Gv 10,27-30
“In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola”.
LA CHIESA GREGGE
Da: C. MIGLIETTA, EDIFICHERO’ LA MIA CHIESA. Perché (e come) essere Chiesa secondo la Bibbia, Gribaudi, Milano, 2010, con presentazione di S. E. Mons. Guido Fiandino
Altro simbolo giovanneo della Chiesa è il gregge. Anche questa immagine è già veterotestamentaria…
Gesù in Giovanni al capitolo 10 si presenta come il pastore “kalòs” (Gv 10,11), letteralmente “bello”, cioè “ideale”, “modello”, “perfetto”. Il Nazareno si proclama il Dio Pastore, con l’uso per sé del Nome santo di Dio (“Io sono”: Gv 10,9.11): egli dà la sua vita per le pecore (in Gv 10,11-18 lo ripete ben cinque volte), rendendosi cibo per esse, “pane della vita” (Gv 6,35), donandosi totalmente, facendosi spezzare e consumare. Cristo ci salva, ci guida, ci consola, ci protegge, sazia i nostri bisogni più profondi, riempie le nostre attese, scioglie le nostre paure, vince i nostri limiti creaturali. “Alcuni hanno obiettato che in questa parabola <<gregge>> o <<gregge di pecore>> è menzionato soltanto una volta1. Ma anche l’immagine dell’ovile che implicitamente la percorre tutta è un simbolo della comunità” (R. E. Brown2). “I discepoli di Gesù non sono delle monadi, separati e slegati tra loro, ma costituiscono una comunità, formano un gregge, sono pecore che vivono nello stesso recinto, hanno uno stesso pastore, sono condotte fuori dall’ovile per essere portate al pascolo tutte insieme3. In questo discorso non ricorre il termine <<famiglia>>: appare però con trasparenza che le pecore simboleggiano i discepoli del Cristo, i quali altrove dal Maestro sono chiamati suoi amici4 e fratelli5, anzi sono affidati alle cure di sua madre6. Quindi Giovanni
insegna con sufficiente chiarezza che i cristiani formano la Chiesa, la famiglia del Figlio di Dio” (S. A. Panimolle7)…
“Essere testimoni della bellezza che salva nasce dal farne continua e sempre nuova esperienza: ce lo fa capire lo stesso Gesù quando, nel Vangelo di Giovanni, si presenta come il <<Pastore bello>> (così è nell’originale greco, anche se la traduzione normalmente preferita è quella di <<buon Pastore>>: Gv 10,11.14-15)… La bellezza del Pastore sta nell’amore con cui consegna se stesso alla morte per ciascuna delle sue pecore e stabilisce con ognuna di esse una relazione diretta e personale di intensissimo amore… Il luogo in cui è possibile quest’incontro bello e vivificante con il Pastore è la Chiesa: è in essa che il bel Pastore parla al cuore di ciascuna delle sue pecore… La Chiesa è in tal senso la Chiesa dell’amore, la comunità della bellezza che salva… Attraverso il popolo del <<bel Pastore>> la luce della salvezza potrà raggiungere tutti, attirandoli a lui, e la sua bellezza salverà il mondo” (C. M. Martini8).
GESÙ IL PASTORE IDEALE
Pastore e gregge sono un tema classico dell”Antico Testamento. Secondo tutto l”Antico Testamento, IHWH è il Pastore di Israele (Gn 48,15; Sl 23; 80,2; Is 40,11…), che si serve di uomini, spesso infedeli, per pascere il suo popolo (Ger 23,1-3; Ez 34,1-10). Ma alla fine dei tempi giungerà il Pastore messianico (Ez 34,23-24), che sarà colpito (Zc 13,7) e trafitto (Zc 12,10; 13,1).
