-35
Vangelo di domenica 08 settembre: Marco 7, 31-35
Vangelo di domenica 01 settembre: Marco 7, 1-8. 14-15. 21-23
Vangelo di domenica 25 agosto: Giovanni 6, 60-69
Vangelo di Giovedì 15 agosto: Luca 1, 39-56
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Vangelo di Domenica 23 giugno: Marco 4, 35-41
Vangelo di Domenica 16 giugno: Marco 4, 26-34
Vangelo di Domenica 09 giugno: Marco 3, 20-35
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Vangelo di Domenica 26 maggio: Matteo 28, 16-20
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Vangelo di Domenica 12 maggio: Marco 16, 15-20
Vangelo di Domenica 05 maggio: Giovanni 15, 9-17
Vangelo di Domenica 28 aprile: Giovanni 15, 1-8
Vangelo di Domenica 21 aprile: Giovanni 10, 11-18
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Vangelo di Domenica 07 aprile: Giovanni 20, 19-31
Pasqua di Resurrezione: Giovanni 20, 1-9
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Vangelo di Domenica 03 marzo: Giovanni 2, 13-25
Vangelo di Domenica 25 febbraio: Marco 9, 2-10
Vangelo di Domenica 18 febbraio: Marco 1, 12-15
Vangelo di Domenica 11 febbraio: Marco 1, 40-45
Vangelo di Domenica 04 febbraio: Marco 1, 29-39
Vangelo di Domenica 28 gennaio: Marco 1, 21-28
Vangelo di Domenica 21 gennaio: Marco 1, 14-20
Vangelo di Domenica 14 gennaio: Giovanni 1, 35-42
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Vangelo di Lunedì 01 gennaio: Luca 2, 16-21
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Vangelo di Domenica 24 Luglio: Luca 11, 1-13
Vangelo di Domenica 17 Luglio: Luca 10, 38-42
Vangelo di Domenica 10 Luglio: Luca 10, 25-37
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Vangelo di Domenica 26 Giugno: Luca 9, 51-62
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Vangelo di Domenica 22 Maggio : Giovanni 14, 23-29
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Vangelo di Domenica 1 Maggio: Giovanni 21, 1-23
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Vangelo di Domenica 3 Aprile: Giovanni 8, 1-11
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Vangelo di Domenica 6 Marzo: Luca 4, 1-13
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Vangelo di Domenica 13 Febbraio: Luca 6, 17. 20-26
Vangelo di Domenica 6 Febbraio: Luca 5, 1-11
Vangelo di Domenica 30 Gennaio Luca 4, 21-30
Vangelo di Domenica 23 Gennaio Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di Domenica 16 Gennaio: Giovanni 2, 1-11
Vangelo di Domenica 9 Gennaio Luca 3, 15-16.21-22
Vangelo di Giovedì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 2 Gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di Sabato 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 26 Dicembre: Luca 2, 41-52
Vangelo di Sabato 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 19 Dicembre: Luca 1, 39-45
Vangelo di Domenica 12 Dicembre: Luca 3, 10-18
Vangelo di Mercoledì 8 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 5 Dicembre: Luca 3, 1-6
Vangelo di Domenica 28 Novembre: Luca 21, 25-28. 34-36
Vangelo di Domenica 21 Novembre: Giovanni 13, 33-37
Vangelo di Domenica 14 Novembre: Marco 13, 24-32
Vangelo di Domenica 7 Novembre: Marco 12, 38-44
Vangelo di Lunedì 1 Novembre: Luca 6, 17. 20-26/ Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 31 Ottobre: Marco 12, 28-34
