LUCA 12, 32-48
Spesso siamo occupati dalla ricerca dei beni terreni e ci dimentichiamo dei beni eterni. Giacomo ammonisce: “Voi dite: <<Oggi o domani andremo nella tal città e vi passeremo un anno e faremo affari e guadagni>>, mentre non sapete che cosa sarà domani! Ma che vita mai è la vostra? Siete come vapore che appare un istante e poi scompare” (Gc 4,13). Ci ricorda Paolo: “Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e le vostra vita è omai nascosta con Cristo in Dio!” (Col 3,1-3): la dimensione ultraterrena è ormai fondamentale per il credente. Invece “ai ricchi manca la vigilanza escatologica; nella loro vita di piacere non riconoscono i segni del tempo” (F. Mussner).
In quest’ottica, il Nuovo Testamento propone una gestione dei beni economici del tutto particolare: è il cielo il vero investimento finanziario, la vera banca, il luogo dove conviene far fruttare i capitali: “Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli” (Lc 12,33-34); “Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore” (Mt 6,19-21). Già il Siracide aveva detto: “Perdi pure denaro per un fratello e amico, non si arrugginisca inutilmente sotto una pietra. Sfrutta le ricchezze secondo i comandi dell’Altissimo; ti saranno più utili dell’oro. Rinserra l’elemosina nei tuoi scrigni ed essa ti libererà da ogni disgrazia. Meglio di uno scudo resistente e di una lancia pesante, combatterà per te di fronte al nemico” (Sir 29,10-13). Paolo scrive a Timoteo: “Ai ricchi in questo mondo raccomanda… di arricchirsi di opere buone…, mettendosi così da parte un buon capitale per il futuro, per acquistarsi la vita vera” (1 Tm 6,17-19).
Afferma Agostino: “Ti importa accumulare tesori? Non ti dico: <<Rinuncia!>>. Ti dico piuttosto <<dove>> farlo… Dove ti dico di accumulare tesori? Accumulatevi un tesoro nel cielo dove ladro non può avvicinarsi né tarlo o ruggine compromettere”.
Scrive Basilio: “Se hai donato all’affamato, il dono diventa tuo e ti è restituito con interesse. Come il seme, gettato nel solco, è fonte di guadagno per chi lo ha seminato, così il pane offerto all’affamato ti renderà in seguito un abbondante profitto. Smetti, dunque, di coltivare i campi e comincia la semina per il cielo. Infatti è scritto: <<Seminate per voi secondo giustizia>>… La gloria eterna, la corona della giustizia, il regno dei cieli premieranno la tua amministrazione di questi beni corruttibili”; “Il Signore insegna che le ricchezze che si disperdono, si posseggono; ma se si conservano, passano ad altri. Se tu le conservi, non le avrai, se le disperderai, non le perderai: <<Egli dona largamente ai poveri, la sua giustizia rimane per sempre>> (Sl 112,9)”.
La rinuncia per amore è quindi segno escatologico della presenza del Regno: “La testimonianza del povero di Dio si esprime nella sua attesa attiva del Regno e della sua giustizia e non nel coltivare la povertà come se fosse un ideale di vita… Per il ricco, questa esigenza di spartire con i poveri sarà una testimonianza del fatto che vive in ansiosa attesa del Regno di giustizia. In altre parole: la rinuncia ai beni terreni fa parte di questa escatologia… La sfida lanciata dai poveri e dalla povertà alla comunità della fede, suscita allora in essa un atteggiamento di testimonianza militante, dal carattere profetico: annuncio della giustizia di Dio e denunzia dell’ingiustizia degli uomini… Il rifiuto delle ricchezze e l’amor fraterno verso il prossimo derelitto è il segno della disponibilità a Gesù e dell’apertura al Regno che viene” (J. de S. Ana).
Diceva ancora monsignor Tonino Bello: “Farsi povero significa accendere una freccia stradale per indicare ai viandanti distratti la dimensione <<simbolica>> della ricchezza, e far prendere coscienza a tutti della realtà significata che sta oltre. Significa, in ultima analisi, divenire parabola vivente della <<ulteriorità>>. In questo senso, la povertà, prima che rinuncia, è un annuncio. È l’annuncio del Regno che verrà”.
