Cari Consorelle e Confratelli delle Misericordie, sono Carlo Miglietta, medico, biblista, laico, marito, papà e nonno (www.buonabibbiaatutti.it). Anche oggi condivido con voi un breve pensiero di meditazione sul Vangelo, con particolare riferimento al tema della misericordia.
Chi non è contro di noi, è con noi
(vedi Lc 9, 49-50)
1 discepoli di Cristo sono preziosi
(vedi Mt 10, 42)
Contro ogni occasione di male
(vedi Mt 5, 29-30; 18, 6-9; Lc 17, 1-2)
C’è qui una serie di detti di Gesù legati tra di loro da “parole aggancio”, parole chiave: nei versetti 37, 38, 39, 40, 41, c’è la frase: “nel mio nome”. Ai versetti 42 e 43 c’è il tema dello scandalo. Dal versetto 43 al versetto 48 c’è il tema del fuoco. Ci troviamo di fronte a una serie di “loghia Christi”, “detti del Signore”, insegnamenti del Signore, che venivano raggruppati attraverso parole chiave per favorirne la memorizzazione.
L’evangelista li mette qui per un preciso scopo teologico. Gesù sta dando alcuni insegnamenti e qui insegna sulla via sulla vita comunitaria.
Il tema dello scandalo è un tema molto importante, che ricorre molto spesso, nella Scrittura.
Scandalo significa ostacolo. Le parole di Gesù sono un monito per impedire di essere scandalo alla fede degli altri, di essere di ostacolo. Ci dice Paolo in Rm 14, 13: “Non turbate la fede dei fratelli. Non fate nulla che possa essere occasione di caduta o di scandalo per un vostro fratello”. In 1 Cor 8, 9: “Badate però a questa vostra libertà: non diventi un’occasione di turbamento per chi è debole nella fede”.
Gesù ci dice che è meglio essere inghiottiti nel mare con al collo una macina usata per macinare il grano (una grossa pietra fatta come un tronco di cilindro) piuttosto che dare scandalo ai fratelli. L’attenzione dei credenti è di evitare di essere inciampo per gli altri: ciascuno, nonostante si senta sicuro di certe verità, deve sempre far prevalere la carità rispetto alle sue sicurezze intellettuali. Quante volte Paolo dirà che alcune cose sono permesse, alcuni cibi sono leciti, alcune usanze che i pagani propongono sono giuste, ma se ciò è di inciampo ai fratelli che arrivano dall’ebraismo, egli preferisce soggiacere a tutte le loro richieste.
Rm 14,1-22: “Accogliete tra voi chi è debole nella fede, senza discuterne le esitazioni. 2 Uno crede di poter mangiare di tutto, l’altro invece, che è debole, mangia solo legumi. 3 Colui che mangia non disprezzi chi non mangia; chi non mangia, non giudichi male chi mangia, perché Dio lo ha accolto. 4 Chi sei tu per giudicare un servo che non è tuo? Stia in piedi o cada, ciò riguarda il suo padrone; ma starà in piedi, perché il Signore ha il potere di farcelo stare. 5 C’è chi distingue giorno da giorno, chi invece li giudica tutti uguali; ciascuno però cerchi di approfondire le sue convinzioni personali. 6 Chi si preoccupa del giorno, se ne preoccupa per il Signore; chi mangia, mangia per il Signore, dal momento che rende grazie a Dio; anche chi non mangia, se ne astiene per il Signore e rende grazie a Dio. 7 Nessuno di noi, infatti, vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, 8 perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo dunque del Signore. 9 Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi. 10 Ma tu, perché giudichi il tuo fratello? E anche tu, perché disprezzi il tuo fratello? Tutti infatti ci presenteremo al tribunale di Dio, 11 poiché sta scritto:
Come è vero che io vivo, dice il Signore,
ogni ginocchio si piegherà davanti a me
e ogni lingua renderà gloria a Dio.
