Cari Consorelle e Confratelli delle Misericordie, sono Carlo Miglietta, medico, biblista, laico, marito, papà e nonno (www.buonabibbiaatutti.it). Anche oggi condivido con voi un breve pensiero di meditazione sul Vangelo, con particolare riferimento al tema della misericordia.
Uno strano censimento
“Luca colloca la nascita di Gesù nella cornice di Betlemme, una cittadina nei pressi di Gerusalemme, patria del re Davide, in occasione di un censimento ordinato dal “governatore della Siria Quirinio” (Lc 2,1-7).
C’è, però, una difficoltà storica piuttosto grave. L’unico censimento documentato di Quirinio in Palestina fu eseguito nel 6-7 dopo Cristo, quando Gesù aveva almeno dodici anni e stupiva i dottori della legge nel tempio di Gerusalemme (Lc 2,41-52).
Luca, evocando quell’operazione censuale, ha forse confuso le date? Oppure l’ha fatto per imprimere alla nascita di Gesù un respiro universale? Sappiamo che i Vangeli, pur narrando la vicenda storica di una figura concreta come Gesù di Nazaret, non hanno rigorose preoccupazioni storiografiche. Tuttavia sappiamo anche che Luca è l’evangelista più attento al dato storico. È possibile, dunque, seguire due percorsi.
Da un lato, si può affermare – come scrive un importante commentatore di Luca, Heinz Schürmann – che “il tema del censimento pone la nascita di Gesù in rapporto con tutto l’impero. In lui non si compie solo l’attesa dei Giudei ma di tutta la terra. Si apre un orizzonte vasto come il mondo; è affermata l’importanza universale della nascita di Gesù”.
D’altro lato, però, si può tentare di vagliare tutti i dati storici disponibili: “il primo censimento”, come lo definisce Luca (Lc 2,2), sarebbe da inquadrare in un piano globale censuale progettato da Augusto, destinato a coinvolgere anche un regno autonomo ed esente, com’era quello di Erode, rex socius et amicus, cioè re alleato e amico di Roma.
L’imperatore Augusto indice un censimento per tutto il suo impero, in forza del quale ogni cittadino sottomesso a Roma deve recarsi nella sua città natale per iscriversi: lo scopo è in funzione della tassazione. A fronte di un imperatore che si crede potente perché conta i suoi sudditi mettendo in movimento un impero, c’è una famiglia oscura della Galilea che conserva il segreto di un annuncio di nascita e si mette in movimento dalla Galilea alla Giudea. Tutto sembra che accada per caso, ma nulla è casuale. Gli uomini si affannano a gestire la loro piccola storia, credendosi «grandi»: sono solo occasione di processi che sfuggono alla loro considerazione perché la nuova storia deve ripartire dalla «città di Davide»” (G. Ravasi).
Il contrasto di valori
“Nel capitolo 2° del vangelo di Luca, domina l’effetto contrasto che mette in risalto ciò che questa notte avviene e stabilisce cosa è importante e cosa è apparenza. Ciò ci induce a rivedere quali sono i nostri criteri di valutazione, il discernimento dei fatti che viviamo. Di fronte all’imperatore Cesare Augusto sta una ragazza ebrea di nome Miriam. Il potente ed una bambina.
L’imperatore governa il mondo, la ragazza è sola ed è soltanto incinta.
Da una parte, l’imperatore indice un censimento come segno di potere: contare i suoi sudditi per imporre tasse, dall’altra parte, l’oscura ragazza ebrea è in una relazione profonda con qualcun Altro a cui lascia il computo dei giorni del suo partorire. Il potente crede di governare il mondo e gli eventi, mentre la ragazza ebrea si accontenta di prendere coscienza che «si compirono per lei i giorni del parto» (v. 6) e si dedica alla nascita di suo figlio. Il potente pensa di governare il mondo intero, l’adolescente ebrea partorisce soltanto la Vita. L’imperatore con un solo ordine sposta milioni di persone costringendole ad ubbidirgli. Da parte sua, Maria mette in viaggio se stessa per andare a servire sua cugina Elisabetta che deve partorire: il potere e il servizio. Il potente resta fermo nella sua reggia, la donna ebrea si mette in movimento.
L’imperatore è servito e ubbidito, la donna serve e si abbandona alla volontà del suo Creatore (Lc 1,38).
La nascita di Gesù
Nel Vangelo di Luca, mentre la nascita di Giovanni è narrata in due versetti (Lc 1,57-58), a quella di Gesù vengono dedicati ben venti versetti (Lc 1,1-20).
