Cari Consorelle e Confratelli delle Misericordie, sono Carlo Miglietta, medico, biblista, laico, marito, papà e nonno (www.buonabibbiaatutti.it). Anche oggi condivido con voi un breve pensiero di meditazione sul Vangelo, con particolare riferimento al tema della misericordia.
Un’azione di guerriglia urbana
Tutti e quattro gli Evangelisti riportano il clamoroso gesto di Gesù che caccia i venditori dal Tempio. Fu questa un’azione davvero rivoluzionaria, quasi di “guerriglia urbana”: munito di frusta (Gv 2,15), Gesù rovescia i banchi dei cambiavalute e dei venditori di animali, bloccando in pratica l’accesso al Tempio. “E non permetteva che si trasportassero cose attraverso il Tempio” (Mc 11,16): lo hieròn, l’atrio dei pagani, dove si svolge la scena, era usato come scorciatoia tra la città e il Monte degli Ulivi. “Pensiamo che l’azione violenta di Gesù contro i commercianti del Tempio sia stata improntata alla non violenza, alla gentilezza, alla ragione e alla misura? Certo che no… Gesù, di solito contrario alla violenza, qui oltrepassa la morale… Il suo scoppio d’ira… non è giustificabile, non è morale” (K. Berger).
Era non solo lecita, ma necessaria l’organizzazione commerciale nel Tempio: i cambiavalute dovevano convertire le monete pagane (considerate impure perché recavano effigi umane o di divinità) nelle monete ebraiche, le uniche accettate per le offerte al Tempio. I venditori provvedevano a quanto poteva servire per i sacrifici: agnelli, colombe, ma anche farina, olio, vino, incenso… “Dal punto di vista puramente morale i venditori avevano ragione. Ma Dio è di più e va oltre la nostra morale. Le sue esigenze spesso si scontrano con ciò che abbiamo preteso che sia perbene” (K. Berger).
Il superamento del Tempio
Il gesto di Gesù è certamente un segno di purificazione, una protesta come quella degli antichi profeti (Gesù infatti cita Isaia 56,7 e Geremia 7,11) contro la commistione tra religione e commercio, tra spiritualità e guadagni, tra fede e finanza.
Ma il gesto vuole essere un vero e proprio superamento del Tempio, cuore del giudaismo, e del suo culto. Ormai sarà Gesù il luogo dove le genti incontreranno Dio: “Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio (naòn) e in tre giorni lo farò risorgere»… Egli parlava del tempio del suo corpo” (Gv 2,19-22). Gesù usa il termine naòs, che indica la parte più sacra del tempio, il “Santo dei Santi”, dove era custodita l’arca dell’alleanza, il luogo stesso della Presenza di Dio: ormai è Gesù stesso la Presenza di Dio tra gli uomini.
Nel clima liturgico della Pasqua, nel quale le vittime, il tempio e i segni dell’Esodo erano i temi centrali, Gesù si rivela come il Messia che realizza Mal 3,1-4 e Zac 14,21, entrando nel Tempio alla fine dei tempi, e si proclama il vero Agnello, che sostituisce gli antichi sacrifici. Non vi sarà più bisogno di sacrifici animali: sarà Gesù l’unico “agnello che toglie il peccato del mondo” (Gv 1,29), l’“agnello senza difetti e senza macchia” (1 Pt 1,19), l’“agnello immolato” (Ap 5,6).
Gesù, il Segno definitivo
Gesù inoltre sarà il segno definitivo. Per Giovanni, il “segno” (semeion) è un evento che deve portare alla Fede in Gesù. Il segno può portare alla Fede, ma Gesù rimprovera una Fede troppo basata sui segni: qui c’è un fine gioco di parole: “Gesù non credeva in coloro che credevano nel suo nome vedendo i segni che egli compiva” (Gv 2,23-24; cfr 4,48; 20,28).
Guai a coloro che cercano miracoli e prodigi per credere! A coloro che gli chiedevano: “«Maestro, da te vogliamo vedere un segno», egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno!»” (Mt 12,38-39).
