GIOVANNI 21,1-19
1 Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: 2si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. 3Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
4Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. 5Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». 6Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. 7Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. 8Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
9Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. 10Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». 11Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. 12Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. 13Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. 14Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
15Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». 17Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. 18In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». 19Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
Un brano importante in senso ecclesiologico è il famoso dialogo tra il Risorto e Pietro, al capitolo 21 del Vangelo, che delinea alcuni aspetti del primato petrino.
In questo brano innanzitutto si specifica il mandato di Pietro, che è quello di pascere il gregge, vicariando l’ufficio di Dio e di Gesù, Pastore ideale1: Pietro dovrà provvedere il cibo (“bòskein”2), sostentare il gregge, e poi governarlo (“pomànein”3); si parla prima di “arnìa”, gli agnelli, poi di “pròbata”: è la totalità del gregge: Pietro dovrà preoccuparsi di tutti, senza escludere nessuno.
Si precisano però anche i limiti del suo mandato: le pecore restano solo di Gesù, unico Pastore4: per tre volte si ribadisce “le mie pecore” (Gv 21,15-17). Il testo è anche interessante riguardo la durata del mandato: se Giovanni affronta la questione tanti anni dopo la morte di Pietro, forse è perché ritiene che Gesù abbia voluto anche dei successori a Pietro.
Il brano definisce anche i requisiti del mandato petrino: non viene richiesto un passato integerrimo. Purtroppo Pietro non era stato e non sarà sempre la roccia che doveva essere, dimostrando più volte la sua fragilità e la sua debolezza. Ma gli viene chiesto amore per il Signore, anzi all’inizio un primato nell’amore: “Mi ami più di costoro?”, anche se poi Gesù si accontenterà, nelle altre due domande, di un semplice “Mi ami tu?”. Così Gesù, nella sua domanda: “Mi ami tu?” per due volte usa il verbo “agapan”, quello dell’amore totale, proprio di Dio5, e Pietro nella risposta usa “philein”, quello della semplice amicizia6; la terza volta sia Gesù nella domanda che Pietro nella risposta usano “philein”7: forse Gesù ormai si accontenta dell’amicizia…
Viene chiarito che solo Dio è il mandante della vocazione petrina: il pastore è nominato solo per scelta gratuita di Dio, e non per meriti speciali8.
E a Pietro viene subito ricordato che dovrà dare la vita per il suo Signore: “Quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi” (Gv 21,18): “tenderai le mani” è possibile allusione alla croce. “Nel quarto Vangelo dunque Pietro è come l’ombra – certo non oscura ma luminosa – di Gesù: è pastore che prende in consegna il gregge di lui che è il buon pastore, ed è discepolo che come lui muore con una morte che glorifica Dio” (G. Biguzzi9).
Al capitolo 21 il discepolo che Gesù amava viene ricordato come “quello che nella cena si era chinato sul petto di Gesù (epì tò stèthos autoù)” (Gv 21,2010): “Hanno ben capito il valore simbolico del gesto di Giovanni all’ultima cena i Padri greci che diedero all’evangelista il titolo onorifico di <<epistèthios>> (ndr: <<colui che posa il capo sul petto>>). A partire da Gv 13,25 si è sviluppata infatti tutta una tradizione mistica secondo la quale Giovanni ha attinto la dottrina del suo Vangelo a quella sorgente di grazia che era il petto (<<stéthos>>) del Maestro” (I. De La Potterie11).
Nel Vangelo di Giovanni, Pietro è figura dell’istituzione, Giovanni della profezia. Al termine di questo brano “Pietro, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava… e disse a Gesù: <<Signore, e lui?>>” (Gv 21,20-21). Ma all’autorità che vuole avere la profezia sotto controllo, Gesù ricorda: “Se voglio che rimanga…, che importa a te?” (Gv 21,22), e ordina di pensare piuttosto alla propria sequela: “Tu seguimi!” (21,22). L’istituzione non dovrà preoccuparsi di tenere a freno la profezia, ma solo di essere fedele nel seguire il Signore.