12 Quindi ciascuno di noi renderà conto a Dio di se stesso. 13 Cessiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; pensate invece a non esser causa di inciampo o di scandalo al fratello. 14 Io so, e ne sono persuaso nel Signore Gesù, che nulla è immondo in se stesso; ma se uno ritiene qualcosa come immondo, per lui è immondo. 15 Ora se per il tuo cibo il tuo fratello resta turbato, tu non ti comporti più secondo carità. Guardati perciò dal rovinare con il tuo cibo uno per il quale Cristo è morto! 16 Non divenga motivo di biasimo il bene di cui godete! 17 Il regno di Dio infatti non è questione di cibo o di bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo: 18 chi serve il Cristo in queste cose, è bene accetto a Dio e stimato dagli uomini. 19 Diamoci dunque alle opere della
pace e alla edificazione vicendevole. 20 Non distruggere l’opera di Dio per una questione di cibo! Tutto è mondo, d’accordo; ma è male per un uomo mangiare dando scandalo. 21 Perciò è bene non mangiare carne, né bere vino, né altra cosa per la quale il tuo fratello possa scandalizzarsi. 22 La fede che possiedi, conservala per te stesso davanti a Dio. Beato chi non si condanna per ciò che egli approva. 23 Ma chi è nel dubbio, mangiando si condanna, perché non agisce per fede; tutto quello, infatti, che non viene dalla fede è peccato”.
Paolo ci ricorda il primato assoluto della carità, anche rispetto alle acquisizioni teologiche, anche rispetto alla cosiddetta libertà.
Ma c’è un altro tipo di scandalo: è lo scandalo che ciascuno pone in se stesso, l’ostacolo personale che ciascuno di noi può incontrare nella sequela del Signore, che ognuno di noi conosce molto bene; ognuno di noi ha uno scandalo, una pietra che gli impedisce di correre dietro al Signore: ecco allora che bisogna fare violenza proprio agli stessi.
Il linguaggio di Marco è molto duro: bisogna fare scelte radicali, decise: bisogna cavarsi un occhio, bisogna cavarsi un braccio, se questi sono di scandalo per i fratelli. La scelta del discepolato è una scelta che a volte mozza delle parti pesanti di noi stessi, è scelta che brucia, è una scelta che impone sacrifici personali: questa è la nostra chiamata. Ogni scelta per il Signore è spesso una scelta dolorosa: non c’è logica di “sequela Christi” che non sia anche logica di “sequela crucis”, che non sia la logica di prendere la croce e seguire il Signore. E prendere la croce fa sempre male: è pesante, si cade, si è sfiniti, ci si muore sopra. Il credente è colui che deve fare delle scelte radicali per togliere in lui ciò che gli è di ostacolo per essere alla sequela del Signore.
Si parla della Gheenna (9, 45): la Gheenna è la “Valle di Innon”, in ebraico “Gheinnon”, a sud di Gerusalemme, tra il Monte degli ulivi e la spianata del Tempio. Era il luogo dove, al tempo del re Acaz, venivano sacrificati i fanciulli al dio Molok. Come si legge nel secondo libro dei Re (2 Re 23,10), il pio re Giosia fece di questa valle, che era luogo sacro per la divinità pagana, l’immondezzaio del tempio, la discarica pubblica. Come in tutte le discariche il fuoco ardeva continuamente per bruciare le grandi quantità di pattume che veniva buttato. Ora sempre nel secondo libro dei Re (23, 10) e in Geremia (7-9) si dice che in questa valle i nemici del popolo di Dio saranno distrutti e divorati dal fuoco. In Marco la punizione viene completata con il richiamo al testo di Isaia 66, dove la pena dei nemici consiste nel disfacimento dei cadaveri insepolti.
Is 66,23-24:
“23 In ogni mese al novilunio,
e al sabato di ogni settimana,
verrà ognuno a prostrarsi
davanti a me, dice il Signore.
24 Uscendo, vedranno i cadaveri degli uomini
che si sono ribellati contro di me;
poiché il loro verme non morirà,
il loro fuoco non si spegnerà
e saranno un abominio per tutti”.
Ecco quindi l’inferno: sarete spazzatura, se non seguirete il Signore, se perderete l’immenso valore che è la sequela di colui che solo è “la via, la verità, la vita” (Gv 14, 6).
Buona Misericordia a tutti!
Chi volesse leggere un’esegesi più completa del testo, o qualche approfondimento, me li chieda a migliettacarlo@gmail.com.
Vangelo di domenica 29 settembre: Marco 9, 38-43.45.47-48
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– di:
Cari Consorelle e Confratelli delle Misericordie, sono Carlo Miglietta, medico, biblista, laico, marito, papà e nonno (www.buonabibbiaatutti.it). Anche oggi condivido con voi un breve pensiero di meditazione sul Vangelo, con particolare riferimento al tema della misericordia.