In questo racconto Luca sintetizza il messaggio di tutto il Vangelo:
1. la vera umanità di Gesù: “Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia” (Lc 2,12). Luca usa termini “crudi”: “brèphos” (Lc 2,12.16), che indica il feto da partorire o appena partorito, e “gennòmenon”( Lc 1,35), che designa il feto nel grembo materno;
2. la divinità di Gesù: l’annuncio ai pastori (Lc 2,9-13) è un vero annuncio pasquale, come abbiamo visto
3. la scelta dei poveri: Gesù nasce con i poveri del suo tempo, “deposto in una mangiatoia perchè non c’era posto per loro nel “katalyma” (Lc 2,7), cioè la parte della caverna, dove alloggiava la famiglia di Giuseppe, adibita a ricovero per gli uomini e non per gli animali (stesso termine usato per la sala dell’ultima cena; ma non parla di per sé di nascita in una grotta o in una stalla). La sua nascita è annunciata non ai grandi o ai sapienti, ma agli “impuri”, come erano i pastori, che diventano i primi discepoli:
4. il Natale in Luca è subito collegato alla Pasqua: Maria “avvolse in fasce e depose in una mangiatoia” Gesù (Lc 2,7), come Giuseppe d’Arimatea “avvolse in un lenzuolo e depose in una tomba” (Lc 23,53) il corpo del crocifisso, e tali “bende “giaceranno vuote” (Lc 24,12); a Betlemme sono gli “impuri” pastori i primi testimoni della nascita di Gesù (Lc 2,8-20), a Gerusalemme saranno le “impure” donne le prime testimoni della sua resurrezione (Lc 23,55-24,10); in entrambi gli eventi, ci sono angeli a dare un senso al mistero (Lc 2,9-14; 24,4-7). “Nel piccolo Gesù – secondo l’orientamento dei Vangeli dell’infanzia – si intravede già il glorioso “Signore” risorto, proclamato dalla fede pasquale della Chiesa. La tipologia dell’icona russa della scuola di Novgorod (XV secolo) esplicita questo collegamento raffigurando il bambino Gesù avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia che ha la forma di un sepolcro” (Ravasi).
L’annunciazione ai pastori
“C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge”: queste sono le presenze che popolano il deserto di Giuda adiacente a Betlemme… Nel trattato Sanhedrin (25b) del Talmud, la grande raccolta delle tradizioni giudaiche, si legge che i pastori non potevano testimoniare in sede processuale perché considerati impuri, a causa della loro convivenza con animali, e disonesti, a causa delle loro violazioni dei confini territoriali. Il loro statuto civile era, quindi, in basso alla scala sociale e le loro condizioni di vita erano molto meno “georgiche” e idilliache di quanto ci abbiano abituato a pensare Virgilio o Teocrito.
Dopo le annunciazioni a Maria e a Giuseppe possiamo, allora, parlare di un’annunciazione ai pastori. Anche in questo caso sono di scena gli angeli che intonano quel “Gloria in excelsis” che verrà cantato in mille e mille Messe nei secoli. Questo coro che esce dalle labbra di “tutto l’esercito celeste”, come Luca chiama biblicamente gli angeli. Nella notte del Natale gli angeli avevano cantato: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini (oggetto) della buona volontà (divina)” (questa è la versione più corretta di Lc 2,14, ove di scena è l’amore di Dio e non tanto la volontà umana). Alle soglie della Passione, durante l’entrata in Gerusalemme, i discepoli canteranno: “Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!” (Lc 19,38). Commenta Raymond Brown in un’importante opera su La Nascita del Messia secondo Matteo e Luca: “È un tocco pieno di fascino che la moltitudine della milizia celeste proclami la pace sulla terra, mentre la moltitudine dei discepoli proclama la pace in cielo: i due passi potrebbero diventare quasi un responsorio antifonale”.
C’è però, in mezzo alla coreografia dell’epifania angelica un messaggio specifico, indirizzato ai pastori. Nell’originale greco Luca lo definisce un “evangelo” e ha un contenuto squisitamente teologico: “Oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore” (Lc 2,11). È un piccolo “Credo” cristiano che ruota attorno a tre titoli fondamentali attribuiti al Bambino: Salvatore, Cristo (cioè Messia), Signore (cioè Dio). Anche Paolo conosce questo Credo e lo cita scrivendo ai cristiani di Filippi: “Aspettiamo il Salvatore, il Signore Gesù Cristo” (3,20).
Ebbene, i primi ad accorrere in pellegrinaggio a Cristo Signore sono gli ultimi della terra, anticipando un detto caro a Gesù: “I primi saranno gli ultimi e gli ultimi primi” (Mt 20,16). Tutto il racconto lucano è costellato di verbi di moto e di sorpresa: “andiamo, conosciamo, andarono, trovarono, videro, riferirono, tutti udirono, si stupirono, tornarono glorificando e lodando Dio per tutto quanto avevano udito e visto”. La famiglia di Betlemme è circondata dai pastori, i rifiutati dal Sinedrio, i marginali che Luca, però, vede come la prefigurazione della Chiesa di Cristo” (G. Ravasi).