La dimensione istituzionale e quella profetica però non sono in contrasto, ma si completano a vicenda. Insieme a Giacomo, Pietro e Giovanni sono gli apostoli preferiti da Gesù, che li vuole con sé nei momenti più importanti della sua missione12. Istituzione e profezia dovranno collaborare vicendevolmente “finché il Signore venga” (Gv 21,22).
“Nel quarto Vangelo due discepoli sono evocato in coppia fissa a partire da 13,23-24 fino all’ultima pagina: si tratta di Pietro e del <<discepolo che Gesù amava>>. Compaiono insieme per la prima volta all’ultima cena dove Pietro interroga Gesù circa il traditore attraverso il discepolo amato13, e poi una seconda volta nella notte dell’interrogatorio di Gesù presso il sommo sacerdote14… In quella critica notte i due però si separano perché Pietro rinnega Gesù…, mentre l’altro seguirà il Signore fino alla croce15. I due sono insieme una terza volta nella corsa verso il sepolcro trovato aperto e vuoto da Maria di Magdala16, e una quarta volta nella pesca miracolosa al lago dopo la resurrezione17… Il sublime quarto Vangelo si arresterà lasciando nell’animo del lettore il dittico dei due discepoli, del loro diverso discepolato e della loro complementare funzione ecclesiale” (G. Biguzzi18). Giustamente Agostino scrive: “Nemo istos insignos apostolos separet!”: “Nessuno separi questi illustri apostoli!”19.
Il capitolo 21 del Vangelo di Giovanni è probabilmente un’aggiunta posteriore: la prima stesura si fermava alla conclusione di Gv 20,30-31. Ma il capitolo 21 esprime l’esistenza di un profondo dialogo tra le Chiese petrine e quelle giovannee: “Negli anni del trapasso tra il I e il II secolo le diverse tradizioni cristiane stavano dunque convergendo le une verso le altre e fondendosi nell’unica Chiesa che fu chiamata poi la <<grande Chiesa>>“ (G. Biguzzi20).
1 Gv 10,1-21
2 Gv 21,15.17
3 Gv 21,16
4 Gv 10,1-18; 1 Pt 2,25; 5,2-4
5 1 Gv 4,8
6 Gv 21,15-16
7 Gv 21,17
8 Mt 16,16-19; Lc 22,31-32
9 Biguzzi G., in Parole di vita, Edizioni Messaggero, Padova, anno XLIL, n. 6, novembre-dicembre 2004, pg. 34
10 cfr Gv 13,25
11 De La Potterie I., in Rinaldi G., De Benedetti P., Introduzione al Nuovo Testamento, Paideia, Brescia, 1971, pg. 867
12 Mc 5,2.37; 14,33
13 Gv 13,23-27
14 Gv 18,15ss
15 Gv 19,26-27
16 Gv 20,2-10
17 Gv 21,7-8
18 Biguzzi G., in Parole di vita, Edizioni Messaggero, Padova, anno XLIL, n. 6, novembre-dicembre 2004, pgg. 32-33
19 Agostino, Omelie sul Vangelo di Giovanni, 124,7
20 Biguzzi G., in Parole di vita, Edizioni Messaggero, Padova, anno XLIL, n. 6, novembre-dicembre 2004, pg. 37
Buona Misericordia a tutti!
Chi volesse leggere un’esegesi più completa del testo, o qualche approfondimento, me li chieda a migliettacarlo@gmail.com.
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Vangelo di domenica 04 maggio: III Domenica di Pasqua anno C: Giovanni 21,1-19
il:
– di:
GIOVANNI 21,1-19
1 Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: 2si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. 3Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
4Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. 5Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». 6Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. 7Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. 8Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
9Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. 10Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». 11Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. 12Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. 13Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. 14Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
15Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». 17Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. 18In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». 19Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
Un brano importante in senso ecclesiologico è il famoso dialogo tra il Risorto e Pietro, al capitolo 21 del Vangelo, che delinea alcuni aspetti del primato petrino.
In questo brano innanzitutto si specifica il mandato di Pietro, che è quello di pascere il gregge, vicariando l’ufficio di Dio e di Gesù, Pastore ideale1: Pietro dovrà provvedere il cibo (“bòskein”2), sostentare il gregge, e poi governarlo (“pomànein”3); si parla prima di “arnìa”, gli agnelli, poi di “pròbata”: è la totalità del gregge: Pietro dovrà preoccuparsi di tutti, senza escludere nessuno.
