Cari Consorelle e Confratelli delle Misericordie, sono Carlo Miglietta, medico, biblista, laico, marito, papà e nonno (www.buonabibbiaatutti.it). Anche oggi condivido con voi un breve pensiero di meditazione sul Vangelo, con particolare riferimento al tema della misericordia.
Marco cerca di farci vedere più chiaramente il Mistero di Cristo. Si apre qui la seconda parte del Vangelo di Marco: siamo a metà: anche letteralmente siamo all’ottavo capitolo, mentre i capitoli sono sedici. Se nella prima parte siamo entrati del mistero del Regno che viene, ora entriamo nel mistero del Figlio dell’uomo.
Per tre volte Gesù annuncia la necessità della sua Passione. Anche il discepolo sarà invitato a prendere la sua croce e a mettersi dietro al Signore, perché la sequela di Cristo è la sequela della Croce. Noi seguiamo il Crocifisso. Il nostro segno non è un Superman o un supereroe. Nell’era dei supereroi noi continuiamo ad adorare un Uomo che è stato torturato ed appeso ad una croce. Il nostro segno è un Dio Crocifisso.
Siamo nella città che porta il nome di Cesare, Cesarea di Filippo, nella città di un imperatore che si fa proclamare dio e signore, e dove c’era addirittura un tempio in suo onore. L’imperatore pretendeva che gli si rivolgesse il culto di Dio. Pietro qui afferma che il Messia invece è Gesù Cristo, che quel povero falegname di Nazaret è il Cristo, il Messia Figlio di Dio. La parola “Cristòs” traduce l’ebraico “Mashà”, l’Unto escatologico, quel personaggio atteso da sempre da tutto Israele, in cui Dio avrebbe portato a compimento le sue promesse.
Anche noi oggi siamo chiamati con forza a proclamare al mondo che solo Gesù Cristo è Signore. Anche noi, in un mondo che è pieno di idoli, che sono il potere, il sesso, la violenza, la carriera, i grandi di questo mondo, le star della musica e dello sport, dobbiamo con forza proclamare che il Nazareno Crocifisso è l’unico Dio, creatore del cielo e della terra e Giudice di Salvezza. Noi dobbiamo avere il coraggio di annunciare con chiarezza questo: dobbiamo avere l’ardire, in questo mondo pieno di idoli, di distruggere gli idoli, con la forza degli antichi Profeti, ed annunciare che solo Dio è ciò che conta.
Queste non sono solo proclamazioni “ufficiali”: si tratta di far capire a tutti nel quotidiano che ciò che conta non è la carriera, non è il successo, non è il benessere, ma Dio. Nel nostro stile di vita, non cercare gli agi, le ricchezze, le soddisfazioni: ricordare che ciò che importa è invece l’amore di Dio, l’amore fra di noi.
È nel nostro quotidiano che noi scegliamo o Dio o gli idoli, ore di televisione e qualche minuto di preghiera. Spesso noi abbiamo degli idoli che non ci accorgiamo di avere. Sono quelle cose a cui ci inchiniamo, abitudini, cose che ci riempiono la mente, ma che non sono Dio, non sono Dio!
Nel momento in cui finalmente è stata fatta la grande proclamazione Messianica, subito Gesù comincia a spiegare che cosa vuol dire che egli è il Cristo, è il Messia. Essere Messia significa soffrire “pollà”, cioè molte cose, venire ripudiato e poi rifiutato. Ma questa rivelazione di un Dio che deve soffrire molte cose ed essere ripudiato è scandalosa per Pietro, il quale si pone accanto a Gesù per dargli il consiglio: “Fatti furbo, perché ti presenti perdente? Presentati brillante, potente, vincente, datti da fare. Tu invece ci predichi una croce: ma che figura ci fai in questo mondo?”. Pietro dice questo con affetto, Pietro lo dice in buona fede: “Ma Signore, se no noi perdiamo i discepoli, noi perdiamo i giovani, noi perdiamo gli anziani: sii più diplomatico: fatti furbo!”.