Vangelo di Domenica 24 Ottobre: Marco 10, 46-52
Vangelo di Domenica 17 Ottobre: Marco 10, 35-45
Vangelo di Domenica 10 Ottobre: Marco 10, 17-31
Vangelo di Domenica 3 Ottobre: Marco 10, 2-16
Vangelo di Domenica 26 Settembre: Marco 9, 38-43.45.47-48
Vangelo di Domenica 19 Settembre: Marco 9, 30-37
Vangelo di Domenica 12 Settembre: Marco 8, 27-35
Vangelo di Domenica 5 Settembre: Marco 7, 31-37
Vangelo di Domenica 29 Agosto: Marco 7, 1-8.14-15.21-23
Vangelo di Domenica 22 Agosto: Giovanni 6, 60-70
Vangelo di Domenica 15 Agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di Domenica 8 Agosto: Giovanni 6, 41-51
Vangelo di Domenica 1 Agosto: Giovanni 6, 24-35
Vangelo di Domenica 25 Luglio: Giovanni 6, 1-15
Vangelo di Domenica 18 Luglio: Marco 6, 30-34
Vangelo di Domenica 11 Luglio: Marco 6, 7-13
Vangelo di Domenica 4 Luglio: Marco 6, 1-6
Vangelo di Martedì 29 Giugno: Matteo 16, 13-19
Vangelo di Domenica 27 Giugno: Marco 5, 21-43
Vangelo di Domenica 20 Giugno: Marco 4, 35-41
Vangelo di Domenica 13 Giugno: Marco 4, 26-34
Vangelo di Domenica 6 Giugno: Marco 14, 12-16.22-26
Vangelo di Martedì 30 Maggio: Matteo 28, 16-20
Vangelo di Domenica 23 Maggio: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 16 Maggio: Marco 16, 15-20
Vangelo di Domenica 9 Maggio: Giovanni 15, 9-17
Vangelo di Domenica 2 Maggio: Giovanni 15, 1-8
Vangelo di Domenica 25 Aprile: Giovanni 10, 11-18
Vangelo di Domenica 18 Aprile: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 11 Aprile: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di Venerdì 2 Aprile: Giovanni 18-19
Vangelo di Giovedì 1 Aprile: Giovanni 13, 1-15
Vangelo di Domenica 28 Marzo: Marco 14-15
Vangelo di Domenica 21 Marzo: Giovanni 12, 20-33
Vangelo di Domenica 14 Marzo: Giovanni 3, 14-21
Vangelo di Domenica 7 Marzo: Giovanni 2, 13-25
Vangelo di Domenica 28 Febbraio: Marco 9, 2-10
Vangelo di Domenica 21 Febbraio: Marco 1, 12-15
Vangelo di Domenica 14 Febbraio: Marco 1, 40-45
Vangelo di Domenica 7 Febbraio: Marco 1, 29-39
Vangelo di Domenica 31 Gennaio: Marco 1, 21-28
Vangelo di Domenica 24 Gennaio: Marco 1, 14-20
Vangelo di Domenica 10 Gennaio: Marco 1, 9-11
Vangelo di Giovedì 7 Gennaio: Giovanni 1, 35-42
Vangelo di Mercoledì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 3 Gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di Venerdì 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 27 Dicembre: Luca 2, 25-38
Vangelo di Venerdì 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 20 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 13 Dicembre: Giovanni 1, 6-8.19-28
Vangelo di Domenica 6 Dicembre: Marco 1, 1-8
Vangelo di Domenica 29 Novembre: Marco 13, 33-37
Vangelo di Domenica 22 Novembre: Matteo 25, 31-46
Vangelo di Domenica 15 novembre: Matteo 25, 14-30
Vangelo di Domenica 8 Novembre: Matteo 25, 1-13
Vangelo di Domenica 1 Novembre: Luca 6, 17. 20-26/ Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 25 Ottobre: Matteo 22, 34-40
Vangelo di Domenica 18 Ottobre: Matteo 22, 15-21
Vangelo di Domenica 10 Ottobre: Matteo 22, 1-14
Vangelo di Domenica 4 Ottobre: Matteo 21, 33-43
Vangelo di Domenica 27 Settembre: Matteo 21, 28-32
Vangelo di Domenica 20 Settembre: Matteo 20, 1-16
Vangelo di Domenica 13 Settembre: Matteo 18, 21-35
Vangelo di Domenica 6 Settembre: Matteo 18, 15-20
Vangelo di Domenica 6 Settembre