Nel Vangelo di Marco Gesù si rifiuta di dare un segno: “Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico: non sarà dato alcun segno a questa generazione” (Mc 8,11-13). Nel Vangelo di Matteo, Gesù afferma che “nessun segno sarà dato, se non il segno di Giona profeta. Come Giona era nel ventre del cetaceo tre giorni e tre notti, così sarà il figlio dell’uomo nel cuore della terra tre giorni e tre notti” (Mt 12,39; cfr Lc 11,29). Nel Vangelo di Giovanni Gesù offre il segno del tempio: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere (lett.: lo sveglierò)» (Gv 2,19) e l’autore commenta: «Egli parlava del tempio del suo corpo. Perciò quando risuscitò dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo e credettero alla Scrittura e alle parole che aveva pronunciato Gesù» (Gv 2, 21). Entrambe le garanzie si riferiscono alla sua risurrezione. Solo la resurrezione di Gesù è “prova sicura” (At 17,31) della Signoria di Cristo.
Ma “beati quelli che crederanno senza aver veduto!” (Gv 20,29). In ogni caso è la Parola di Dio il fondamento della Fede: afferma infatti Gesù: “Se credeste infatti a Mosè (cioè: alla Bibbia!), credereste anche a me; perché di me egli ha scritto. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?”.
Buona Misericordia a tutti!
Chi volesse leggere un’esegesi più completa del testo, o qualche approfondimento, me li chieda a migliettacarlo@gmail.com.
Vangelo di Domenica 7 Marzo: Giovanni 2, 13-25
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Cari Consorelle e Confratelli delle Misericordie, sono Carlo Miglietta, medico, biblista, laico, marito, papà e nonno (www.buonabibbiaatutti.it). Anche oggi condivido con voi un breve pensiero di meditazione sul Vangelo, con particolare riferimento al tema della misericordia.
Un’azione di guerriglia urbana
Tutti e quattro gli Evangelisti riportano il clamoroso gesto di Gesù che caccia i venditori dal Tempio. Fu questa un’azione davvero rivoluzionaria, quasi di “guerriglia urbana”: munito di frusta (Gv 2,15), Gesù rovescia i banchi dei cambiavalute e dei venditori di animali, bloccando in pratica l’accesso al Tempio. “E non permetteva che si trasportassero cose attraverso il Tempio” (Mc 11,16): lo hieròn, l’atrio dei pagani, dove si svolge la scena, era usato come scorciatoia tra la città e il Monte degli Ulivi. “Pensiamo che l’azione violenta di Gesù contro i commercianti del Tempio sia stata improntata alla non violenza, alla gentilezza, alla ragione e alla misura? Certo che no… Gesù, di solito contrario alla violenza, qui oltrepassa la morale… Il suo scoppio d’ira… non è giustificabile, non è morale” (K. Berger).
Era non solo lecita, ma necessaria l’organizzazione commerciale nel Tempio: i cambiavalute dovevano convertire le monete pagane (considerate impure perché recavano effigi umane o di divinità) nelle monete ebraiche, le uniche accettate per le offerte al Tempio. I venditori provvedevano a quanto poteva servire per i sacrifici: agnelli, colombe, ma anche farina, olio, vino, incenso… “Dal punto di vista puramente morale i venditori avevano ragione. Ma Dio è di più e va oltre la nostra morale. Le sue esigenze spesso si scontrano con ciò che abbiamo preteso che sia perbene” (K. Berger).
Il superamento del Tempio
Il gesto di Gesù è certamente un segno di purificazione, una protesta come quella degli antichi profeti (Gesù infatti cita Isaia 56,7 e Geremia 7,11) contro la commistione tra religione e commercio, tra spiritualità e guadagni, tra fede e finanza.
Ma il gesto vuole essere un vero e proprio superamento del Tempio, cuore del giudaismo, e del suo culto. Ormai sarà Gesù il luogo dove le genti incontreranno Dio: “Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio (naòn) e in tre giorni lo farò risorgere»… Egli parlava del tempio del suo corpo” (Gv 2,19-22). Gesù usa il termine naòs, che indica la parte più sacra del tempio, il “Santo dei Santi”, dove era custodita l’arca dell’alleanza, il luogo stesso della Presenza di Dio: ormai è Gesù stesso la Presenza di Dio tra gli uomini.
Nel clima liturgico della Pasqua, nel quale le vittime, il tempio e i segni dell’Esodo erano i temi centrali, Gesù si rivela come il Messia che realizza Mal 3,1-4 e Zac 14,21, entrando nel Tempio alla fine dei tempi, e si proclama il vero Agnello, che sostituisce gli antichi sacrifici. Non vi sarà più bisogno di sacrifici animali: sarà Gesù l’unico “agnello che toglie il peccato del mondo” (Gv 1,29), l’“agnello senza difetti e senza macchia” (1 Pt 1,19), l’“agnello immolato” (Ap 5,6).