Buona Misericordia a tutti!
Chi volesse leggere un’esegesi più completa del testo, o qualche approfondimento, me li chieda a migliettacarlo@gmail.com.
Vangelo di mercoledì 25 dicembre: Luca 2, 1-14
il:
– di:
CONDIVIDI
Cari Consorelle e Confratelli delle Misericordie, sono Carlo Miglietta, medico, biblista, laico, marito, papà e nonno (www.buonabibbiaatutti.it). Anche oggi condivido con voi un breve pensiero di meditazione sul Vangelo, con particolare riferimento al tema della misericordia.
Uno strano censimento
“Luca colloca la nascita di Gesù nella cornice di Betlemme, una cittadina nei pressi di Gerusalemme, patria del re Davide, in occasione di un censimento ordinato dal “governatore della Siria Quirinio” (Lc 2,1-7).
C’è, però, una difficoltà storica piuttosto grave. L’unico censimento documentato di Quirinio in Palestina fu eseguito nel 6-7 dopo Cristo, quando Gesù aveva almeno dodici anni e stupiva i dottori della legge nel tempio di Gerusalemme (Lc 2,41-52).
Luca, evocando quell’operazione censuale, ha forse confuso le date? Oppure l’ha fatto per imprimere alla nascita di Gesù un respiro universale? Sappiamo che i Vangeli, pur narrando la vicenda storica di una figura concreta come Gesù di Nazaret, non hanno rigorose preoccupazioni storiografiche. Tuttavia sappiamo anche che Luca è l’evangelista più attento al dato storico. È possibile, dunque, seguire due percorsi.
Da un lato, si può affermare – come scrive un importante commentatore di Luca, Heinz Schürmann – che “il tema del censimento pone la nascita di Gesù in rapporto con tutto l’impero. In lui non si compie solo l’attesa dei Giudei ma di tutta la terra. Si apre un orizzonte vasto come il mondo; è affermata l’importanza universale della nascita di Gesù”.
D’altro lato, però, si può tentare di vagliare tutti i dati storici disponibili: “il primo censimento”, come lo definisce Luca (Lc 2,2), sarebbe da inquadrare in un piano globale censuale progettato da Augusto, destinato a coinvolgere anche un regno autonomo ed esente, com’era quello di Erode, rex socius et amicus, cioè re alleato e amico di Roma.
L’imperatore Augusto indice un censimento per tutto il suo impero, in forza del quale ogni cittadino sottomesso a Roma deve recarsi nella sua città natale per iscriversi: lo scopo è in funzione della tassazione. A fronte di un imperatore che si crede potente perché conta i suoi sudditi mettendo in movimento un impero, c’è una famiglia oscura della Galilea che conserva il segreto di un annuncio di nascita e si mette in movimento dalla Galilea alla Giudea. Tutto sembra che accada per caso, ma nulla è casuale. Gli uomini si affannano a gestire la loro piccola storia, credendosi «grandi»: sono solo occasione di processi che sfuggono alla loro considerazione perché la nuova storia deve ripartire dalla «città di Davide»” (G. Ravasi).
Il contrasto di valori
“Nel capitolo 2° del vangelo di Luca, domina l’effetto contrasto che mette in risalto ciò che questa notte avviene e stabilisce cosa è importante e cosa è apparenza. Ciò ci induce a rivedere quali sono i nostri criteri di valutazione, il discernimento dei fatti che viviamo. Di fronte all’imperatore Cesare Augusto sta una ragazza ebrea di nome Miriam. Il potente ed una bambina.
L’imperatore governa il mondo, la ragazza è sola ed è soltanto incinta.
Da una parte, l’imperatore indice un censimento come segno di potere: contare i suoi sudditi per imporre tasse, dall’altra parte, l’oscura ragazza ebrea è in una relazione profonda con qualcun Altro a cui lascia il computo dei giorni del suo partorire. Il potente crede di governare il mondo e gli eventi, mentre la ragazza ebrea si accontenta di prendere coscienza che «si compirono per lei i giorni del parto» (v. 6) e si dedica alla nascita di suo figlio. Il potente pensa di governare il mondo intero, l’adolescente ebrea partorisce soltanto la Vita. L’imperatore con un solo ordine sposta milioni di persone costringendole ad ubbidirgli. Da parte sua, Maria mette in viaggio se stessa per andare a servire sua cugina Elisabetta che deve partorire: il potere e il servizio. Il potente resta fermo nella sua reggia, la donna ebrea si mette in movimento.