Si precisano però anche i limiti del suo mandato: le pecore restano solo di Gesù, unico Pastore4: per tre volte si ribadisce “le mie pecore” (Gv 21,15-17). Il testo è anche interessante riguardo la durata del mandato: se Giovanni affronta la questione tanti anni dopo la morte di Pietro, forse è perché ritiene che Gesù abbia voluto anche dei successori a Pietro.
Il brano definisce anche i requisiti del mandato petrino: non viene richiesto un passato integerrimo. Purtroppo Pietro non era stato e non sarà sempre la roccia che doveva essere, dimostrando più volte la sua fragilità e la sua debolezza. Ma gli viene chiesto amore per il Signore, anzi all’inizio un primato nell’amore: “Mi ami più di costoro?”, anche se poi Gesù si accontenterà, nelle altre due domande, di un semplice “Mi ami tu?”. Così Gesù, nella sua domanda: “Mi ami tu?” per due volte usa il verbo “agapan”, quello dell’amore totale, proprio di Dio5, e Pietro nella risposta usa “philein”, quello della semplice amicizia6; la terza volta sia Gesù nella domanda che Pietro nella risposta usano “philein”7: forse Gesù ormai si accontenta dell’amicizia…
Viene chiarito che solo Dio è il mandante della vocazione petrina: il pastore è nominato solo per scelta gratuita di Dio, e non per meriti speciali8.
E a Pietro viene subito ricordato che dovrà dare la vita per il suo Signore: “Quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi” (Gv 21,18): “tenderai le mani” è possibile allusione alla croce. “Nel quarto Vangelo dunque Pietro è come l’ombra – certo non oscura ma luminosa – di Gesù: è pastore che prende in consegna il gregge di lui che è il buon pastore, ed è discepolo che come lui muore con una morte che glorifica Dio” (G. Biguzzi9).
Al capitolo 21 il discepolo che Gesù amava viene ricordato come “quello che nella cena si era chinato sul petto di Gesù (epì tò stèthos autoù)” (Gv 21,2010): “Hanno ben capito il valore simbolico del gesto di Giovanni all’ultima cena i Padri greci che diedero all’evangelista il titolo onorifico di <<epistèthios>> (ndr: <<colui che posa il capo sul petto>>). A partire da Gv 13,25 si è sviluppata infatti tutta una tradizione mistica secondo la quale Giovanni ha attinto la dottrina del suo Vangelo a quella sorgente di grazia che era il petto (<<stéthos>>) del Maestro” (I. De La Potterie11).
Nel Vangelo di Giovanni, Pietro è figura dell’istituzione, Giovanni della profezia. Al termine di questo brano “Pietro, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava… e disse a Gesù: <<Signore, e lui?>>” (Gv 21,20-21). Ma all’autorità che vuole avere la profezia sotto controllo, Gesù ricorda: “Se voglio che rimanga…, che importa a te?” (Gv 21,22), e ordina di pensare piuttosto alla propria sequela: “Tu seguimi!” (21,22). L’istituzione non dovrà preoccuparsi di tenere a freno la profezia, ma solo di essere fedele nel seguire il Signore.
La dimensione istituzionale e quella profetica però non sono in contrasto, ma si completano a vicenda. Insieme a Giacomo, Pietro e Giovanni sono gli apostoli preferiti da Gesù, che li vuole con sé nei momenti più importanti della sua missione12. Istituzione e profezia dovranno collaborare vicendevolmente “finché il Signore venga” (Gv 21,22).