Gesù, il Segno definitivo
Gesù inoltre sarà il segno definitivo. Per Giovanni, il “segno” (semeion) è un evento che deve portare alla Fede in Gesù. Il segno può portare alla Fede, ma Gesù rimprovera una Fede troppo basata sui segni: qui c’è un fine gioco di parole: “Gesù non credeva in coloro che credevano nel suo nome vedendo i segni che egli compiva” (Gv 2,23-24; cfr 4,48; 20,28).
Guai a coloro che cercano miracoli e prodigi per credere! A coloro che gli chiedevano: “«Maestro, da te vogliamo vedere un segno», egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno!»” (Mt 12,38-39).
Nel Vangelo di Marco Gesù si rifiuta di dare un segno: “Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico: non sarà dato alcun segno a questa generazione” (Mc 8,11-13). Nel Vangelo di Matteo, Gesù afferma che “nessun segno sarà dato, se non il segno di Giona profeta. Come Giona era nel ventre del cetaceo tre giorni e tre notti, così sarà il figlio dell’uomo nel cuore della terra tre giorni e tre notti” (Mt 12,39; cfr Lc 11,29). Nel Vangelo di Giovanni Gesù offre il segno del tempio: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere (lett.: lo sveglierò)» (Gv 2,19) e l’autore commenta: «Egli parlava del tempio del suo corpo. Perciò quando risuscitò dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo e credettero alla Scrittura e alle parole che aveva pronunciato Gesù» (Gv 2, 21). Entrambe le garanzie si riferiscono alla sua risurrezione. Solo la resurrezione di Gesù è “prova sicura” (At 17,31) della Signoria di Cristo.
Ma “beati quelli che crederanno senza aver veduto!” (Gv 20,29). In ogni caso è la Parola di Dio il fondamento della Fede: afferma infatti Gesù: “Se credeste infatti a Mosè (cioè: alla Bibbia!), credereste anche a me; perché di me egli ha scritto. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?”.
Buona Misericordia a tutti!
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Spazio Spadoni
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Vangelo di domenica 20 aprile Pasqua di Resurrezione: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di domenica 13 aprile Domenica delle Palme: Passione del Signore – Luca 22,14-23,56
Vangelo di domenica 06 aprile V Domenica di Quaresima anno C – Giovanni 8, 1-11
Vangelo di domenica 30 marzo IV Domenica di Quaresima anno C – Luca 15, 1 – 3. 11-32
Vangelo di domenica 23 marzo III Domenica di Quaresima anno C – Luca 13, 1-9
Vangelo di domenica 16 marzo: II Domenica di Quaresima anno C – Luca 9, 28-36
Vangelo di domenica 09 marzo: I Domenica di Quaresima anno C – Luca 4,1-13
Vangelo di domenica 02 marzo: VII Domenica C: Luca 6, 39-45
Vangelo di domenica 23 febbraio: VI Domenica C: Luca 6, 27-38
Vangelo di domenica 16 febbraio: VI Domenica C: Luca 6, 17. 20-26
Vangelo di domenica 09 febbraio: V Domenica C: Luca 5, 1-11
Vangelo di domenica 02 febbraio: Presentazione del Signore C: Luca 2, 22-40
Vangelo di domenica 26 gennaio III Domenica C: Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di domenica 19 gennaio: Giovanni 2,1-11
Vangelo di domenica 12 gennaio: Luca 3,15-22
Vangelo di lunedì 06 gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di domenica 05 gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di mercoledì 1 gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di domenica 29 dicembre: Luca 2, 41-52
Vangelo di mercoledì 25 dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di domenica 22 dicembre: Luca 1, 39-45
Vangelo di domenica 15 dicembre: Luca 3, 10-18
Vangelo di domenica 08 dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di domenica 01 dicembre: Luca 21, 25-28.34-36