Buona Misericordia a tutti!
Chi volesse leggere un’esegesi più completa del testo, o qualche approfondimento, me li chieda a migliettacarlo@gmail.com.
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Vangelo di domenica 10 agosto: XIX domenica anno C: Luca 12, 32-48
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– di:
LUCA 12, 32-48
Spesso siamo occupati dalla ricerca dei beni terreni e ci dimentichiamo dei beni eterni. Giacomo ammonisce: “Voi dite: <<Oggi o domani andremo nella tal città e vi passeremo un anno e faremo affari e guadagni>>, mentre non sapete che cosa sarà domani! Ma che vita mai è la vostra? Siete come vapore che appare un istante e poi scompare” (Gc 4,13). Ci ricorda Paolo: “Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e le vostra vita è omai nascosta con Cristo in Dio!” (Col 3,1-3): la dimensione ultraterrena è ormai fondamentale per il credente. Invece “ai ricchi manca la vigilanza escatologica; nella loro vita di piacere non riconoscono i segni del tempo” (F. Mussner).
In quest’ottica, il Nuovo Testamento propone una gestione dei beni economici del tutto particolare: è il cielo il vero investimento finanziario, la vera banca, il luogo dove conviene far fruttare i capitali: “Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli” (Lc 12,33-34); “Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore” (Mt 6,19-21). Già il Siracide aveva detto: “Perdi pure denaro per un fratello e amico, non si arrugginisca inutilmente sotto una pietra. Sfrutta le ricchezze secondo i comandi dell’Altissimo; ti saranno più utili dell’oro. Rinserra l’elemosina nei tuoi scrigni ed essa ti libererà da ogni disgrazia. Meglio di uno scudo resistente e di una lancia pesante, combatterà per te di fronte al nemico” (Sir 29,10-13). Paolo scrive a Timoteo: “Ai ricchi in questo mondo raccomanda… di arricchirsi di opere buone…, mettendosi così da parte un buon capitale per il futuro, per acquistarsi la vita vera” (1 Tm 6,17-19).
Afferma Agostino: “Ti importa accumulare tesori? Non ti dico: <<Rinuncia!>>. Ti dico piuttosto <<dove>> farlo… Dove ti dico di accumulare tesori? Accumulatevi un tesoro nel cielo dove ladro non può avvicinarsi né tarlo o ruggine compromettere”.
Scrive Basilio: “Se hai donato all’affamato, il dono diventa tuo e ti è restituito con interesse. Come il seme, gettato nel solco, è fonte di guadagno per chi lo ha seminato, così il pane offerto all’affamato ti renderà in seguito un abbondante profitto. Smetti, dunque, di coltivare i campi e comincia la semina per il cielo. Infatti è scritto: <<Seminate per voi secondo giustizia>>… La gloria eterna, la corona della giustizia, il regno dei cieli premieranno la tua amministrazione di questi beni corruttibili”; “Il Signore insegna che le ricchezze che si disperdono, si posseggono; ma se si conservano, passano ad altri. Se tu le conservi, non le avrai, se le disperderai, non le perderai: <<Egli dona largamente ai poveri, la sua giustizia rimane per sempre>> (Sl 112,9)”.
La rinuncia per amore è quindi segno escatologico della presenza del Regno: “La testimonianza del povero di Dio si esprime nella sua attesa attiva del Regno e della sua giustizia e non nel coltivare la povertà come se fosse un ideale di vita… Per il ricco, questa esigenza di spartire con i poveri sarà una testimonianza del fatto che vive in ansiosa attesa del Regno di giustizia. In altre parole: la rinuncia ai beni terreni fa parte di questa escatologia… La sfida lanciata dai poveri e dalla povertà alla comunità della fede, suscita allora in essa un atteggiamento di testimonianza militante, dal carattere profetico: annuncio della giustizia di Dio e denunzia dell’ingiustizia degli uomini… Il rifiuto delle ricchezze e l’amor fraterno verso il prossimo derelitto è il segno della disponibilità a Gesù e dell’apertura al Regno che viene” (J. de S. Ana).