Chi non è contro di noi, è con noi
(vedi Lc 9, 49-50)
1 discepoli di Cristo sono preziosi
(vedi Mt 10, 42)
Contro ogni occasione di male
(vedi Mt 5, 29-30; 18, 6-9; Lc 17, 1-2)
C’è qui una serie di detti di Gesù legati tra di loro da “parole aggancio”, parole chiave: nei versetti 37, 38, 39, 40, 41, c’è la frase: “nel mio nome”. Ai versetti 42 e 43 c’è il tema dello scandalo. Dal versetto 43 al versetto 48 c’è il tema del fuoco. Ci troviamo di fronte a una serie di “loghia Christi”, “detti del Signore”, insegnamenti del Signore, che venivano raggruppati attraverso parole chiave per favorirne la memorizzazione.
L’evangelista li mette qui per un preciso scopo teologico. Gesù sta dando alcuni insegnamenti e qui insegna sulla via sulla vita comunitaria.
Il tema dello scandalo è un tema molto importante, che ricorre molto spesso, nella Scrittura.
Scandalo significa ostacolo. Le parole di Gesù sono un monito per impedire di essere scandalo alla fede degli altri, di essere di ostacolo. Ci dice Paolo in Rm 14, 13: “Non turbate la fede dei fratelli. Non fate nulla che possa essere occasione di caduta o di scandalo per un vostro fratello”. In 1 Cor 8, 9: “Badate però a questa vostra libertà: non diventi un’occasione di turbamento per chi è debole nella fede”.
Gesù ci dice che è meglio essere inghiottiti nel mare con al collo una macina usata per macinare il grano (una grossa pietra fatta come un tronco di cilindro) piuttosto che dare scandalo ai fratelli. L’attenzione dei credenti è di evitare di essere inciampo per gli altri: ciascuno, nonostante si senta sicuro di certe verità, deve sempre far prevalere la carità rispetto alle sue sicurezze intellettuali. Quante volte Paolo dirà che alcune cose sono permesse, alcuni cibi sono leciti, alcune usanze che i pagani propongono sono giuste, ma se ciò è di inciampo ai fratelli che arrivano dall’ebraismo, egli preferisce soggiacere a tutte le loro richieste.
Rm 14,1-22: “Accogliete tra voi chi è debole nella fede, senza discuterne le esitazioni. 2 Uno crede di poter mangiare di tutto, l’altro invece, che è debole, mangia solo legumi. 3 Colui che mangia non disprezzi chi non mangia; chi non mangia, non giudichi male chi mangia, perché Dio lo ha accolto. 4 Chi sei tu per giudicare un servo che non è tuo? Stia in piedi o cada, ciò riguarda il suo padrone; ma starà in piedi, perché il Signore ha il potere di farcelo stare. 5 C’è chi distingue giorno da giorno, chi invece li giudica tutti uguali; ciascuno però cerchi di approfondire le sue convinzioni personali. 6 Chi si preoccupa del giorno, se ne preoccupa per il Signore; chi mangia, mangia per il Signore, dal momento che rende grazie a Dio; anche chi non mangia, se ne astiene per il Signore e rende grazie a Dio. 7 Nessuno di noi, infatti, vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, 8 perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo dunque del Signore. 9 Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi. 10 Ma tu, perché giudichi il tuo fratello? E anche tu, perché disprezzi il tuo fratello? Tutti infatti ci presenteremo al tribunale di Dio, 11 poiché sta scritto:
Come è vero che io vivo, dice il Signore,
ogni ginocchio si piegherà davanti a me
e ogni lingua renderà gloria a Dio.
12 Quindi ciascuno di noi renderà conto a Dio di se stesso. 13 Cessiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; pensate invece a non esser causa di inciampo o di scandalo al fratello. 14 Io so, e ne sono persuaso nel Signore Gesù, che nulla è immondo in se stesso; ma se uno ritiene qualcosa come immondo, per lui è immondo. 15 Ora se per il tuo cibo il tuo fratello resta turbato, tu non ti comporti più secondo carità. Guardati perciò dal rovinare con il tuo cibo uno per il quale Cristo è morto! 16 Non divenga motivo di biasimo il bene di cui godete! 17 Il regno di Dio infatti non è questione di cibo o di bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo: 18 chi serve il Cristo in queste cose, è bene accetto a Dio e stimato dagli uomini. 19 Diamoci dunque alle opere della
pace e alla edificazione vicendevole. 20 Non distruggere l’opera di Dio per una questione di cibo! Tutto è mondo, d’accordo; ma è male per un uomo mangiare dando scandalo. 21 Perciò è bene non mangiare carne, né bere vino, né altra cosa per la quale il tuo fratello possa scandalizzarsi. 22 La fede che possiedi, conservala per te stesso davanti a Dio. Beato chi non si condanna per ciò che egli approva. 23 Ma chi è nel dubbio, mangiando si condanna, perché non agisce per fede; tutto quello, infatti, che non viene dalla fede è peccato”.