Vangelo di domenica 24 novembre: Giovanni 18, 33b-37
Vangelo di domenica 17 novembre: Marco 13,24-32
Vangelo di domenica 10 novembre: Marco 12, 38-44
Vangelo di venerdì 1 novembre: Matteo 5,1-12
Vangelo di domenica 03 novembre: Marco 12, 28b-34
Vangelo di domenica 27 ottobre: Marco 10, 46-52
Vangelo di domenica 20 ottobre: Marco 10, 35-45
Vangelo di domenica 13 ottobre: Marco 10, 17-30
Vangelo di domenica 06 ottobre: Marco 10, 2-16
Vangelo di domenica 29 settembre: Marco 9, 38-43.45.47-48
Vangelo di domenica 22 settembre: Marco 9, 30-37
Vangelo di domenica 15 settembre: Marco 8, 27-35
Vangelo di domenica 08 settembre: Marco 7, 31-35
Vangelo di domenica 01 settembre: Marco 7, 1-8. 14-15. 21-23
Vangelo di domenica 25 agosto: Giovanni 6, 60-69
Vangelo di Giovedì 15 agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di domenica 18 agosto: Giovanni 6, 51-58
Vangelo di Domenica 11 agosto: Giovanni 6, 41-51
Vangelo di Domenica 4 agosto: Giovanni 6, 24-35
Vangelo di Domenica 28 luglio: Giovanni 6, 1-15
Vangelo di Domenica 21 luglio: Marco 6, 30-34
Vangelo di Domenica 14 luglio: Marco 6, 7-13
Vangelo di Domenica 07 luglio: Marco 6, 1-6
Vangelo di Domenica 30 giugno: Marco 5, 21-43
Vangelo di Domenica 23 giugno: Marco 4, 35-41
Vangelo di Domenica 16 giugno: Marco 4, 26-34
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Vangelo di Domenica 26 maggio: Matteo 28, 16-20
Vangelo di Domenica 19 maggio: Giovanni 15, 26-27; 16, 12-15
Vangelo di Domenica 12 maggio: Marco 16, 15-20
Vangelo di Domenica 05 maggio: Giovanni 15, 9-17
Vangelo di Domenica 28 aprile: Giovanni 15, 1-8
Vangelo di Domenica 21 aprile: Giovanni 10, 11-18
Vangelo di Domenica 14 aprile: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 07 aprile: Giovanni 20, 19-31
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Vangelo di Domenica 17 marzo: Giovanni 12, 20-33
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Vangelo di Domenica 18 febbraio: Marco 1, 12-15
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Vangelo di Domenica 21 gennaio: Marco 1, 14-20
Vangelo di Domenica 14 gennaio: Giovanni 1, 35-42
Vangelo di Domenica 07 gennaio: Marco 1, 9-11
Vangelo di Sabato 06 gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Lunedì 01 gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 31 dicembre: Luca 2, 22-40
Vangelo di Lunedì 25 dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 24 Dicembre: Luca 1, 26-38
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Vangelo di Domenica 19 novembre: Matteo 25, 14-30
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Vangelo di Domenica 1 ottobre: Matteo 21, 28-32
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Vangelo di Domenica 10 settembre: Matteo 18, 15-20
Vangelo di Domenica 03 settembre: Matteo 16, 21-28
Vangelo di Domenica 27 agosto: Matteo 16, 13-20
Vangelo di Domenica 20 agosto: Matteo 15 ,21-28
Vangelo di Martedì 15 Agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di Domenica 13 Agosto: Matteo 14, 22-33
Vangelo di Domenica 06 Agosto: Matteo 17, 1-9
Vangelo di Domenica 30 Luglio: Matteo 13, 44-52
Vangelo di Domenica 23 Luglio: Matteo 13, 24-43
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Vangelo di Domenica 09 Luglio: Matteo 11, 25-30
Vangelo di Domenica 02 Luglio: Matteo 10, 37-42
Vangelo di Giovedì 29 Giugno: Matteo 16, 13-19
Vangelo di Domenica 25 Giugno: Matteo 10, 26-33
Vangelo di Domenica 18 Giugno: Matteo 9, 36 – 10, 8
Vangelo di Domenica 11 Giugno: Giovanni 6, 51-58
Vangelo di Domenica 04 Giugno: Giovanni 3, 16-18
Vangelo di Domenica 28 Maggio: Giovanni 20, 19-23
Vangelo di Domenica 21 Maggio: Matteo 28, 16-20