Gesù è l”inviato alle pecore perdute della casa di Israele (Mt 15,24; 10,6; Mc 6,34). Gesù si proclama IHWH Pastore (“IO SONO”, vv. 9.11). Tenerezza e provvidenza di Dio; e monito a tutte le autorità che c’è un solo Pastore, il Cristo!
«Il Vangelo di oggi ci presenta un brano che con due pennellate dipinge ed esprime tutta la tenerezza e l’amore del Padre e di Gesù per ciascuno di noi.
In questo piccolo racconto c’è soprattutto Lui, Gesù, mandato dal Padre a dare la vita, perché noi l’avessimo e in abbondanza, e poi ciascuno di noi, conosciuto per nome, con tutti i propri travagli e difficoltà, a cui dice: sei “mio”, non nel senso del possesso, ma dell’attenzione e cura che vuole dedicarci.
Nello sguardo di Gesù c’è lo sguardo di Dio: uno sguardo, che ci segue nel cammino, a volte tortuoso delle nostre giornate, incredibilmente e meravigliosamente compassionevole, di chi con noi patisce, per poterci dare la Sua stessa forza. Gesù sa bene quanto la sofferenza e le difficoltà possano prostrarci: ha provato tutto, eccetto il peccato, e “ci conosce” fino in fondo.
Sa benissimo, che nei momenti di dubbio, di oscurità, anche di male, dentro di noi “stanchi e sfiniti”, vi è il desiderio spasmodico di trovare Qualcuno a cui aggrapparci come l”ultima speranza. Quando non si spera più giustizia, amore, verità; non si ha più neppure la voglia di “camminare” e, soprattutto, si è perso anche il senso e il gusto al cammino, che si è costretti a compiere, è una grande Grazia riuscire a percepire e credere che Lui non accetta facilmente che ci “perdiamo”: “nessuno le strapperà dalla mia mano”. E quando anche qualche volta, per dabbenaggine o per altre ragioni, siamo noi stessi che ci allontaniamo, sappiamo che Gesù non smette mai di cercarci e ci rassicura: “non andranno perdute in eterno”!
Ma una cosa chiede, ieri, oggi e sempre ai Suoi, a noi: “ascoltare la Sua voce”!
E’ questo il primo compito del cristiano: ascoltare Gesù che ci parla, ci salva con la Sua Parola, fa più robusta e forte la nostra fede, trasforma la nostra vita. Più volte anche Papa Francesco ci ha già richiamati su questo aspetto. Ma oggi lo sentiamo ancora più impellente. “Durante la giornata”, ha osservato il Santo Padre, durante una visita pastorale in una parrocchia romana, “si ascoltano spesso altre voci: la radio, la televisione, le chiacchiere delle persone. Ma vi faccio una domanda: Prendiamo un po’ di tempo ogni giorno per ascoltare la Parola di Gesù? A casa abbiamo il Vangelo e ogni giorno ne leggiamo un brano o abbiamo paura, non siamo abituati?… Ascoltare la Parola di Gesù nutre l’anima, la fede. La Sua Parola entra nel nostro cuore e ci fa più forti nella fede”.
Solo così possiamo “rimanere nel Suo amore” e diventare, nonostante le nostre debolezze, comunicatori di gioia evangelica, di speranza e felicità di essere con Dio e nel Cuore di Dio, “una cosa sola con Gesù e con il Padre suo”» (Mons. Antonio Riboldi).
Buona Misericordia a tutti!
Chi volesse leggere un’esegesi più completa del testo, o qualche approfondimento, me li chieda a migliettacarlo@gmail.com.
Fonte dell’articolo
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Vangelo di domenica 11 maggio: IV Domenica di Pasqua anno C: Giovanni 10, 27-30
il:
– di:
Gv 10,27-30
“In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola”.