Paolo ci ricorda il primato assoluto della carità, anche rispetto alle acquisizioni teologiche, anche rispetto alla cosiddetta libertà.
Ma c’è un altro tipo di scandalo: è lo scandalo che ciascuno pone in se stesso, l’ostacolo personale che ciascuno di noi può incontrare nella sequela del Signore, che ognuno di noi conosce molto bene; ognuno di noi ha uno scandalo, una pietra che gli impedisce di correre dietro al Signore: ecco allora che bisogna fare violenza proprio agli stessi.
Il linguaggio di Marco è molto duro: bisogna fare scelte radicali, decise: bisogna cavarsi un occhio, bisogna cavarsi un braccio, se questi sono di scandalo per i fratelli. La scelta del discepolato è una scelta che a volte mozza delle parti pesanti di noi stessi, è scelta che brucia, è una scelta che impone sacrifici personali: questa è la nostra chiamata. Ogni scelta per il Signore è spesso una scelta dolorosa: non c’è logica di “sequela Christi” che non sia anche logica di “sequela crucis”, che non sia la logica di prendere la croce e seguire il Signore. E prendere la croce fa sempre male: è pesante, si cade, si è sfiniti, ci si muore sopra. Il credente è colui che deve fare delle scelte radicali per togliere in lui ciò che gli è di ostacolo per essere alla sequela del Signore.
Si parla della Gheenna (9, 45): la Gheenna è la “Valle di Innon”, in ebraico “Gheinnon”, a sud di Gerusalemme, tra il Monte degli ulivi e la spianata del Tempio. Era il luogo dove, al tempo del re Acaz, venivano sacrificati i fanciulli al dio Molok. Come si legge nel secondo libro dei Re (2 Re 23,10), il pio re Giosia fece di questa valle, che era luogo sacro per la divinità pagana, l’immondezzaio del tempio, la discarica pubblica. Come in tutte le discariche il fuoco ardeva continuamente per bruciare le grandi quantità di pattume che veniva buttato. Ora sempre nel secondo libro dei Re (23, 10) e in Geremia (7-9) si dice che in questa valle i nemici del popolo di Dio saranno distrutti e divorati dal fuoco. In Marco la punizione viene completata con il richiamo al testo di Isaia 66, dove la pena dei nemici consiste nel disfacimento dei cadaveri insepolti.
Is 66,23-24:
“23 In ogni mese al novilunio,
e al sabato di ogni settimana,
verrà ognuno a prostrarsi
davanti a me, dice il Signore.
24 Uscendo, vedranno i cadaveri degli uomini
che si sono ribellati contro di me;
poiché il loro verme non morirà,
il loro fuoco non si spegnerà
e saranno un abominio per tutti”.
Ecco quindi l’inferno: sarete spazzatura, se non seguirete il Signore, se perderete l’immenso valore che è la sequela di colui che solo è “la via, la verità, la vita” (Gv 14, 6).
Buona Misericordia a tutti!
Chi volesse leggere un’esegesi più completa del testo, o qualche approfondimento, me li chieda a migliettacarlo@gmail.com.