“Nel quarto Vangelo due discepoli sono evocato in coppia fissa a partire da 13,23-24 fino all’ultima pagina: si tratta di Pietro e del <<discepolo che Gesù amava>>. Compaiono insieme per la prima volta all’ultima cena dove Pietro interroga Gesù circa il traditore attraverso il discepolo amato13, e poi una seconda volta nella notte dell’interrogatorio di Gesù presso il sommo sacerdote14… In quella critica notte i due però si separano perché Pietro rinnega Gesù…, mentre l’altro seguirà il Signore fino alla croce15. I due sono insieme una terza volta nella corsa verso il sepolcro trovato aperto e vuoto da Maria di Magdala16, e una quarta volta nella pesca miracolosa al lago dopo la resurrezione17… Il sublime quarto Vangelo si arresterà lasciando nell’animo del lettore il dittico dei due discepoli, del loro diverso discepolato e della loro complementare funzione ecclesiale” (G. Biguzzi18). Giustamente Agostino scrive: “Nemo istos insignos apostolos separet!”: “Nessuno separi questi illustri apostoli!”19.
Il capitolo 21 del Vangelo di Giovanni è probabilmente un’aggiunta posteriore: la prima stesura si fermava alla conclusione di Gv 20,30-31. Ma il capitolo 21 esprime l’esistenza di un profondo dialogo tra le Chiese petrine e quelle giovannee: “Negli anni del trapasso tra il I e il II secolo le diverse tradizioni cristiane stavano dunque convergendo le une verso le altre e fondendosi nell’unica Chiesa che fu chiamata poi la <<grande Chiesa>>“ (G. Biguzzi20).
1 Gv 10,1-21
2 Gv 21,15.17
3 Gv 21,16
4 Gv 10,1-18; 1 Pt 2,25; 5,2-4
5 1 Gv 4,8
6 Gv 21,15-16
7 Gv 21,17
8 Mt 16,16-19; Lc 22,31-32
9 Biguzzi G., in Parole di vita, Edizioni Messaggero, Padova, anno XLIL, n. 6, novembre-dicembre 2004, pg. 34
10 cfr Gv 13,25
11 De La Potterie I., in Rinaldi G., De Benedetti P., Introduzione al Nuovo Testamento, Paideia, Brescia, 1971, pg. 867
12 Mc 5,2.37; 14,33
13 Gv 13,23-27
14 Gv 18,15ss
15 Gv 19,26-27
16 Gv 20,2-10
17 Gv 21,7-8
18 Biguzzi G., in Parole di vita, Edizioni Messaggero, Padova, anno XLIL, n. 6, novembre-dicembre 2004, pgg. 32-33
19 Agostino, Omelie sul Vangelo di Giovanni, 124,7
20 Biguzzi G., in Parole di vita, Edizioni Messaggero, Padova, anno XLIL, n. 6, novembre-dicembre 2004, pg. 37
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Chi volesse leggere un’esegesi più completa del testo, o qualche approfondimento, me li chieda a migliettacarlo@gmail.com.
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Vangelo di domenica 11 maggio: IV Domenica di Pasqua anno C: Giovanni 10, 27-30
Vangelo di domenica 27 aprile II Domenica di Pasqua anno C: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di domenica 20 aprile Pasqua di Resurrezione: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di domenica 13 aprile Domenica delle Palme: Passione del Signore – Luca 22,14-23,56
Vangelo di domenica 06 aprile V Domenica di Quaresima anno C – Giovanni 8, 1-11
Vangelo di domenica 30 marzo IV Domenica di Quaresima anno C – Luca 15, 1 – 3. 11-32
Vangelo di domenica 23 marzo III Domenica di Quaresima anno C – Luca 13, 1-9
Vangelo di domenica 16 marzo: II Domenica di Quaresima anno C – Luca 9, 28-36
Vangelo di domenica 09 marzo: I Domenica di Quaresima anno C – Luca 4,1-13