Diceva ancora monsignor Tonino Bello: “Farsi povero significa accendere una freccia stradale per indicare ai viandanti distratti la dimensione <<simbolica>> della ricchezza, e far prendere coscienza a tutti della realtà significata che sta oltre. Significa, in ultima analisi, divenire parabola vivente della <<ulteriorità>>. In questo senso, la povertà, prima che rinuncia, è un annuncio. È l’annuncio del Regno che verrà”.
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Spesso siamo occupati dalla ricerca dei beni terreni e ci dimentichiamo dei beni eterni. Giacomo ammonisce: “Voi dite: <<Oggi o domani andremo nella tal città e vi passeremo un anno e faremo affari e guadagni>>, mentre non sapete che cosa sarà domani! Ma che vita mai è la vostra? Siete come vapore che appare un istante e poi scompare” (Gc 4,13). Ci ricorda Paolo: “Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e le vostra vita è omai nascosta con Cristo in Dio!” (Col 3,1-3): la dimensione ultraterrena è ormai fondamentale per il credente. Invece “ai ricchi manca la vigilanza escatologica; nella loro vita di piacere non riconoscono i segni del tempo” (F. Mussner).
In quest’ottica, il Nuovo Testamento propone una gestione dei beni economici del tutto particolare: è il cielo il vero investimento finanziario, la vera banca, il luogo dove conviene far fruttare i capitali: “Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli” (Lc 12,33-34); “Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore” (Mt 6,19-21). Già il Siracide aveva detto: “Perdi pure denaro per un fratello e amico, non si arrugginisca inutilmente sotto una pietra. Sfrutta le ricchezze secondo i comandi dell’Altissimo; ti saranno più utili dell’oro. Rinserra l’elemosina nei tuoi scrigni ed essa ti libererà da ogni disgrazia. Meglio di uno scudo resistente e di una lancia pesante, combatterà per te di fronte al nemico” (Sir 29,10-13). Paolo scrive a Timoteo: “Ai ricchi in questo mondo raccomanda… di arricchirsi di opere buone…, mettendosi così da parte un buon capitale per il futuro, per acquistarsi la vita vera” (1 Tm 6,17-19).
Afferma Agostino: “Ti importa accumulare tesori? Non ti dico: <<Rinuncia!>>. Ti dico piuttosto <<dove>> farlo… Dove ti dico di accumulare tesori? Accumulatevi un tesoro nel cielo dove ladro non può avvicinarsi né tarlo o ruggine compromettere”.
Scrive Basilio: “Se hai donato all’affamato, il dono diventa tuo e ti è restituito con interesse. Come il seme, gettato nel solco, è fonte di guadagno per chi lo ha seminato, così il pane offerto all’affamato ti renderà in seguito un abbondante profitto. Smetti, dunque, di coltivare i campi e comincia la semina per il cielo. Infatti è scritto: <<Seminate per voi secondo giustizia>>… La gloria eterna, la corona della giustizia, il regno dei cieli premieranno la tua amministrazione di questi beni corruttibili”; “Il Signore insegna che le ricchezze che si disperdono, si posseggono; ma se si conservano, passano ad altri. Se tu le conservi, non le avrai, se le disperderai, non le perderai: <<Egli dona largamente ai poveri, la sua giustizia rimane per sempre>> (Sl 112,9)”.
La rinuncia per amore è quindi segno escatologico della presenza del Regno: “La testimonianza del povero di Dio si esprime nella sua attesa attiva del Regno e della sua giustizia e non nel coltivare la povertà come se fosse un ideale di vita… Per il ricco, questa esigenza di spartire con i poveri sarà una testimonianza del fatto che vive in ansiosa attesa del Regno di giustizia. In altre parole: la rinuncia ai beni terreni fa parte di questa escatologia… La sfida lanciata dai poveri e dalla povertà alla comunità della fede, suscita allora in essa un atteggiamento di testimonianza militante, dal carattere profetico: annuncio della giustizia di Dio e denunzia dell’ingiustizia degli uomini… Il rifiuto delle ricchezze e l’amor fraterno verso il prossimo derelitto è il segno della disponibilità a Gesù e dell’apertura al Regno che viene” (J. de S. Ana).