L’imperatore è servito e ubbidito, la donna serve e si abbandona alla volontà del suo Creatore (Lc 1,38).
La nascita di Gesù
Nel Vangelo di Luca, mentre la nascita di Giovanni è narrata in due versetti (Lc 1,57-58), a quella di Gesù vengono dedicati ben venti versetti (Lc 1,1-20).
In questo racconto Luca sintetizza il messaggio di tutto il Vangelo:
1. la vera umanità di Gesù: “Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia” (Lc 2,12). Luca usa termini “crudi”: “brèphos” (Lc 2,12.16), che indica il feto da partorire o appena partorito, e “gennòmenon”( Lc 1,35), che designa il feto nel grembo materno;
2. la divinità di Gesù: l’annuncio ai pastori (Lc 2,9-13) è un vero annuncio pasquale, come abbiamo visto
3. la scelta dei poveri: Gesù nasce con i poveri del suo tempo, “deposto in una mangiatoia perchè non c’era posto per loro nel “katalyma” (Lc 2,7), cioè la parte della caverna, dove alloggiava la famiglia di Giuseppe, adibita a ricovero per gli uomini e non per gli animali (stesso termine usato per la sala dell’ultima cena; ma non parla di per sé di nascita in una grotta o in una stalla). La sua nascita è annunciata non ai grandi o ai sapienti, ma agli “impuri”, come erano i pastori, che diventano i primi discepoli:
4. il Natale in Luca è subito collegato alla Pasqua: Maria “avvolse in fasce e depose in una mangiatoia” Gesù (Lc 2,7), come Giuseppe d’Arimatea “avvolse in un lenzuolo e depose in una tomba” (Lc 23,53) il corpo del crocifisso, e tali “bende “giaceranno vuote” (Lc 24,12); a Betlemme sono gli “impuri” pastori i primi testimoni della nascita di Gesù (Lc 2,8-20), a Gerusalemme saranno le “impure” donne le prime testimoni della sua resurrezione (Lc 23,55-24,10); in entrambi gli eventi, ci sono angeli a dare un senso al mistero (Lc 2,9-14; 24,4-7). “Nel piccolo Gesù – secondo l’orientamento dei Vangeli dell’infanzia – si intravede già il glorioso “Signore” risorto, proclamato dalla fede pasquale della Chiesa. La tipologia dell’icona russa della scuola di Novgorod (XV secolo) esplicita questo collegamento raffigurando il bambino Gesù avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia che ha la forma di un sepolcro” (Ravasi).
L’annunciazione ai pastori
“C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge”: queste sono le presenze che popolano il deserto di Giuda adiacente a Betlemme… Nel trattato Sanhedrin (25b) del Talmud, la grande raccolta delle tradizioni giudaiche, si legge che i pastori non potevano testimoniare in sede processuale perché considerati impuri, a causa della loro convivenza con animali, e disonesti, a causa delle loro violazioni dei confini territoriali. Il loro statuto civile era, quindi, in basso alla scala sociale e le loro condizioni di vita erano molto meno “georgiche” e idilliache di quanto ci abbiano abituato a pensare Virgilio o Teocrito.
Dopo le annunciazioni a Maria e a Giuseppe possiamo, allora, parlare di un’annunciazione ai pastori. Anche in questo caso sono di scena gli angeli che intonano quel “Gloria in excelsis” che verrà cantato in mille e mille Messe nei secoli. Questo coro che esce dalle labbra di “tutto l’esercito celeste”, come Luca chiama biblicamente gli angeli. Nella notte del Natale gli angeli avevano cantato: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini (oggetto) della buona volontà (divina)” (questa è la versione più corretta di Lc 2,14, ove di scena è l’amore di Dio e non tanto la volontà umana). Alle soglie della Passione, durante l’entrata in Gerusalemme, i discepoli canteranno: “Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!” (Lc 19,38). Commenta Raymond Brown in un’importante opera su La Nascita del Messia secondo Matteo e Luca: “È un tocco pieno di fascino che la moltitudine della milizia celeste proclami la pace sulla terra, mentre la moltitudine dei discepoli proclama la pace in cielo: i due passi potrebbero diventare quasi un responsorio antifonale”.
C’è però, in mezzo alla coreografia dell’epifania angelica un messaggio specifico, indirizzato ai pastori. Nell’originale greco Luca lo definisce un “evangelo” e ha un contenuto squisitamente teologico: “Oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore” (Lc 2,11). È un piccolo “Credo” cristiano che ruota attorno a tre titoli fondamentali attribuiti al Bambino: Salvatore, Cristo (cioè Messia), Signore (cioè Dio). Anche Paolo conosce questo Credo e lo cita scrivendo ai cristiani di Filippi: “Aspettiamo il Salvatore, il Signore Gesù Cristo” (3,20).