Pietro si pone accanto a Gesù per dargli dei consigli: questo porsi a fianco ha un particolare significato perché il discepolo è colui che cammina dietro al maestro. Allora Gesù rimette a posto Pietro, e gli dice: “Opìso mou!”, “Seguimi, va’ dietro, vammi al seguito, torna indietro, non metterti alla pari, torna a fare il discepolo”. Gesù chiama Pietro Satana: “Vade retro, Satana”. Satana vuol dire ostacolo, inciampo: “Tu ostacoli il cammino della salvezza”. Il Satana è colui che ostacola il nostro cammino verso il Signore. Gesù non ha avuto paura di dire primo Papa che era Satana, altro che “Santità”. Lo ha chiamato Satana: in Marco c’è innanzitutto la proclamazione della verità.
Quali sono gli insegnamenti dopo il primo annuncio di Passione?
- Il discepolo non si misura in base a ciò che ha. Il seguace di Cristo si misura in base a ciò che perde, a ciò che dona.
- La legge di Cristo è rinnegare se stessi: lo diciamo ai nostri figli, ai nostri nipoti, di rinnegare se stessi, ai ragazzi dell’oratorio, ai bambini a cui facciamo catechismo? No, invece facciamo di tutto per realizzarli: allora la palestra, il nuoto, la danza, il tennis, il corso di inglese a tre anni, il corso di musica… Poi magari non vanno in chiesa e non pregano. Non insegniamo loro che la vera felicità è il donarsi, è spendersi per gli altri, e non insegniamo che nella vita c’è anche il dolore: l’importante è realizzarsi. La logica di Cristo è un’altra: è disconoscere se stessi per conoscere Gesù. Disconoscere se stessi vuol dire conoscere la logica del “Servo” e non conoscere altro che la volontà di Dio. La missione del Capo è la stessa del discepolo; in comunione con Cristo, anche noi prendiamo la nostra croce, in una vita di servizio, di dono, e di Fede anche nella prova e nella sofferenza.
Buona Misericordia a tutti!
Chi volesse leggere un’esegesi più completa del testo, o qualche approfondimento, me li chieda a migliettacarlo@gmail.com.
Vangelo di Domenica 12 Settembre: Marco 8, 27-35
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Cari Consorelle e Confratelli delle Misericordie, sono Carlo Miglietta, medico, biblista, laico, marito, papà e nonno (www.buonabibbiaatutti.it). Anche oggi condivido con voi un breve pensiero di meditazione sul Vangelo, con particolare riferimento al tema della misericordia.
Marco cerca di farci vedere più chiaramente il Mistero di Cristo. Si apre qui la seconda parte del Vangelo di Marco: siamo a metà: anche letteralmente siamo all’ottavo capitolo, mentre i capitoli sono sedici. Se nella prima parte siamo entrati del mistero del Regno che viene, ora entriamo nel mistero del Figlio dell’uomo.
Per tre volte Gesù annuncia la necessità della sua Passione. Anche il discepolo sarà invitato a prendere la sua croce e a mettersi dietro al Signore, perché la sequela di Cristo è la sequela della Croce. Noi seguiamo il Crocifisso. Il nostro segno non è un Superman o un supereroe. Nell’era dei supereroi noi continuiamo ad adorare un Uomo che è stato torturato ed appeso ad una croce. Il nostro segno è un Dio Crocifisso.
Siamo nella città che porta il nome di Cesare, Cesarea di Filippo, nella città di un imperatore che si fa proclamare dio e signore, e dove c’era addirittura un tempio in suo onore. L’imperatore pretendeva che gli si rivolgesse il culto di Dio. Pietro qui afferma che il Messia invece è Gesù Cristo, che quel povero falegname di Nazaret è il Cristo, il Messia Figlio di Dio. La parola “Cristòs” traduce l’ebraico “Mashà”, l’Unto escatologico, quel personaggio atteso da sempre da tutto Israele, in cui Dio avrebbe portato a compimento le sue promesse.
Anche noi oggi siamo chiamati con forza a proclamare al mondo che solo Gesù Cristo è Signore. Anche noi, in un mondo che è pieno di idoli, che sono il potere, il sesso, la violenza, la carriera, i grandi di questo mondo, le star della musica e dello sport, dobbiamo con forza proclamare che il Nazareno Crocifisso è l’unico Dio, creatore del cielo e della terra e Giudice di Salvezza. Noi dobbiamo avere il coraggio di annunciare con chiarezza questo: dobbiamo avere l’ardire, in questo mondo pieno di idoli, di distruggere gli idoli, con la forza degli antichi Profeti, ed annunciare che solo Dio è ciò che conta.