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Vangelo di domenica 11 maggio: IV Domenica di Pasqua anno C: Giovanni 10, 27-30
Vangelo di domenica 04 maggio: III Domenica di Pasqua anno C: Giovanni 21,1-19
Vangelo di domenica 27 aprile II Domenica di Pasqua anno C: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di domenica 20 aprile Pasqua di Resurrezione: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di domenica 13 aprile Domenica delle Palme: Passione del Signore – Luca 22,14-23,56
Vangelo di domenica 06 aprile V Domenica di Quaresima anno C – Giovanni 8, 1-11
Vangelo di domenica 30 marzo IV Domenica di Quaresima anno C – Luca 15, 1 – 3. 11-32
Vangelo di domenica 23 marzo III Domenica di Quaresima anno C – Luca 13, 1-9
Vangelo di domenica 16 marzo: II Domenica di Quaresima anno C – Luca 9, 28-36
Vangelo di domenica 09 marzo: I Domenica di Quaresima anno C – Luca 4,1-13
Vangelo di domenica 02 marzo: VII Domenica C: Luca 6, 39-45
Vangelo di domenica 23 febbraio: VI Domenica C: Luca 6, 27-38
Vangelo di domenica 16 febbraio: VI Domenica C: Luca 6, 17. 20-26
Vangelo di domenica 09 febbraio: V Domenica C: Luca 5, 1-11
Vangelo di domenica 02 febbraio: Presentazione del Signore C: Luca 2, 22-40
Vangelo di domenica 26 gennaio III Domenica C: Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di domenica 19 gennaio: Giovanni 2,1-11
Vangelo di domenica 12 gennaio: Luca 3,15-22
Vangelo di lunedì 06 gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di domenica 05 gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di mercoledì 1 gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di domenica 29 dicembre: Luca 2, 41-52
Vangelo di mercoledì 25 dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di domenica 22 dicembre: Luca 1, 39-45
Vangelo di domenica 15 dicembre: Luca 3, 10-18
Vangelo di domenica 08 dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di domenica 01 dicembre: Luca 21, 25-28.34-36
Vangelo di domenica 24 novembre: Giovanni 18, 33b-37
Vangelo di domenica 17 novembre: Marco 13,24-32
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Vangelo di domenica 20 ottobre: Marco 10, 35-45
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Vangelo di domenica 22 settembre: Marco 9, 30-37
Vangelo di domenica 15 settembre: Marco 8, 27-35
Vangelo di domenica 08 settembre: Marco 7, 31-35
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Vangelo di Domenica 28 luglio: Giovanni 6, 1-15
Vangelo di Domenica 21 luglio: Marco 6, 30-34
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Vangelo di Domenica 07 luglio: Marco 6, 1-6
Vangelo di Domenica 30 giugno: Marco 5, 21-43
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Vangelo di Domenica 19 Giugno: Luca 9, 10-17
Vangelo di Domenica 12 Giugno: Giovanni 16, 12-15
Vangelo di Domenica 5 Giugno: Giovanni 14, 15-16. 23-26
Vangelo di Domenica 29 Maggio: Luca 24, 46-53
Vangelo di Domenica 22 Maggio : Giovanni 14, 23-29
Vangelo di Domenica 15 Maggio: Giovanni 13, 31-35
Vangelo di Domenica 8 Maggio: Giovanni 10, 27-30
Vangelo di Domenica 1 Maggio: Giovanni 21, 1-23
Vangelo di Domenica 24 Aprile: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di Domenica 17 Aprile: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di Domenica 10 Aprile: Luca 22, 14-23, 56
Vangelo di Domenica 3 Aprile: Giovanni 8, 1-11
Vangelo di Domenica 27 Marzo: Luca 15 ,1-3.11-32
Vangelo di Domenica 20 Marzo: Luca 13, 1-9
Vangelo di Domenica 13 Marzo: Luca 9, 28-36
Vangelo di Domenica 6 Marzo: Luca 4, 1-13
Vangelo di Domenica 27 Febbraio: Luca 6, 39-45
Vangelo di Domenica 20 Febbraio: Luca 6, 27-38
Vangelo di Domenica 13 Febbraio: Luca 6, 17. 20-26
Vangelo di Domenica 6 Febbraio: Luca 5, 1-11
Vangelo di Domenica 30 Gennaio Luca 4, 21-30
Vangelo di Domenica 23 Gennaio Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di Domenica 16 Gennaio: Giovanni 2, 1-11
Vangelo di Domenica 9 Gennaio Luca 3, 15-16.21-22