Diceva ancora monsignor Tonino Bello: “Farsi povero significa accendere una freccia stradale per indicare ai viandanti distratti la dimensione <<simbolica>> della ricchezza, e far prendere coscienza a tutti della realtà significata che sta oltre. Significa, in ultima analisi, divenire parabola vivente della <<ulteriorità>>. In questo senso, la povertà, prima che rinuncia, è un annuncio. È l’annuncio del Regno che verrà”.
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Vangelo di domenica 05 ottobre: XXVII domenica anno C: Luca 17, 5-10
Vangelo di domenica 28 settembre: XXVI domenica anno C: Luca 16, 19-31
Vangelo di domenica 21 settembre: XXV domenica anno C: Luca 16, 1-13
Vangelo di domenica 14 settembre: Esaltazione della Santa Croce: Giovanni 3, 13-17
Vangelo di domenica 7 settembre: XXIII domenica anno C: Luca 14, 25-33
Vangelo di domenica 31 agosto: XXII domenica anno C: Luca 14, 1. 7-14
Vangelo di domenica 24 agosto: XXI domenica anno C: Luca 13, 22-30
Vangelo di domenica 17 agosto: XX domenica anno C: Luca 12,49-53
Vangelo di venerdì 15 agosto: Assunzione B. V. Maria: Luca 1, 39-56
Vangelo di domenica 03 agosto: XVIII domenica anno C: Luca 12, 13-21
Vangelo di domenica 27 luglio: XVII domenica anno C: Lc 11, 1-13
Vangelo di domenica 20 luglio: XVI domenica anno C: Luca 10, 38-42
Vangelo di domenica 13 luglio: XV domenica anno C: Luca 10, 25-37
Vangelo di domenica 06 luglio: XIV domenica anno C: Luca 10, 1-12. 17-20
Vangelo di domenica 29 giugno: SS. Pietro e Paolo: Matteo 16, 13-19
Vangelo di domenica 22 giugno: Corpo e Sangue di Cristo: Luca 9, 11b-17
Vangelo di domenica SS. Trinità C: Giovanni 16, 12-15
Vangelo di domenica 08 giugno: Pentecoste: Giovanni 14, 15-16.23b-26
Vangelo di domenica 01 giugno: Ascensione C: Luca 24,46-53
Vangelo di domenica 25 maggio: VI Domenica di Pasqua anno C: Giovanni 14, 23-29
Vangelo di domenica 18 maggio: V Domenica di Pasqua anno C: Giovanni 13, 31-33a. 34-35
Vangelo di domenica 11 maggio: IV Domenica di Pasqua anno C: Giovanni 10, 27-30
Vangelo di domenica 04 maggio: III Domenica di Pasqua anno C: Giovanni 21,1-19
Vangelo di domenica 27 aprile II Domenica di Pasqua anno C: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di domenica 20 aprile Pasqua di Resurrezione: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di domenica 13 aprile Domenica delle Palme: Passione del Signore – Luca 22,14-23,56
Vangelo di domenica 06 aprile V Domenica di Quaresima anno C – Giovanni 8, 1-11
Vangelo di domenica 30 marzo IV Domenica di Quaresima anno C – Luca 15, 1 – 3. 11-32
Vangelo di domenica 23 marzo III Domenica di Quaresima anno C – Luca 13, 1-9
Vangelo di domenica 16 marzo: II Domenica di Quaresima anno C – Luca 9, 28-36
Vangelo di domenica 09 marzo: I Domenica di Quaresima anno C – Luca 4,1-13
Vangelo di domenica 02 marzo: VII Domenica C: Luca 6, 39-45
Vangelo di domenica 23 febbraio: VI Domenica C: Luca 6, 27-38
Vangelo di domenica 16 febbraio: VI Domenica C: Luca 6, 17. 20-26
Vangelo di domenica 09 febbraio: V Domenica C: Luca 5, 1-11
Vangelo di domenica 02 febbraio: Presentazione del Signore C: Luca 2, 22-40