Queste non sono solo proclamazioni “ufficiali”: si tratta di far capire a tutti nel quotidiano che ciò che conta non è la carriera, non è il successo, non è il benessere, ma Dio. Nel nostro stile di vita, non cercare gli agi, le ricchezze, le soddisfazioni: ricordare che ciò che importa è invece l’amore di Dio, l’amore fra di noi.
È nel nostro quotidiano che noi scegliamo o Dio o gli idoli, ore di televisione e qualche minuto di preghiera. Spesso noi abbiamo degli idoli che non ci accorgiamo di avere. Sono quelle cose a cui ci inchiniamo, abitudini, cose che ci riempiono la mente, ma che non sono Dio, non sono Dio!
Nel momento in cui finalmente è stata fatta la grande proclamazione Messianica, subito Gesù comincia a spiegare che cosa vuol dire che egli è il Cristo, è il Messia. Essere Messia significa soffrire “pollà”, cioè molte cose, venire ripudiato e poi rifiutato. Ma questa rivelazione di un Dio che deve soffrire molte cose ed essere ripudiato è scandalosa per Pietro, il quale si pone accanto a Gesù per dargli il consiglio: “Fatti furbo, perché ti presenti perdente? Presentati brillante, potente, vincente, datti da fare. Tu invece ci predichi una croce: ma che figura ci fai in questo mondo?”. Pietro dice questo con affetto, Pietro lo dice in buona fede: “Ma Signore, se no noi perdiamo i discepoli, noi perdiamo i giovani, noi perdiamo gli anziani: sii più diplomatico: fatti furbo!”.
Pietro si pone accanto a Gesù per dargli dei consigli: questo porsi a fianco ha un particolare significato perché il discepolo è colui che cammina dietro al maestro. Allora Gesù rimette a posto Pietro, e gli dice: “Opìso mou!”, “Seguimi, va’ dietro, vammi al seguito, torna indietro, non metterti alla pari, torna a fare il discepolo”. Gesù chiama Pietro Satana: “Vade retro, Satana”. Satana vuol dire ostacolo, inciampo: “Tu ostacoli il cammino della salvezza”. Il Satana è colui che ostacola il nostro cammino verso il Signore. Gesù non ha avuto paura di dire primo Papa che era Satana, altro che “Santità”. Lo ha chiamato Satana: in Marco c’è innanzitutto la proclamazione della verità.
Quali sono gli insegnamenti dopo il primo annuncio di Passione?
Buona Misericordia a tutti!
Chi volesse leggere un’esegesi più completa del testo, o qualche approfondimento, me li chieda a migliettacarlo@gmail.com.
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Spazio Spadoni
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Vangelo di domenica 04 maggio: III Domenica di Pasqua anno C: Giovanni 8, 1-11
Vangelo di domenica 27 aprile II Domenica di Pasqua anno C: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di domenica 20 aprile Pasqua di Resurrezione: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di domenica 13 aprile Domenica delle Palme: Passione del Signore – Luca 22,14-23,56
Vangelo di domenica 06 aprile V Domenica di Quaresima anno C – Giovanni 8, 1-11
Vangelo di domenica 30 marzo IV Domenica di Quaresima anno C – Luca 15, 1 – 3. 11-32
Vangelo di domenica 23 marzo III Domenica di Quaresima anno C – Luca 13, 1-9
Vangelo di domenica 16 marzo: II Domenica di Quaresima anno C – Luca 9, 28-36
Vangelo di domenica 09 marzo: I Domenica di Quaresima anno C – Luca 4,1-13
Vangelo di domenica 02 marzo: VII Domenica C: Luca 6, 39-45
Vangelo di domenica 23 febbraio: VI Domenica C: Luca 6, 27-38
Vangelo di domenica 16 febbraio: VI Domenica C: Luca 6, 17. 20-26
Vangelo di domenica 09 febbraio: V Domenica C: Luca 5, 1-11
Vangelo di domenica 02 febbraio: Presentazione del Signore C: Luca 2, 22-40
Vangelo di domenica 26 gennaio III Domenica C: Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di domenica 19 gennaio: Giovanni 2,1-11