LA CHIESA GREGGE
Da: C. MIGLIETTA, EDIFICHERO’ LA MIA CHIESA. Perché (e come) essere Chiesa secondo la Bibbia, Gribaudi, Milano, 2010, con presentazione di S. E. Mons. Guido Fiandino
Altro simbolo giovanneo della Chiesa è il gregge. Anche questa immagine è già veterotestamentaria…
Gesù in Giovanni al capitolo 10 si presenta come il pastore “kalòs” (Gv 10,11), letteralmente “bello”, cioè “ideale”, “modello”, “perfetto”. Il Nazareno si proclama il Dio Pastore, con l’uso per sé del Nome santo di Dio (“Io sono”: Gv 10,9.11): egli dà la sua vita per le pecore (in Gv 10,11-18 lo ripete ben cinque volte), rendendosi cibo per esse, “pane della vita” (Gv 6,35), donandosi totalmente, facendosi spezzare e consumare. Cristo ci salva, ci guida, ci consola, ci protegge, sazia i nostri bisogni più profondi, riempie le nostre attese, scioglie le nostre paure, vince i nostri limiti creaturali. “Alcuni hanno obiettato che in questa parabola <<gregge>> o <<gregge di pecore>> è menzionato soltanto una volta1. Ma anche l’immagine dell’ovile che implicitamente la percorre tutta è un simbolo della comunità” (R. E. Brown2). “I discepoli di Gesù non sono delle monadi, separati e slegati tra loro, ma costituiscono una comunità, formano un gregge, sono pecore che vivono nello stesso recinto, hanno uno stesso pastore, sono condotte fuori dall’ovile per essere portate al pascolo tutte insieme3. In questo discorso non ricorre il termine <<famiglia>>: appare però con trasparenza che le pecore simboleggiano i discepoli del Cristo, i quali altrove dal Maestro sono chiamati suoi amici4 e fratelli5, anzi sono affidati alle cure di sua madre6. Quindi Giovanni
insegna con sufficiente chiarezza che i cristiani formano la Chiesa, la famiglia del Figlio di Dio” (S. A. Panimolle7)…
“Essere testimoni della bellezza che salva nasce dal farne continua e sempre nuova esperienza: ce lo fa capire lo stesso Gesù quando, nel Vangelo di Giovanni, si presenta come il <<Pastore bello>> (così è nell’originale greco, anche se la traduzione normalmente preferita è quella di <<buon Pastore>>: Gv 10,11.14-15)… La bellezza del Pastore sta nell’amore con cui consegna se stesso alla morte per ciascuna delle sue pecore e stabilisce con ognuna di esse una relazione diretta e personale di intensissimo amore… Il luogo in cui è possibile quest’incontro bello e vivificante con il Pastore è la Chiesa: è in essa che il bel Pastore parla al cuore di ciascuna delle sue pecore… La Chiesa è in tal senso la Chiesa dell’amore, la comunità della bellezza che salva… Attraverso il popolo del <<bel Pastore>> la luce della salvezza potrà raggiungere tutti, attirandoli a lui, e la sua bellezza salverà il mondo” (C. M. Martini8).
GESÙ IL PASTORE IDEALE
Pastore e gregge sono un tema classico dell”Antico Testamento. Secondo tutto l”Antico Testamento, IHWH è il Pastore di Israele (Gn 48,15; Sl 23; 80,2; Is 40,11…), che si serve di uomini, spesso infedeli, per pascere il suo popolo (Ger 23,1-3; Ez 34,1-10). Ma alla fine dei tempi giungerà il Pastore messianico (Ez 34,23-24), che sarà colpito (Zc 13,7) e trafitto (Zc 12,10; 13,1).
Gesù è l”inviato alle pecore perdute della casa di Israele (Mt 15,24; 10,6; Mc 6,34). Gesù si proclama IHWH Pastore (“IO SONO”, vv. 9.11). Tenerezza e provvidenza di Dio; e monito a tutte le autorità che c’è un solo Pastore, il Cristo!
«Il Vangelo di oggi ci presenta un brano che con due pennellate dipinge ed esprime tutta la tenerezza e l’amore del Padre e di Gesù per ciascuno di noi.