Vangelo di domenica 26 gennaio III Domenica C: Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di domenica 19 gennaio: Giovanni 2,1-11
Vangelo di domenica 12 gennaio: Luca 3,15-22
Vangelo di lunedì 06 gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di domenica 05 gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di mercoledì 1 gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di domenica 29 dicembre: Luca 2, 41-52
Vangelo di mercoledì 25 dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di domenica 22 dicembre: Luca 1, 39-45
Vangelo di domenica 15 dicembre: Luca 3, 10-18
Vangelo di domenica 08 dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di domenica 01 dicembre: Luca 21, 25-28.34-36
Vangelo di domenica 24 novembre: Giovanni 18, 33b-37
Vangelo di domenica 17 novembre: Marco 13,24-32
Vangelo di domenica 10 novembre: Marco 12, 38-44
Vangelo di venerdì 1 novembre: Matteo 5,1-12
Vangelo di domenica 03 novembre: Marco 12, 28b-34
Vangelo di domenica 27 ottobre: Marco 10, 46-52
Vangelo di domenica 20 ottobre: Marco 10, 35-45
Vangelo di domenica 13 ottobre: Marco 10, 17-30
Vangelo di domenica 06 ottobre: Marco 10, 2-16
Vangelo di domenica 29 settembre: Marco 9, 38-43.45.47-48
Vangelo di domenica 22 settembre: Marco 9, 30-37
Vangelo di domenica 15 settembre: Marco 8, 27-35
Vangelo di domenica 08 settembre: Marco 7, 31-35
Vangelo di domenica 01 settembre: Marco 7, 1-8. 14-15. 21-23
Vangelo di domenica 25 agosto: Giovanni 6, 60-69
Vangelo di Giovedì 15 agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di domenica 18 agosto: Giovanni 6, 51-58
Vangelo di Domenica 11 agosto: Giovanni 6, 41-51
Vangelo di Domenica 4 agosto: Giovanni 6, 24-35
Vangelo di Domenica 28 luglio: Giovanni 6, 1-15
Vangelo di Domenica 21 luglio: Marco 6, 30-34
Vangelo di Domenica 14 luglio: Marco 6, 7-13
Vangelo di Domenica 07 luglio: Marco 6, 1-6
Vangelo di Domenica 30 giugno: Marco 5, 21-43
Vangelo di Domenica 23 giugno: Marco 4, 35-41
Vangelo di Domenica 16 giugno: Marco 4, 26-34
Vangelo di Domenica 09 giugno: Marco 3, 20-35
Vangelo di Domenica 02 giugno: Marco 14, 12-26; 16, 22-26
Vangelo di Domenica 26 maggio: Matteo 28, 16-20
Vangelo di Domenica 19 maggio: Giovanni 15, 26-27; 16, 12-15
Vangelo di Domenica 12 maggio: Marco 16, 15-20
Vangelo di Domenica 05 maggio: Giovanni 15, 9-17
Vangelo di Domenica 28 aprile: Giovanni 15, 1-8
Vangelo di Domenica 21 aprile: Giovanni 10, 11-18
Vangelo di Domenica 14 aprile: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 07 aprile: Giovanni 20, 19-31
Pasqua di Resurrezione: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di Domenica 24 marzo: Marco 14, 1-15, 47
Vangelo di Domenica 17 marzo: Giovanni 12, 20-33
Vangelo di Domenica 10 marzo: Giovanni 3, 14-21
Vangelo di Domenica 03 marzo: Giovanni 2, 13-25
Vangelo di Domenica 25 febbraio: Marco 9, 2-10
Vangelo di Domenica 18 febbraio: Marco 1, 12-15
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Vangelo di Sabato 06 gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Lunedì 01 gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 31 dicembre: Luca 2, 22-40