Vangelo di domenica 02 marzo: VII Domenica C: Luca 6, 39-45
Vangelo di domenica 23 febbraio: VI Domenica C: Luca 6, 27-38
Vangelo di domenica 16 febbraio: VI Domenica C: Luca 6, 17. 20-26
Vangelo di domenica 09 febbraio: V Domenica C: Luca 5, 1-11
Vangelo di domenica 02 febbraio: Presentazione del Signore C: Luca 2, 22-40
Vangelo di domenica 26 gennaio III Domenica C: Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di domenica 19 gennaio: Giovanni 2,1-11
Vangelo di domenica 12 gennaio: Luca 3,15-22
Vangelo di lunedì 06 gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di domenica 05 gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di mercoledì 1 gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di domenica 29 dicembre: Luca 2, 41-52
Vangelo di mercoledì 25 dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di domenica 22 dicembre: Luca 1, 39-45
Vangelo di domenica 15 dicembre: Luca 3, 10-18
Vangelo di domenica 08 dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di domenica 01 dicembre: Luca 21, 25-28.34-36
Vangelo di domenica 24 novembre: Giovanni 18, 33b-37
Vangelo di domenica 17 novembre: Marco 13,24-32
Vangelo di domenica 10 novembre: Marco 12, 38-44
Vangelo di venerdì 1 novembre: Matteo 5,1-12
Vangelo di domenica 03 novembre: Marco 12, 28b-34
Vangelo di domenica 27 ottobre: Marco 10, 46-52
Vangelo di domenica 20 ottobre: Marco 10, 35-45
Vangelo di domenica 13 ottobre: Marco 10, 17-30
Vangelo di domenica 06 ottobre: Marco 10, 2-16
Vangelo di domenica 29 settembre: Marco 9, 38-43.45.47-48
Vangelo di domenica 22 settembre: Marco 9, 30-37
Vangelo di domenica 15 settembre: Marco 8, 27-35
Vangelo di domenica 08 settembre: Marco 7, 31-35
Vangelo di domenica 01 settembre: Marco 7, 1-8. 14-15. 21-23
Vangelo di domenica 25 agosto: Giovanni 6, 60-69
Vangelo di Giovedì 15 agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di domenica 18 agosto: Giovanni 6, 51-58
Vangelo di Domenica 11 agosto: Giovanni 6, 41-51
Vangelo di Domenica 4 agosto: Giovanni 6, 24-35
Vangelo di Domenica 28 luglio: Giovanni 6, 1-15
Vangelo di Domenica 21 luglio: Marco 6, 30-34
Vangelo di Domenica 14 luglio: Marco 6, 7-13
Vangelo di Domenica 07 luglio: Marco 6, 1-6
Vangelo di Domenica 30 giugno: Marco 5, 21-43
Vangelo di Domenica 23 giugno: Marco 4, 35-41
Vangelo di Domenica 16 giugno: Marco 4, 26-34
Vangelo di Domenica 09 giugno: Marco 3, 20-35
Vangelo di Domenica 02 giugno: Marco 14, 12-26; 16, 22-26
Vangelo di Domenica 26 maggio: Matteo 28, 16-20
Vangelo di Domenica 19 maggio: Giovanni 15, 26-27; 16, 12-15
Vangelo di Domenica 12 maggio: Marco 16, 15-20
Vangelo di Domenica 05 maggio: Giovanni 15, 9-17
Vangelo di Domenica 28 aprile: Giovanni 15, 1-8
Vangelo di Domenica 21 aprile: Giovanni 10, 11-18
Vangelo di Domenica 14 aprile: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 07 aprile: Giovanni 20, 19-31
Pasqua di Resurrezione: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di Domenica 24 marzo: Marco 14, 1-15, 47
Vangelo di Domenica 17 marzo: Giovanni 12, 20-33
Vangelo di Domenica 10 marzo: Giovanni 3, 14-21
Vangelo di Domenica 03 marzo: Giovanni 2, 13-25
Vangelo di Domenica 25 febbraio: Marco 9, 2-10
Vangelo di Domenica 18 febbraio: Marco 1, 12-15
Vangelo di Domenica 11 febbraio: Marco 1, 40-45