In questo piccolo racconto c’è soprattutto Lui, Gesù, mandato dal Padre a dare la vita, perché noi l’avessimo e in abbondanza, e poi ciascuno di noi, conosciuto per nome, con tutti i propri travagli e difficoltà, a cui dice: sei “mio”, non nel senso del possesso, ma dell’attenzione e cura che vuole dedicarci.
Nello sguardo di Gesù c’è lo sguardo di Dio: uno sguardo, che ci segue nel cammino, a volte tortuoso delle nostre giornate, incredibilmente e meravigliosamente compassionevole, di chi con noi patisce, per poterci dare la Sua stessa forza. Gesù sa bene quanto la sofferenza e le difficoltà possano prostrarci: ha provato tutto, eccetto il peccato, e “ci conosce” fino in fondo.
Sa benissimo, che nei momenti di dubbio, di oscurità, anche di male, dentro di noi “stanchi e sfiniti”, vi è il desiderio spasmodico di trovare Qualcuno a cui aggrapparci come l”ultima speranza. Quando non si spera più giustizia, amore, verità; non si ha più neppure la voglia di “camminare” e, soprattutto, si è perso anche il senso e il gusto al cammino, che si è costretti a compiere, è una grande Grazia riuscire a percepire e credere che Lui non accetta facilmente che ci “perdiamo”: “nessuno le strapperà dalla mia mano”. E quando anche qualche volta, per dabbenaggine o per altre ragioni, siamo noi stessi che ci allontaniamo, sappiamo che Gesù non smette mai di cercarci e ci rassicura: “non andranno perdute in eterno”!
Ma una cosa chiede, ieri, oggi e sempre ai Suoi, a noi: “ascoltare la Sua voce”!
E’ questo il primo compito del cristiano: ascoltare Gesù che ci parla, ci salva con la Sua Parola, fa più robusta e forte la nostra fede, trasforma la nostra vita. Più volte anche Papa Francesco ci ha già richiamati su questo aspetto. Ma oggi lo sentiamo ancora più impellente. “Durante la giornata”, ha osservato il Santo Padre, durante una visita pastorale in una parrocchia romana, “si ascoltano spesso altre voci: la radio, la televisione, le chiacchiere delle persone. Ma vi faccio una domanda: Prendiamo un po’ di tempo ogni giorno per ascoltare la Parola di Gesù? A casa abbiamo il Vangelo e ogni giorno ne leggiamo un brano o abbiamo paura, non siamo abituati?… Ascoltare la Parola di Gesù nutre l’anima, la fede. La Sua Parola entra nel nostro cuore e ci fa più forti nella fede”.
Solo così possiamo “rimanere nel Suo amore” e diventare, nonostante le nostre debolezze, comunicatori di gioia evangelica, di speranza e felicità di essere con Dio e nel Cuore di Dio, “una cosa sola con Gesù e con il Padre suo”» (Mons. Antonio Riboldi).