Vangelo di Lunedì 25 dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 24 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 17 dicembre: Giovanni 1, 6-8. 19-28
Vangelo di Venerdì 8 dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 10 dicembre: Marco 1, 1-8
Vangelo di Domenica 03 dicembre: Marco 13, 33-37
Vangelo di Domenica 26 novembre: Matteo 25, 31-46
Vangelo di Domenica 19 novembre: Matteo 25, 14-30
Vangelo di Domenica 12 novembre: Matteo 25, 1-13
Vangelo di Domenica 5 novembre: Matteo 23, 1-12
Vangelo di Mercoledì 1 novembre: Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 29 ottobre: Matteo 22, 34-40
Vangelo di Domenica 22 ottobre: Matteo 22, 15-21
Vangelo di Domenica 15 ottobre: Matteo 22, 1-14
Vangelo di Domenica 8 ottobre: Matteo 21, 33-43
Vangelo di Domenica 1 ottobre: Matteo 21, 28-32
Vangelo di Domenica 24 settembre: Matteo 20, 1-16
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Vangelo di Domenica 19 Giugno: Luca 9, 10-17
Vangelo di Domenica 12 Giugno: Giovanni 16, 12-15
Vangelo di Domenica 5 Giugno: Giovanni 14, 15-16. 23-26
Vangelo di Domenica 29 Maggio: Luca 24, 46-53
Vangelo di Domenica 22 Maggio : Giovanni 14, 23-29
Vangelo di Domenica 15 Maggio: Giovanni 13, 31-35
Vangelo di Domenica 8 Maggio: Giovanni 10, 27-30
Vangelo di Domenica 1 Maggio: Giovanni 21, 1-23
Vangelo di Domenica 24 Aprile: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di Domenica 17 Aprile: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di Domenica 10 Aprile: Luca 22, 14-23, 56
Vangelo di Domenica 3 Aprile: Giovanni 8, 1-11
Vangelo di Domenica 27 Marzo: Luca 15 ,1-3.11-32
Vangelo di Domenica 20 Marzo: Luca 13, 1-9
Vangelo di Domenica 13 Marzo: Luca 9, 28-36
Vangelo di Domenica 6 Marzo: Luca 4, 1-13
Vangelo di Domenica 27 Febbraio: Luca 6, 39-45
Vangelo di Domenica 20 Febbraio: Luca 6, 27-38
Vangelo di Domenica 13 Febbraio: Luca 6, 17. 20-26
Vangelo di Domenica 6 Febbraio: Luca 5, 1-11
Vangelo di Domenica 30 Gennaio Luca 4, 21-30
Vangelo di Domenica 23 Gennaio Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di Domenica 16 Gennaio: Giovanni 2, 1-11
Vangelo di Domenica 9 Gennaio Luca 3, 15-16.21-22
Vangelo di Giovedì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 2 Gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di Sabato 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 26 Dicembre: Luca 2, 41-52
Vangelo di Sabato 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 19 Dicembre: Luca 1, 39-45
Vangelo di Domenica 12 Dicembre: Luca 3, 10-18
Vangelo di Mercoledì 8 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 5 Dicembre: Luca 3, 1-6
Vangelo di Domenica 28 Novembre: Luca 21, 25-28. 34-36
Vangelo di Domenica 21 Novembre: Giovanni 13, 33-37
Vangelo di Domenica 14 Novembre: Marco 13, 24-32
Vangelo di Domenica 7 Novembre: Marco 12, 38-44
Vangelo di Lunedì 1 Novembre: Luca 6, 17. 20-26/ Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 31 Ottobre: Marco 12, 28-34
Vangelo di Domenica 24 Ottobre: Marco 10, 46-52
Vangelo di Domenica 17 Ottobre: Marco 10, 35-45
Vangelo di Domenica 10 Ottobre: Marco 10, 17-31
Vangelo di Domenica 3 Ottobre: Marco 10, 2-16