Vangelo di domenica 12 gennaio: Luca 3,15-22
Vangelo di lunedì 06 gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di domenica 05 gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di mercoledì 1 gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di domenica 29 dicembre: Luca 2, 41-52
Vangelo di mercoledì 25 dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di domenica 22 dicembre: Luca 1, 39-45
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Vangelo di domenica 17 novembre: Marco 13,24-32
Vangelo di domenica 10 novembre: Marco 12, 38-44
Vangelo di venerdì 1 novembre: Matteo 5,1-12
Vangelo di domenica 03 novembre: Marco 12, 28b-34
Vangelo di domenica 27 ottobre: Marco 10, 46-52
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Vangelo di domenica 13 ottobre: Marco 10, 17-30
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Vangelo di domenica 15 settembre: Marco 8, 27-35
Vangelo di domenica 08 settembre: Marco 7, 31-35
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Vangelo di domenica 25 agosto: Giovanni 6, 60-69
Vangelo di Giovedì 15 agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di domenica 18 agosto: Giovanni 6, 51-58
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Vangelo di Domenica 21 luglio: Marco 6, 30-34
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Vangelo di Domenica 07 luglio: Marco 6, 1-6
Vangelo di Domenica 30 giugno: Marco 5, 21-43
Vangelo di Domenica 23 giugno: Marco 4, 35-41
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Vangelo di Domenica 09 giugno: Marco 3, 20-35
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Vangelo di Domenica 26 maggio: Matteo 28, 16-20
Vangelo di Domenica 19 maggio: Giovanni 15, 26-27; 16, 12-15
Vangelo di Domenica 12 maggio: Marco 16, 15-20
Vangelo di Domenica 05 maggio: Giovanni 15, 9-17
Vangelo di Domenica 28 aprile: Giovanni 15, 1-8
Vangelo di Domenica 21 aprile: Giovanni 10, 11-18
Vangelo di Domenica 14 aprile: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 07 aprile: Giovanni 20, 19-31
Pasqua di Resurrezione: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di Domenica 24 marzo: Marco 14, 1-15, 47
Vangelo di Domenica 17 marzo: Giovanni 12, 20-33
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Vangelo di Domenica 12 novembre: Matteo 25, 1-13
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Vangelo di Domenica 22 ottobre: Matteo 22, 15-21
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Vangelo di Domenica 09 Luglio: Matteo 11, 25-30
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Vangelo di Giovedì 29 Giugno: Matteo 16, 13-19
Vangelo di Domenica 25 Giugno: Matteo 10, 26-33
Vangelo di Domenica 18 Giugno: Matteo 9, 36 – 10, 8
Vangelo di Domenica 11 Giugno: Giovanni 6, 51-58
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Vangelo di Domenica 28 Maggio: Giovanni 20, 19-23
Vangelo di Domenica 21 Maggio: Matteo 28, 16-20
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Vangelo di Domenica 07 Maggio: Giovanni 14, 1-12
Vangelo di Domenica 30 Aprile: Giovanni 10, 1-10
Vangelo di Domenica 23 Aprile: Luca 24, 13-35
Vangelo di Domenica 16 Aprile: Giovanni 20, 19-31
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Vangelo di Domenica 02 Aprile: Matteo 26, 14-27, 66
Vangelo di Domenica 26 marzo: Giovanni 11, 1-45
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Vangelo di Domenica 12 marzo: Giovanni 4, 5-42
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Vangelo di Domenica 10 Aprile: Luca 22, 14-23, 56
Vangelo di Domenica 3 Aprile: Giovanni 8, 1-11
Vangelo di Domenica 27 Marzo: Luca 15 ,1-3.11-32
Vangelo di Domenica 20 Marzo: Luca 13, 1-9
Vangelo di Domenica 13 Marzo: Luca 9, 28-36