Vangelo di Domenica 14 Maggio: Giovanni 14, 15-21
Vangelo di Domenica 07 Maggio: Giovanni 14, 1-12
Vangelo di Domenica 30 Aprile: Giovanni 10, 1-10
Vangelo di Domenica 23 Aprile: Luca 24, 13-35
Vangelo di Domenica 16 Aprile: Giovanni 20, 19-31
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Vangelo di Domenica 3 Aprile: Giovanni 8, 1-11
Vangelo di Domenica 27 Marzo: Luca 15 ,1-3.11-32
Vangelo di Domenica 20 Marzo: Luca 13, 1-9
Vangelo di Domenica 13 Marzo: Luca 9, 28-36
Vangelo di Domenica 6 Marzo: Luca 4, 1-13
Vangelo di Domenica 27 Febbraio: Luca 6, 39-45
Vangelo di Domenica 20 Febbraio: Luca 6, 27-38
Vangelo di Domenica 13 Febbraio: Luca 6, 17. 20-26
Vangelo di Domenica 6 Febbraio: Luca 5, 1-11
Vangelo di Domenica 30 Gennaio Luca 4, 21-30
Vangelo di Domenica 23 Gennaio Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di Domenica 16 Gennaio: Giovanni 2, 1-11
Vangelo di Domenica 9 Gennaio Luca 3, 15-16.21-22
Vangelo di Giovedì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 2 Gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di Sabato 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
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Vangelo di Sabato 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 19 Dicembre: Luca 1, 39-45
Vangelo di Domenica 12 Dicembre: Luca 3, 10-18
Vangelo di Mercoledì 8 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 5 Dicembre: Luca 3, 1-6
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Vangelo di Domenica 21 Novembre: Giovanni 13, 33-37
Vangelo di Domenica 14 Novembre: Marco 13, 24-32
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Vangelo di Domenica 9 Maggio: Giovanni 15, 9-17
Vangelo di Domenica 2 Maggio: Giovanni 15, 1-8
Vangelo di Domenica 25 Aprile: Giovanni 10, 11-18
Vangelo di Domenica 18 Aprile: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 11 Aprile: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di Venerdì 2 Aprile: Giovanni 18-19
Vangelo di Giovedì 1 Aprile: Giovanni 13, 1-15
Vangelo di Domenica 28 Marzo: Marco 14-15
Vangelo di Domenica 21 Marzo: Giovanni 12, 20-33
Vangelo di Domenica 14 Marzo: Giovanni 3, 14-21
Vangelo di Domenica 28 Febbraio: Marco 9, 2-10
Vangelo di Domenica 21 Febbraio: Marco 1, 12-15
Vangelo di Domenica 14 Febbraio: Marco 1, 40-45
Vangelo di Domenica 7 Febbraio: Marco 1, 29-39
Vangelo di Domenica 31 Gennaio: Marco 1, 21-28
Vangelo di Domenica 24 Gennaio: Marco 1, 14-20
Vangelo di Domenica 10 Gennaio: Marco 1, 9-11
Vangelo di Giovedì 7 Gennaio: Giovanni 1, 35-42
Vangelo di Mercoledì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 3 Gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di Venerdì 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 27 Dicembre: Luca 2, 25-38
Vangelo di Venerdì 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 20 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 13 Dicembre: Giovanni 1, 6-8.19-28
Vangelo di Domenica 6 Dicembre: Marco 1, 1-8
Vangelo di Domenica 29 Novembre: Marco 13, 33-37
Vangelo di Domenica 22 Novembre: Matteo 25, 31-46
Vangelo di Domenica 15 novembre: Matteo 25, 14-30
Vangelo di Domenica 8 Novembre: Matteo 25, 1-13
Vangelo di Domenica 1 Novembre: Luca 6, 17. 20-26/ Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 25 Ottobre: Matteo 22, 34-40
Vangelo di Domenica 18 Ottobre: Matteo 22, 15-21
Vangelo di Domenica 10 Ottobre: Matteo 22, 1-14
Vangelo di Domenica 4 Ottobre: Matteo 21, 33-43
Vangelo di Domenica 27 Settembre: Matteo 21, 28-32
Vangelo di Domenica 20 Settembre: Matteo 20, 1-16
Vangelo di Domenica 13 Settembre: Matteo 18, 21-35
Vangelo di Domenica 6 Settembre: Matteo 18, 15-20
Vangelo di Domenica 6 Settembre