Vangelo di Domenica 26 Settembre: Marco 9, 38-43.45.47-48
Vangelo di Domenica 19 Settembre: Marco 9, 30-37
Vangelo di Domenica 12 Settembre: Marco 8, 27-35
Vangelo di Domenica 5 Settembre: Marco 7, 31-37
Vangelo di Domenica 29 Agosto: Marco 7, 1-8.14-15.21-23
Vangelo di Domenica 22 Agosto: Giovanni 6, 60-70
Vangelo di Domenica 15 Agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di Domenica 8 Agosto: Giovanni 6, 41-51
Vangelo di Domenica 1 Agosto: Giovanni 6, 24-35
Vangelo di Domenica 25 Luglio: Giovanni 6, 1-15
Vangelo di Domenica 18 Luglio: Marco 6, 30-34
Vangelo di Domenica 11 Luglio: Marco 6, 7-13
Vangelo di Domenica 4 Luglio: Marco 6, 1-6
Vangelo di Martedì 29 Giugno: Matteo 16, 13-19
Vangelo di Domenica 27 Giugno: Marco 5, 21-43
Vangelo di Domenica 20 Giugno: Marco 4, 35-41
Vangelo di Domenica 13 Giugno: Marco 4, 26-34
Vangelo di Domenica 6 Giugno: Marco 14, 12-16.22-26
Vangelo di Martedì 30 Maggio: Matteo 28, 16-20
Vangelo di Domenica 23 Maggio: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 16 Maggio: Marco 16, 15-20
Vangelo di Domenica 9 Maggio: Giovanni 15, 9-17
Vangelo di Domenica 2 Maggio: Giovanni 15, 1-8
Vangelo di Domenica 25 Aprile: Giovanni 10, 11-18
Vangelo di Domenica 18 Aprile: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 11 Aprile: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di Venerdì 2 Aprile: Giovanni 18-19
Vangelo di Giovedì 1 Aprile: Giovanni 13, 1-15
Vangelo di Domenica 28 Marzo: Marco 14-15
Vangelo di Domenica 21 Marzo: Giovanni 12, 20-33
Vangelo di Domenica 14 Marzo: Giovanni 3, 14-21
Vangelo di Domenica 7 Marzo: Giovanni 2, 13-25
Vangelo di Domenica 28 Febbraio: Marco 9, 2-10
Vangelo di Domenica 21 Febbraio: Marco 1, 12-15
Vangelo di Domenica 14 Febbraio: Marco 1, 40-45
Vangelo di Domenica 7 Febbraio: Marco 1, 29-39
Vangelo di Domenica 31 Gennaio: Marco 1, 21-28
Vangelo di Domenica 24 Gennaio: Marco 1, 14-20
Vangelo di Domenica 10 Gennaio: Marco 1, 9-11
Vangelo di Giovedì 7 Gennaio: Giovanni 1, 35-42
Vangelo di Mercoledì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 3 Gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di Venerdì 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 27 Dicembre: Luca 2, 25-38
Vangelo di Venerdì 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 20 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 13 Dicembre: Giovanni 1, 6-8.19-28
Vangelo di Domenica 6 Dicembre: Marco 1, 1-8
Vangelo di Domenica 29 Novembre: Marco 13, 33-37
Vangelo di Domenica 22 Novembre: Matteo 25, 31-46
Vangelo di Domenica 15 novembre: Matteo 25, 14-30
Vangelo di Domenica 8 Novembre: Matteo 25, 1-13
Vangelo di Domenica 1 Novembre: Luca 6, 17. 20-26/ Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 25 Ottobre: Matteo 22, 34-40
Vangelo di Domenica 18 Ottobre: Matteo 22, 15-21
Vangelo di Domenica 10 Ottobre: Matteo 22, 1-14
Vangelo di Domenica 4 Ottobre: Matteo 21, 33-43
Vangelo di Domenica 27 Settembre: Matteo 21, 28-32
Vangelo di Domenica 20 Settembre: Matteo 20, 1-16
Vangelo di Domenica 13 Settembre: Matteo 18, 21-35
Vangelo di Domenica 6 Settembre: Matteo 18, 15-20
Vangelo di Domenica 6 Settembre