Ebbene, i primi ad accorrere in pellegrinaggio a Cristo Signore sono gli ultimi della terra, anticipando un detto caro a Gesù: “I primi saranno gli ultimi e gli ultimi primi” (Mt 20,16). Tutto il racconto lucano è costellato di verbi di moto e di sorpresa: “andiamo, conosciamo, andarono, trovarono, videro, riferirono, tutti udirono, si stupirono, tornarono glorificando e lodando Dio per tutto quanto avevano udito e visto”. La famiglia di Betlemme è circondata dai pastori, i rifiutati dal Sinedrio, i marginali che Luca, però, vede come la prefigurazione della Chiesa di Cristo” (G. Ravasi).
Buona Misericordia a tutti!
Chi volesse leggere un’esegesi più completa del testo, o qualche approfondimento, me li chieda a migliettacarlo@gmail.com.
Fonte dell’articolo
spazio + spadoni
Tag:
CONDIVIDI
CONDIVIDI
Vangelo di domenica 02 marzo: VII Domenica C: Luca 6, 39-45
Vangelo di domenica 23 febbraio: VI Domenica C: Luca 6, 27-38
Vangelo di domenica 16 febbraio: VI Domenica C: Luca 6, 17. 20-26
Vangelo di domenica 09 febbraio: V Domenica C: Luca 5, 1-11
Vangelo di domenica 02 febbraio: Presentazione del Signore C: Luca 2, 22-40
Vangelo di domenica 26 gennaio III Domenica C: Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di domenica 19 gennaio: Giovanni 2,1-11
Vangelo di domenica 12 gennaio: Luca 3,15-22
Vangelo di lunedì 06 gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di domenica 05 gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di mercoledì 1 gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di domenica 29 dicembre: Luca 2, 41-52
Vangelo di domenica 22 dicembre: Luca 1, 39-45
Vangelo di domenica 15 dicembre: Luca 3, 10-18
Vangelo di domenica 08 dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di domenica 01 dicembre: Luca 21, 25-28.34-36
Vangelo di domenica 24 novembre: Giovanni 18, 33b-37
Vangelo di domenica 17 novembre: Marco 13,24-32
Vangelo di domenica 10 novembre: Marco 12, 38-44
Vangelo di venerdì 1 novembre: Matteo 5,1-12
Vangelo di domenica 03 novembre: Marco 12, 28b-34
Vangelo di domenica 27 ottobre: Marco 10, 46-52
Vangelo di domenica 20 ottobre: Marco 10, 35-45
Vangelo di domenica 13 ottobre: Marco 10, 17-30
Vangelo di domenica 06 ottobre: Marco 10, 2-16
Vangelo di domenica 29 settembre: Marco 9, 38-43.45.47-48
Vangelo di domenica 22 settembre: Marco 9, 30-37
Vangelo di domenica 15 settembre: Marco 8, 27-35
Vangelo di domenica 08 settembre: Marco 7, 31-35
Vangelo di domenica 01 settembre: Marco 7, 1-8. 14-15. 21-23
Vangelo di domenica 25 agosto: Giovanni 6, 60-69
Vangelo di Giovedì 15 agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di domenica 18 agosto: Giovanni 6, 51-58
Vangelo di Domenica 11 agosto: Giovanni 6, 41-51
Vangelo di Domenica 4 agosto: Giovanni 6, 24-35
Vangelo di Domenica 28 luglio: Giovanni 6, 1-15
Vangelo di Domenica 21 luglio: Marco 6, 30-34
Vangelo di Domenica 14 luglio: Marco 6, 7-13
Vangelo di Domenica 07 luglio: Marco 6, 1-6
Vangelo di Domenica 30 giugno: Marco 5, 21-43
Vangelo di Domenica 23 giugno: Marco 4, 35-41
Vangelo di Domenica 16 giugno: Marco 4, 26-34
Vangelo di Domenica 09 giugno: Marco 3, 20-35
Vangelo di Domenica 02 giugno: Marco 14, 12-26; 16, 22-26
Vangelo di Domenica 26 maggio: Matteo 28, 16-20
Vangelo di Domenica 19 maggio: Giovanni 15, 26-27; 16, 12-15
Vangelo di Domenica 12 maggio: Marco 16, 15-20
Vangelo di Domenica 05 maggio: Giovanni 15, 9-17
Vangelo di Domenica 28 aprile: Giovanni 15, 1-8
Vangelo di Domenica 21 aprile: Giovanni 10, 11-18