Vangelo di Domenica 04 febbraio: Marco 1, 29-39
Vangelo di Domenica 28 gennaio: Marco 1, 21-28
Vangelo di Domenica 21 gennaio: Marco 1, 14-20
Vangelo di Domenica 14 gennaio: Giovanni 1, 35-42
Vangelo di Domenica 07 gennaio: Marco 1, 9-11
Vangelo di Sabato 06 gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Lunedì 01 gennaio: Luca 2, 16-21
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Vangelo di Lunedì 25 dicembre: Luca 2, 1-14
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Vangelo di Domenica 17 dicembre: Giovanni 1, 6-8. 19-28
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Vangelo di Domenica 03 dicembre: Marco 13, 33-37
Vangelo di Domenica 26 novembre: Matteo 25, 31-46
Vangelo di Domenica 19 novembre: Matteo 25, 14-30
Vangelo di Domenica 12 novembre: Matteo 25, 1-13
Vangelo di Domenica 5 novembre: Matteo 23, 1-12
Vangelo di Mercoledì 1 novembre: Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 29 ottobre: Matteo 22, 34-40
Vangelo di Domenica 22 ottobre: Matteo 22, 15-21
Vangelo di Domenica 15 ottobre: Matteo 22, 1-14
Vangelo di Domenica 8 ottobre: Matteo 21, 33-43
Vangelo di Domenica 1 ottobre: Matteo 21, 28-32
Vangelo di Domenica 24 settembre: Matteo 20, 1-16
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Vangelo di Domenica 20 agosto: Matteo 15 ,21-28
Vangelo di Martedì 15 Agosto: Luca 1, 39-56
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Vangelo di Domenica 06 Agosto: Matteo 17, 1-9
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Vangelo di Domenica 16 Luglio: Matteo 13, 1-23
Vangelo di Domenica 09 Luglio: Matteo 11, 25-30
Vangelo di Domenica 02 Luglio: Matteo 10, 37-42
Vangelo di Giovedì 29 Giugno: Matteo 16, 13-19
Vangelo di Domenica 25 Giugno: Matteo 10, 26-33
Vangelo di Domenica 18 Giugno: Matteo 9, 36 – 10, 8
Vangelo di Domenica 11 Giugno: Giovanni 6, 51-58
Vangelo di Domenica 04 Giugno: Giovanni 3, 16-18
Vangelo di Domenica 28 Maggio: Giovanni 20, 19-23
Vangelo di Domenica 21 Maggio: Matteo 28, 16-20
Vangelo di Domenica 14 Maggio: Giovanni 14, 15-21
Vangelo di Domenica 07 Maggio: Giovanni 14, 1-12
Vangelo di Domenica 30 Aprile: Giovanni 10, 1-10
Vangelo di Domenica 23 Aprile: Luca 24, 13-35
Vangelo di Domenica 16 Aprile: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di Domenica 09 Aprile: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di Domenica 02 Aprile: Matteo 26, 14-27, 66
Vangelo di Domenica 26 marzo: Giovanni 11, 1-45
Vangelo di Domenica 19 marzo: Giovanni 9, 1-41
Vangelo di Domenica 12 marzo: Giovanni 4, 5-42
Vangelo di Domenica 5 marzo: Matteo 17, 1-13
Vangelo di Domenica 26 febbraio: Matteo 4, 1-11
Vangelo di Domenica 19 febbraio: Matteo 5, 38-48
Vangelo di Domenica 12 febbraio: Matteo 5, 17-37
Vangelo di Domenica 05 febbraio: Matteo 5, 13-16
Vangelo di Domenica 29 Gennaio: Matteo 5 , 1-12
Vangelo di Domenica 22 Gennaio: Matteo 4 , 12-25
Vangelo di Domenica 15 Gennaio: Giovanni 1, 29-34
Vangelo di Domenica 8 Gennaio: Matteo 3 , 13-17
Vangelo di Venerdì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 18 Dicembre: Matteo 1, 18-24
Vangelo di Domenica 11 Dicembre: Matteo 11, 2-11
Vangelo di Giovedì 8 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 4 Dicembre: Matteo 3, 1-12
Vangelo di Domenica 27 Novembre: Matteo 24, 37-44