Vangelo di Domenica 6 Marzo: Luca 4, 1-13
Vangelo di Domenica 27 Febbraio: Luca 6, 39-45
Vangelo di Domenica 20 Febbraio: Luca 6, 27-38
Vangelo di Domenica 13 Febbraio: Luca 6, 17. 20-26
Vangelo di Domenica 6 Febbraio: Luca 5, 1-11
Vangelo di Domenica 30 Gennaio Luca 4, 21-30
Vangelo di Domenica 23 Gennaio Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di Domenica 16 Gennaio: Giovanni 2, 1-11
Vangelo di Domenica 9 Gennaio Luca 3, 15-16.21-22
Vangelo di Giovedì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 2 Gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di Sabato 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 26 Dicembre: Luca 2, 41-52
Vangelo di Sabato 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 19 Dicembre: Luca 1, 39-45
Vangelo di Domenica 12 Dicembre: Luca 3, 10-18
Vangelo di Mercoledì 8 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 5 Dicembre: Luca 3, 1-6
Vangelo di Domenica 28 Novembre: Luca 21, 25-28. 34-36
Vangelo di Domenica 21 Novembre: Giovanni 13, 33-37
Vangelo di Domenica 14 Novembre: Marco 13, 24-32
Vangelo di Domenica 7 Novembre: Marco 12, 38-44
Vangelo di Lunedì 1 Novembre: Luca 6, 17. 20-26/ Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 31 Ottobre: Marco 12, 28-34
Vangelo di Domenica 24 Ottobre: Marco 10, 46-52
Vangelo di Domenica 17 Ottobre: Marco 10, 35-45
Vangelo di Domenica 10 Ottobre: Marco 10, 17-31
Vangelo di Domenica 3 Ottobre: Marco 10, 2-16
Vangelo di Domenica 26 Settembre: Marco 9, 38-43.45.47-48
Vangelo di Domenica 19 Settembre: Marco 9, 30-37
Vangelo di Domenica 5 Settembre: Marco 7, 31-37
Vangelo di Domenica 29 Agosto: Marco 7, 1-8.14-15.21-23
Vangelo di Domenica 22 Agosto: Giovanni 6, 60-70
Vangelo di Domenica 15 Agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di Domenica 8 Agosto: Giovanni 6, 41-51
Vangelo di Domenica 1 Agosto: Giovanni 6, 24-35
Vangelo di Domenica 25 Luglio: Giovanni 6, 1-15
Vangelo di Domenica 18 Luglio: Marco 6, 30-34
Vangelo di Domenica 11 Luglio: Marco 6, 7-13
Vangelo di Domenica 4 Luglio: Marco 6, 1-6
Vangelo di Martedì 29 Giugno: Matteo 16, 13-19
Vangelo di Domenica 27 Giugno: Marco 5, 21-43
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Vangelo di Domenica 21 Febbraio: Marco 1, 12-15
Vangelo di Domenica 14 Febbraio: Marco 1, 40-45
Vangelo di Domenica 7 Febbraio: Marco 1, 29-39
Vangelo di Domenica 31 Gennaio: Marco 1, 21-28
Vangelo di Domenica 24 Gennaio: Marco 1, 14-20
Vangelo di Domenica 10 Gennaio: Marco 1, 9-11
Vangelo di Giovedì 7 Gennaio: Giovanni 1, 35-42
Vangelo di Mercoledì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 3 Gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di Venerdì 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 27 Dicembre: Luca 2, 25-38
Vangelo di Venerdì 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 20 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 13 Dicembre: Giovanni 1, 6-8.19-28
Vangelo di Domenica 6 Dicembre: Marco 1, 1-8
Vangelo di Domenica 29 Novembre: Marco 13, 33-37
Vangelo di Domenica 22 Novembre: Matteo 25, 31-46
Vangelo di Domenica 15 novembre: Matteo 25, 14-30
Vangelo di Domenica 8 Novembre: Matteo 25, 1-13
Vangelo di Domenica 1 Novembre: Luca 6, 17. 20-26/ Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 25 Ottobre: Matteo 22, 34-40
Vangelo di Domenica 18 Ottobre: Matteo 22, 15-21
Vangelo di Domenica 10 Ottobre: Matteo 22, 1-14
Vangelo di Domenica 4 Ottobre: Matteo 21, 33-43
Vangelo di Domenica 27 Settembre: Matteo 21, 28-32
Vangelo di Domenica 20 Settembre: Matteo 20, 1-16
Vangelo di Domenica 13 Settembre: Matteo 18, 21-35
Vangelo di Domenica 6 Settembre: Matteo 18, 15-20
Vangelo di Domenica 6 Settembre