Vangelo di Domenica 14 aprile: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 07 aprile: Giovanni 20, 19-31
Pasqua di Resurrezione: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di Domenica 24 marzo: Marco 14, 1-15, 47
Vangelo di Domenica 17 marzo: Giovanni 12, 20-33
Vangelo di Domenica 10 marzo: Giovanni 3, 14-21
Vangelo di Domenica 03 marzo: Giovanni 2, 13-25
Vangelo di Domenica 25 febbraio: Marco 9, 2-10
Vangelo di Domenica 18 febbraio: Marco 1, 12-15
Vangelo di Domenica 11 febbraio: Marco 1, 40-45
Vangelo di Domenica 04 febbraio: Marco 1, 29-39
Vangelo di Domenica 28 gennaio: Marco 1, 21-28
Vangelo di Domenica 21 gennaio: Marco 1, 14-20
Vangelo di Domenica 14 gennaio: Giovanni 1, 35-42
Vangelo di Domenica 07 gennaio: Marco 1, 9-11
Vangelo di Sabato 06 gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Lunedì 01 gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 31 dicembre: Luca 2, 22-40
Vangelo di Lunedì 25 dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 24 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 17 dicembre: Giovanni 1, 6-8. 19-28
Vangelo di Venerdì 8 dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 10 dicembre: Marco 1, 1-8
Vangelo di Domenica 03 dicembre: Marco 13, 33-37
Vangelo di Domenica 26 novembre: Matteo 25, 31-46
Vangelo di Domenica 19 novembre: Matteo 25, 14-30
Vangelo di Domenica 12 novembre: Matteo 25, 1-13
Vangelo di Domenica 5 novembre: Matteo 23, 1-12
Vangelo di Mercoledì 1 novembre: Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 29 ottobre: Matteo 22, 34-40
Vangelo di Domenica 22 ottobre: Matteo 22, 15-21
Vangelo di Domenica 15 ottobre: Matteo 22, 1-14
Vangelo di Domenica 8 ottobre: Matteo 21, 33-43
Vangelo di Domenica 1 ottobre: Matteo 21, 28-32
Vangelo di Domenica 24 settembre: Matteo 20, 1-16
Vangelo di Domenica 17 settembre: Matteo 18, 21-35
Vangelo di Domenica 10 settembre: Matteo 18, 15-20
Vangelo di Domenica 03 settembre: Matteo 16, 21-28
Vangelo di Domenica 27 agosto: Matteo 16, 13-20
Vangelo di Domenica 20 agosto: Matteo 15 ,21-28
Vangelo di Martedì 15 Agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di Domenica 13 Agosto: Matteo 14, 22-33
Vangelo di Domenica 06 Agosto: Matteo 17, 1-9
Vangelo di Domenica 30 Luglio: Matteo 13, 44-52
Vangelo di Domenica 23 Luglio: Matteo 13, 24-43
Vangelo di Domenica 16 Luglio: Matteo 13, 1-23
Vangelo di Domenica 09 Luglio: Matteo 11, 25-30
Vangelo di Domenica 02 Luglio: Matteo 10, 37-42
Vangelo di Giovedì 29 Giugno: Matteo 16, 13-19
Vangelo di Domenica 25 Giugno: Matteo 10, 26-33
Vangelo di Domenica 18 Giugno: Matteo 9, 36 – 10, 8
Vangelo di Domenica 11 Giugno: Giovanni 6, 51-58
Vangelo di Domenica 04 Giugno: Giovanni 3, 16-18
Vangelo di Domenica 28 Maggio: Giovanni 20, 19-23
Vangelo di Domenica 21 Maggio: Matteo 28, 16-20
Vangelo di Domenica 14 Maggio: Giovanni 14, 15-21
Vangelo di Domenica 07 Maggio: Giovanni 14, 1-12
Vangelo di Domenica 30 Aprile: Giovanni 10, 1-10
Vangelo di Domenica 23 Aprile: Luca 24, 13-35
Vangelo di Domenica 16 Aprile: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di Domenica 09 Aprile: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di Domenica 02 Aprile: Matteo 26, 14-27, 66
Vangelo di Domenica 26 marzo: Giovanni 11, 1-45
Vangelo di Domenica 19 marzo: Giovanni 9, 1-41
Vangelo di Domenica 12 marzo: Giovanni 4, 5-42
Vangelo di Domenica 5 marzo: Matteo 17, 1-13
Vangelo di Domenica 26 febbraio: Matteo 4, 1-11
Vangelo di Domenica 19 febbraio: Matteo 5, 38-48
Vangelo di Domenica 12 febbraio: Matteo 5, 17-37