Vangelo di Domenica 20 Novembre: Luca 23, 35-43
Vangelo di Domenica 13 Novembre: Luca 21, 5-19
Vangelo di Domenica 6 Novembre: Luca 20, 27-38
Vangelo di Martedì 1 Novembre: Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 30 Ottobre: Luca 19, 1-10
Vangelo di Domenica 23 Ottobre: Luca 18, 9-14
Vangelo di Domenica 16 Ottobre: Luca 18, 1-8
Vangelo di Domenica 9 Ottobre: Luca 17, 11-19
Vangelo di Domenica 2 Ottobre: Luca 17, 5-10
Vangelo di Domenica 25 Settembre: Luca 16, 19-31
Vangelo di Domenica 18 Settembre: Luca 16, 1-13
Vangelo di Domenica 11 Settembre: Luca 15, 1-32
Vangelo di Domenica 4 Settembre: Luca 14, 25-33
Vangelo di Domenica 28 Agosto: Luca 14, 1.7-14
Vangelo di Domenica 21 Agosto: Luca 13, 22-30
Vangelo di Lunedì 15 Agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di Domenica 14 Agosto: Luca 12, 49-53
Vangelo di Domenica 7 Agosto: Luca 12, 32-48
Vangelo di Domenica 31 Luglio: Luca 12, 13-21
Vangelo di Domenica 24 Luglio: Luca 11, 1-13
Vangelo di Domenica 17 Luglio: Luca 10, 38-42
Vangelo di Domenica 10 Luglio: Luca 10, 25-37
Vangelo di Domenica 3 Luglio: Luca 10, 1-20
Vangelo di Domenica 26 Giugno: Luca 9, 51-62
Vangelo di Domenica 19 Giugno: Luca 9, 10-17
Vangelo di Domenica 12 Giugno: Giovanni 16, 12-15
Vangelo di Domenica 5 Giugno: Giovanni 14, 15-16. 23-26
Vangelo di Domenica 29 Maggio: Luca 24, 46-53
Vangelo di Domenica 22 Maggio : Giovanni 14, 23-29
Vangelo di Domenica 15 Maggio: Giovanni 13, 31-35
Vangelo di Domenica 8 Maggio: Giovanni 10, 27-30
Vangelo di Domenica 1 Maggio: Giovanni 21, 1-23
Vangelo di Domenica 24 Aprile: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di Domenica 17 Aprile: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di Domenica 10 Aprile: Luca 22, 14-23, 56
Vangelo di Domenica 3 Aprile: Giovanni 8, 1-11
Vangelo di Domenica 27 Marzo: Luca 15 ,1-3.11-32
Vangelo di Domenica 20 Marzo: Luca 13, 1-9
Vangelo di Domenica 13 Marzo: Luca 9, 28-36
Vangelo di Domenica 6 Marzo: Luca 4, 1-13
Vangelo di Domenica 27 Febbraio: Luca 6, 39-45
Vangelo di Domenica 20 Febbraio: Luca 6, 27-38
Vangelo di Domenica 13 Febbraio: Luca 6, 17. 20-26
Vangelo di Domenica 6 Febbraio: Luca 5, 1-11
Vangelo di Domenica 30 Gennaio Luca 4, 21-30
Vangelo di Domenica 23 Gennaio Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di Domenica 16 Gennaio: Giovanni 2, 1-11
Vangelo di Domenica 9 Gennaio Luca 3, 15-16.21-22
Vangelo di Giovedì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 2 Gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di Sabato 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 26 Dicembre: Luca 2, 41-52
Vangelo di Sabato 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 19 Dicembre: Luca 1, 39-45
Vangelo di Domenica 12 Dicembre: Luca 3, 10-18
Vangelo di Mercoledì 8 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 5 Dicembre: Luca 3, 1-6
Vangelo di Domenica 28 Novembre: Luca 21, 25-28. 34-36
Vangelo di Domenica 21 Novembre: Giovanni 13, 33-37
Vangelo di Domenica 14 Novembre: Marco 13, 24-32
Vangelo di Domenica 7 Novembre: Marco 12, 38-44
Vangelo di Lunedì 1 Novembre: Luca 6, 17. 20-26/ Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 31 Ottobre: Marco 12, 28-34
Vangelo di Domenica 24 Ottobre: Marco 10, 46-52