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Vangelo di domenica 04 maggio: III Domenica di Pasqua anno C: Giovanni 21,1-19
Vangelo di domenica 27 aprile II Domenica di Pasqua anno C: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di domenica 20 aprile Pasqua di Resurrezione: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di domenica 13 aprile Domenica delle Palme: Passione del Signore – Luca 22,14-23,56
Vangelo di domenica 06 aprile V Domenica di Quaresima anno C – Giovanni 8, 1-11
Vangelo di domenica 30 marzo IV Domenica di Quaresima anno C – Luca 15, 1 – 3. 11-32
Vangelo di domenica 23 marzo III Domenica di Quaresima anno C – Luca 13, 1-9
Vangelo di domenica 16 marzo: II Domenica di Quaresima anno C – Luca 9, 28-36
Vangelo di domenica 09 marzo: I Domenica di Quaresima anno C – Luca 4,1-13
Vangelo di domenica 02 marzo: VII Domenica C: Luca 6, 39-45
Vangelo di domenica 23 febbraio: VI Domenica C: Luca 6, 27-38
Vangelo di domenica 16 febbraio: VI Domenica C: Luca 6, 17. 20-26
Vangelo di domenica 09 febbraio: V Domenica C: Luca 5, 1-11
Vangelo di domenica 02 febbraio: Presentazione del Signore C: Luca 2, 22-40
Vangelo di domenica 26 gennaio III Domenica C: Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di domenica 19 gennaio: Giovanni 2,1-11
Vangelo di domenica 12 gennaio: Luca 3,15-22
Vangelo di lunedì 06 gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di domenica 05 gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di mercoledì 1 gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di domenica 29 dicembre: Luca 2, 41-52
Vangelo di mercoledì 25 dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di domenica 22 dicembre: Luca 1, 39-45
Vangelo di domenica 15 dicembre: Luca 3, 10-18
Vangelo di domenica 08 dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di domenica 01 dicembre: Luca 21, 25-28.34-36
Vangelo di domenica 24 novembre: Giovanni 18, 33b-37
Vangelo di domenica 17 novembre: Marco 13,24-32
Vangelo di domenica 10 novembre: Marco 12, 38-44
Vangelo di venerdì 1 novembre: Matteo 5,1-12
Vangelo di domenica 03 novembre: Marco 12, 28b-34
Vangelo di domenica 27 ottobre: Marco 10, 46-52
Vangelo di domenica 20 ottobre: Marco 10, 35-45
Vangelo di domenica 13 ottobre: Marco 10, 17-30
Vangelo di domenica 06 ottobre: Marco 10, 2-16
Vangelo di domenica 29 settembre: Marco 9, 38-43.45.47-48
Vangelo di domenica 22 settembre: Marco 9, 30-37
Vangelo di domenica 15 settembre: Marco 8, 27-35
Vangelo di domenica 08 settembre: Marco 7, 31-35
Vangelo di domenica 01 settembre: Marco 7, 1-8. 14-15. 21-23
Vangelo di domenica 25 agosto: Giovanni 6, 60-69
Vangelo di Giovedì 15 agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di domenica 18 agosto: Giovanni 6, 51-58
Vangelo di Domenica 11 agosto: Giovanni 6, 41-51
Vangelo di Domenica 4 agosto: Giovanni 6, 24-35
Vangelo di Domenica 28 luglio: Giovanni 6, 1-15
Vangelo di Domenica 21 luglio: Marco 6, 30-34
Vangelo di Domenica 14 luglio: Marco 6, 7-13
Vangelo di Domenica 07 luglio: Marco 6, 1-6
Vangelo di Domenica 30 giugno: Marco 5, 21-43
Vangelo di Domenica 23 giugno: Marco 4, 35-41
Vangelo di Domenica 16 giugno: Marco 4, 26-34
Vangelo di Domenica 09 giugno: Marco 3, 20-35
Vangelo di Domenica 02 giugno: Marco 14, 12-26; 16, 22-26
Vangelo di Domenica 26 maggio: Matteo 28, 16-20
Vangelo di Domenica 19 maggio: Giovanni 15, 26-27; 16, 12-15
Vangelo di Domenica 12 maggio: Marco 16, 15-20
Vangelo di Domenica 05 maggio: Giovanni 15, 9-17
Vangelo di Domenica 28 aprile: Giovanni 15, 1-8
Vangelo di Domenica 21 aprile: Giovanni 10, 11-18