Vangelo di Domenica 05 febbraio: Matteo 5, 13-16
Vangelo di Domenica 29 Gennaio: Matteo 5 , 1-12
Vangelo di Domenica 22 Gennaio: Matteo 4 , 12-25
Vangelo di Domenica 15 Gennaio: Giovanni 1, 29-34
Vangelo di Domenica 8 Gennaio: Matteo 3 , 13-17
Vangelo di Venerdì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 18 Dicembre: Matteo 1, 18-24
Vangelo di Domenica 11 Dicembre: Matteo 11, 2-11
Vangelo di Giovedì 8 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 4 Dicembre: Matteo 3, 1-12
Vangelo di Domenica 27 Novembre: Matteo 24, 37-44
Vangelo di Domenica 20 Novembre: Luca 23, 35-43
Vangelo di Domenica 13 Novembre: Luca 21, 5-19
Vangelo di Domenica 6 Novembre: Luca 20, 27-38
Vangelo di Martedì 1 Novembre: Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 30 Ottobre: Luca 19, 1-10
Vangelo di Domenica 23 Ottobre: Luca 18, 9-14
Vangelo di Domenica 16 Ottobre: Luca 18, 1-8
Vangelo di Domenica 9 Ottobre: Luca 17, 11-19
Vangelo di Domenica 2 Ottobre: Luca 17, 5-10
Vangelo di Domenica 25 Settembre: Luca 16, 19-31
Vangelo di Domenica 18 Settembre: Luca 16, 1-13
Vangelo di Domenica 11 Settembre: Luca 15, 1-32
Vangelo di Domenica 4 Settembre: Luca 14, 25-33
Vangelo di Domenica 28 Agosto: Luca 14, 1.7-14
Vangelo di Domenica 21 Agosto: Luca 13, 22-30
Vangelo di Lunedì 15 Agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di Domenica 14 Agosto: Luca 12, 49-53
Vangelo di Domenica 7 Agosto: Luca 12, 32-48
Vangelo di Domenica 31 Luglio: Luca 12, 13-21
Vangelo di Domenica 24 Luglio: Luca 11, 1-13
Vangelo di Domenica 17 Luglio: Luca 10, 38-42
Vangelo di Domenica 10 Luglio: Luca 10, 25-37
Vangelo di Domenica 3 Luglio: Luca 10, 1-20
Vangelo di Domenica 26 Giugno: Luca 9, 51-62
Vangelo di Domenica 19 Giugno: Luca 9, 10-17
Vangelo di Domenica 12 Giugno: Giovanni 16, 12-15
Vangelo di Domenica 5 Giugno: Giovanni 14, 15-16. 23-26
Vangelo di Domenica 29 Maggio: Luca 24, 46-53
Vangelo di Domenica 22 Maggio : Giovanni 14, 23-29
Vangelo di Domenica 15 Maggio: Giovanni 13, 31-35
Vangelo di Domenica 8 Maggio: Giovanni 10, 27-30
Vangelo di Domenica 1 Maggio: Giovanni 21, 1-23
Vangelo di Domenica 24 Aprile: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di Domenica 17 Aprile: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di Domenica 10 Aprile: Luca 22, 14-23, 56
Vangelo di Domenica 3 Aprile: Giovanni 8, 1-11
Vangelo di Domenica 27 Marzo: Luca 15 ,1-3.11-32
Vangelo di Domenica 20 Marzo: Luca 13, 1-9
Vangelo di Domenica 13 Marzo: Luca 9, 28-36
Vangelo di Domenica 6 Marzo: Luca 4, 1-13
Vangelo di Domenica 27 Febbraio: Luca 6, 39-45
Vangelo di Domenica 20 Febbraio: Luca 6, 27-38
Vangelo di Domenica 13 Febbraio: Luca 6, 17. 20-26
Vangelo di Domenica 6 Febbraio: Luca 5, 1-11
Vangelo di Domenica 30 Gennaio Luca 4, 21-30
Vangelo di Domenica 23 Gennaio Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di Domenica 16 Gennaio: Giovanni 2, 1-11
Vangelo di Domenica 9 Gennaio Luca 3, 15-16.21-22
Vangelo di Giovedì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 2 Gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di Sabato 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 26 Dicembre: Luca 2, 41-52
Vangelo di Sabato 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 19 Dicembre: Luca 1, 39-45
Vangelo di Domenica 12 Dicembre: Luca 3, 10-18
Vangelo di Mercoledì 8 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 5 Dicembre: Luca 3, 1-6
Vangelo di Domenica 28 Novembre: Luca 21, 25-28. 34-36
Vangelo di Domenica 21 Novembre: Giovanni 13, 33-37
Vangelo di Domenica 14 Novembre: Marco 13, 24-32