Vangelo di Domenica 17 Ottobre: Marco 10, 35-45
Vangelo di Domenica 10 Ottobre: Marco 10, 17-31
Vangelo di Domenica 3 Ottobre: Marco 10, 2-16
Vangelo di Domenica 26 Settembre: Marco 9, 38-43.45.47-48
Vangelo di Domenica 19 Settembre: Marco 9, 30-37
Vangelo di Domenica 12 Settembre: Marco 8, 27-35
Vangelo di Domenica 5 Settembre: Marco 7, 31-37
Vangelo di Domenica 29 Agosto: Marco 7, 1-8.14-15.21-23
Vangelo di Domenica 22 Agosto: Giovanni 6, 60-70
Vangelo di Domenica 15 Agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di Domenica 8 Agosto: Giovanni 6, 41-51
Vangelo di Domenica 1 Agosto: Giovanni 6, 24-35
Vangelo di Domenica 25 Luglio: Giovanni 6, 1-15
Vangelo di Domenica 18 Luglio: Marco 6, 30-34
Vangelo di Domenica 11 Luglio: Marco 6, 7-13
Vangelo di Domenica 4 Luglio: Marco 6, 1-6
Vangelo di Martedì 29 Giugno: Matteo 16, 13-19
Vangelo di Domenica 27 Giugno: Marco 5, 21-43
Vangelo di Domenica 20 Giugno: Marco 4, 35-41
Vangelo di Domenica 13 Giugno: Marco 4, 26-34
Vangelo di Domenica 6 Giugno: Marco 14, 12-16.22-26
Vangelo di Martedì 30 Maggio: Matteo 28, 16-20
Vangelo di Domenica 23 Maggio: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 16 Maggio: Marco 16, 15-20
Vangelo di Domenica 9 Maggio: Giovanni 15, 9-17
Vangelo di Domenica 2 Maggio: Giovanni 15, 1-8
Vangelo di Domenica 25 Aprile: Giovanni 10, 11-18
Vangelo di Domenica 18 Aprile: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 11 Aprile: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di Venerdì 2 Aprile: Giovanni 18-19
Vangelo di Giovedì 1 Aprile: Giovanni 13, 1-15
Vangelo di Domenica 28 Marzo: Marco 14-15
Vangelo di Domenica 21 Marzo: Giovanni 12, 20-33
Vangelo di Domenica 14 Marzo: Giovanni 3, 14-21
Vangelo di Domenica 7 Marzo: Giovanni 2, 13-25
Vangelo di Domenica 28 Febbraio: Marco 9, 2-10
Vangelo di Domenica 21 Febbraio: Marco 1, 12-15
Vangelo di Domenica 14 Febbraio: Marco 1, 40-45
Vangelo di Domenica 7 Febbraio: Marco 1, 29-39
Vangelo di Domenica 31 Gennaio: Marco 1, 21-28
Vangelo di Domenica 24 Gennaio: Marco 1, 14-20
Vangelo di Domenica 10 Gennaio: Marco 1, 9-11
Vangelo di Giovedì 7 Gennaio: Giovanni 1, 35-42
Vangelo di Mercoledì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 3 Gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di Venerdì 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 27 Dicembre: Luca 2, 25-38
Vangelo di Venerdì 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 20 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 13 Dicembre: Giovanni 1, 6-8.19-28
Vangelo di Domenica 6 Dicembre: Marco 1, 1-8
Vangelo di Domenica 29 Novembre: Marco 13, 33-37
Vangelo di Domenica 22 Novembre: Matteo 25, 31-46
Vangelo di Domenica 15 novembre: Matteo 25, 14-30
Vangelo di Domenica 8 Novembre: Matteo 25, 1-13
Vangelo di Domenica 1 Novembre: Luca 6, 17. 20-26/ Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 25 Ottobre: Matteo 22, 34-40
Vangelo di Domenica 18 Ottobre: Matteo 22, 15-21
Vangelo di Domenica 10 Ottobre: Matteo 22, 1-14
Vangelo di Domenica 4 Ottobre: Matteo 21, 33-43
Vangelo di Domenica 27 Settembre: Matteo 21, 28-32
Vangelo di Domenica 20 Settembre: Matteo 20, 1-16
Vangelo di Domenica 13 Settembre: Matteo 18, 21-35
Vangelo di Domenica 6 Settembre: Matteo 18, 15-20
Vangelo di Domenica 6 Settembre