Vangelo di Giovedì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 2 Gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di Sabato 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 26 Dicembre: Luca 2, 41-52
Vangelo di Sabato 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 19 Dicembre: Luca 1, 39-45
Vangelo di Domenica 12 Dicembre: Luca 3, 10-18
Vangelo di Mercoledì 8 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 5 Dicembre: Luca 3, 1-6
Vangelo di Domenica 28 Novembre: Luca 21, 25-28. 34-36
Vangelo di Domenica 21 Novembre: Giovanni 13, 33-37
Vangelo di Domenica 14 Novembre: Marco 13, 24-32
Vangelo di Domenica 7 Novembre: Marco 12, 38-44
Vangelo di Lunedì 1 Novembre: Luca 6, 17. 20-26/ Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 31 Ottobre: Marco 12, 28-34
Vangelo di Domenica 24 Ottobre: Marco 10, 46-52
Vangelo di Domenica 17 Ottobre: Marco 10, 35-45
Vangelo di Domenica 10 Ottobre: Marco 10, 17-31
Vangelo di Domenica 3 Ottobre: Marco 10, 2-16
Vangelo di Domenica 26 Settembre: Marco 9, 38-43.45.47-48
Vangelo di Domenica 19 Settembre: Marco 9, 30-37
Vangelo di Domenica 12 Settembre: Marco 8, 27-35
Vangelo di Domenica 5 Settembre: Marco 7, 31-37
Vangelo di Domenica 29 Agosto: Marco 7, 1-8.14-15.21-23
Vangelo di Domenica 22 Agosto: Giovanni 6, 60-70
Vangelo di Domenica 15 Agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di Domenica 8 Agosto: Giovanni 6, 41-51
Vangelo di Domenica 1 Agosto: Giovanni 6, 24-35
Vangelo di Domenica 25 Luglio: Giovanni 6, 1-15
Vangelo di Domenica 18 Luglio: Marco 6, 30-34
Vangelo di Domenica 11 Luglio: Marco 6, 7-13
Vangelo di Domenica 4 Luglio: Marco 6, 1-6
Vangelo di Martedì 29 Giugno: Matteo 16, 13-19
Vangelo di Domenica 27 Giugno: Marco 5, 21-43
Vangelo di Domenica 20 Giugno: Marco 4, 35-41
Vangelo di Domenica 13 Giugno: Marco 4, 26-34
Vangelo di Domenica 6 Giugno: Marco 14, 12-16.22-26
Vangelo di Martedì 30 Maggio: Matteo 28, 16-20
Vangelo di Domenica 23 Maggio: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 16 Maggio: Marco 16, 15-20
Vangelo di Domenica 9 Maggio: Giovanni 15, 9-17
Vangelo di Domenica 2 Maggio: Giovanni 15, 1-8
Vangelo di Domenica 25 Aprile: Giovanni 10, 11-18
Vangelo di Domenica 18 Aprile: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 11 Aprile: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di Venerdì 2 Aprile: Giovanni 18-19
Vangelo di Giovedì 1 Aprile: Giovanni 13, 1-15
Vangelo di Domenica 28 Marzo: Marco 14-15
Vangelo di Domenica 21 Marzo: Giovanni 12, 20-33
Vangelo di Domenica 14 Marzo: Giovanni 3, 14-21
Vangelo di Domenica 7 Marzo: Giovanni 2, 13-25
Vangelo di Domenica 28 Febbraio: Marco 9, 2-10
Vangelo di Domenica 21 Febbraio: Marco 1, 12-15
Vangelo di Domenica 14 Febbraio: Marco 1, 40-45
Vangelo di Domenica 7 Febbraio: Marco 1, 29-39
Vangelo di Domenica 31 Gennaio: Marco 1, 21-28
Vangelo di Domenica 24 Gennaio: Marco 1, 14-20
Vangelo di Domenica 10 Gennaio: Marco 1, 9-11
Vangelo di Giovedì 7 Gennaio: Giovanni 1, 35-42
Vangelo di Mercoledì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 3 Gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di Venerdì 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 27 Dicembre: Luca 2, 25-38
Vangelo di Venerdì 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 20 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 13 Dicembre: Giovanni 1, 6-8.19-28
Vangelo di Domenica 6 Dicembre: Marco 1, 1-8
Vangelo di Domenica 29 Novembre: Marco 13, 33-37
Vangelo di Domenica 22 Novembre: Matteo 25, 31-46
Vangelo di Domenica 15 novembre: Matteo 25, 14-30
Vangelo di Domenica 8 Novembre: Matteo 25, 1-13
Vangelo di Domenica 1 Novembre: Luca 6, 17. 20-26/ Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 25 Ottobre: Matteo 22, 34-40
Vangelo di Domenica 18 Ottobre: Matteo 22, 15-21
Vangelo di Domenica 10 Ottobre: Matteo 22, 1-14
Vangelo di Domenica 4 Ottobre: Matteo 21, 33-43
Vangelo di Domenica 27 Settembre: Matteo 21, 28-32
Vangelo di Domenica 20 Settembre: Matteo 20, 1-16
Vangelo di Domenica 13 Settembre: Matteo 18, 21-35
Vangelo di Domenica 6 Settembre: Matteo 18, 15-20
Vangelo di Domenica 6 Settembre