Vangelo di Domenica 7 Novembre: Marco 12, 38-44
Vangelo di Lunedì 1 Novembre: Luca 6, 17. 20-26/ Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 31 Ottobre: Marco 12, 28-34
Vangelo di Domenica 24 Ottobre: Marco 10, 46-52
Vangelo di Domenica 17 Ottobre: Marco 10, 35-45
Vangelo di Domenica 10 Ottobre: Marco 10, 17-31
Vangelo di Domenica 3 Ottobre: Marco 10, 2-16
Vangelo di Domenica 26 Settembre: Marco 9, 38-43.45.47-48
Vangelo di Domenica 19 Settembre: Marco 9, 30-37
Vangelo di Domenica 12 Settembre: Marco 8, 27-35
Vangelo di Domenica 5 Settembre: Marco 7, 31-37
Vangelo di Domenica 29 Agosto: Marco 7, 1-8.14-15.21-23
Vangelo di Domenica 22 Agosto: Giovanni 6, 60-70
Vangelo di Domenica 15 Agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di Domenica 8 Agosto: Giovanni 6, 41-51
Vangelo di Domenica 1 Agosto: Giovanni 6, 24-35
Vangelo di Domenica 25 Luglio: Giovanni 6, 1-15
Vangelo di Domenica 18 Luglio: Marco 6, 30-34
Vangelo di Domenica 11 Luglio: Marco 6, 7-13
Vangelo di Domenica 4 Luglio: Marco 6, 1-6
Vangelo di Martedì 29 Giugno: Matteo 16, 13-19
Vangelo di Domenica 27 Giugno: Marco 5, 21-43
Vangelo di Domenica 20 Giugno: Marco 4, 35-41
Vangelo di Domenica 13 Giugno: Marco 4, 26-34
Vangelo di Domenica 6 Giugno: Marco 14, 12-16.22-26
Vangelo di Martedì 30 Maggio: Matteo 28, 16-20
Vangelo di Domenica 23 Maggio: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 16 Maggio: Marco 16, 15-20
Vangelo di Domenica 9 Maggio: Giovanni 15, 9-17
Vangelo di Domenica 2 Maggio: Giovanni 15, 1-8
Vangelo di Domenica 25 Aprile: Giovanni 10, 11-18
Vangelo di Domenica 18 Aprile: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 11 Aprile: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di Venerdì 2 Aprile: Giovanni 18-19
Vangelo di Giovedì 1 Aprile: Giovanni 13, 1-15
Vangelo di Domenica 28 Marzo: Marco 14-15
Vangelo di Domenica 21 Marzo: Giovanni 12, 20-33
Vangelo di Domenica 14 Marzo: Giovanni 3, 14-21
Vangelo di Domenica 7 Marzo: Giovanni 2, 13-25
Vangelo di Domenica 28 Febbraio: Marco 9, 2-10
Vangelo di Domenica 21 Febbraio: Marco 1, 12-15
Vangelo di Domenica 14 Febbraio: Marco 1, 40-45
Vangelo di Domenica 7 Febbraio: Marco 1, 29-39
Vangelo di Domenica 31 Gennaio: Marco 1, 21-28
Vangelo di Domenica 24 Gennaio: Marco 1, 14-20
Vangelo di Domenica 10 Gennaio: Marco 1, 9-11
Vangelo di Giovedì 7 Gennaio: Giovanni 1, 35-42
Vangelo di Mercoledì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 3 Gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di Venerdì 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 27 Dicembre: Luca 2, 25-38
Vangelo di Venerdì 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 20 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 13 Dicembre: Giovanni 1, 6-8.19-28
Vangelo di Domenica 6 Dicembre: Marco 1, 1-8
Vangelo di Domenica 29 Novembre: Marco 13, 33-37
Vangelo di Domenica 22 Novembre: Matteo 25, 31-46
Vangelo di Domenica 15 novembre: Matteo 25, 14-30
Vangelo di Domenica 8 Novembre: Matteo 25, 1-13
Vangelo di Domenica 1 Novembre: Luca 6, 17. 20-26/ Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 25 Ottobre: Matteo 22, 34-40
Vangelo di Domenica 18 Ottobre: Matteo 22, 15-21
Vangelo di Domenica 10 Ottobre: Matteo 22, 1-14
Vangelo di Domenica 4 Ottobre: Matteo 21, 33-43
Vangelo di Domenica 27 Settembre: Matteo 21, 28-32
Vangelo di Domenica 20 Settembre: Matteo 20, 1-16
Vangelo di Domenica 13 Settembre: Matteo 18, 21-35
Vangelo di Domenica 6 Settembre: Matteo 18, 15-20
Vangelo di Domenica 6 Settembre