Vangelo di Domenica 14 aprile: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 07 aprile: Giovanni 20, 19-31
Pasqua di Resurrezione: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di Domenica 24 marzo: Marco 14, 1-15, 47
Vangelo di Domenica 17 marzo: Giovanni 12, 20-33
Vangelo di Domenica 10 marzo: Giovanni 3, 14-21
Vangelo di Domenica 03 marzo: Giovanni 2, 13-25
Vangelo di Domenica 25 febbraio: Marco 9, 2-10
Vangelo di Domenica 18 febbraio: Marco 1, 12-15
Vangelo di Domenica 11 febbraio: Marco 1, 40-45
Vangelo di Domenica 04 febbraio: Marco 1, 29-39
Vangelo di Domenica 28 gennaio: Marco 1, 21-28
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Vangelo di Domenica 14 gennaio: Giovanni 1, 35-42
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Vangelo di Sabato 06 gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Lunedì 01 gennaio: Luca 2, 16-21
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Vangelo di Domenica 26 novembre: Matteo 25, 31-46
Vangelo di Domenica 19 novembre: Matteo 25, 14-30
Vangelo di Domenica 12 novembre: Matteo 25, 1-13
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Vangelo di Domenica 29 ottobre: Matteo 22, 34-40
Vangelo di Domenica 22 ottobre: Matteo 22, 15-21
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Vangelo di Domenica 8 ottobre: Matteo 21, 33-43
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Vangelo di Domenica 24 settembre: Matteo 20, 1-16
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Vangelo di Domenica 3 Aprile: Giovanni 8, 1-11
Vangelo di Domenica 27 Marzo: Luca 15 ,1-3.11-32
Vangelo di Domenica 20 Marzo: Luca 13, 1-9
Vangelo di Domenica 13 Marzo: Luca 9, 28-36
Vangelo di Domenica 6 Marzo: Luca 4, 1-13
Vangelo di Domenica 27 Febbraio: Luca 6, 39-45
Vangelo di Domenica 20 Febbraio: Luca 6, 27-38
Vangelo di Domenica 13 Febbraio: Luca 6, 17. 20-26
Vangelo di Domenica 6 Febbraio: Luca 5, 1-11
Vangelo di Domenica 30 Gennaio Luca 4, 21-30
Vangelo di Domenica 23 Gennaio Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di Domenica 16 Gennaio: Giovanni 2, 1-11
Vangelo di Domenica 9 Gennaio Luca 3, 15-16.21-22
Vangelo di Giovedì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 2 Gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di Sabato 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 26 Dicembre: Luca 2, 41-52
Vangelo di Sabato 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 19 Dicembre: Luca 1, 39-45
Vangelo di Domenica 12 Dicembre: Luca 3, 10-18
Vangelo di Mercoledì 8 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 5 Dicembre: Luca 3, 1-6
Vangelo di Domenica 28 Novembre: Luca 21, 25-28. 34-36
Vangelo di Domenica 21 Novembre: Giovanni 13, 33-37
Vangelo di Domenica 14 Novembre: Marco 13, 24-32
Vangelo di Domenica 7 Novembre: Marco 12, 38-44
Vangelo di Lunedì 1 Novembre: Luca 6, 17. 20-26/ Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 31 Ottobre: Marco 12, 28-34
Vangelo di Domenica 24 Ottobre: Marco 10, 46-52
Vangelo di Domenica 17 Ottobre: Marco 10, 35-45
Vangelo di Domenica 10 Ottobre: Marco 10, 17-31
Vangelo di Domenica 3 Ottobre: Marco 10, 2-16
Vangelo di Domenica 26 Settembre: Marco 9, 38-43.45.47-48
Vangelo di Domenica 19 Settembre: Marco 9, 30-37
Vangelo di Domenica 12 Settembre: Marco 8, 27-35
Vangelo di Domenica 5 Settembre: Marco 7, 31-37
Vangelo di Domenica 29 Agosto: Marco 7, 1-8.14-15.21-23
Vangelo di Domenica 22 Agosto: Giovanni 6, 60-70
Vangelo di Domenica 15 Agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di Domenica 8 Agosto: Giovanni 6, 41-51
Vangelo di Domenica 1 Agosto: Giovanni 6, 24-35
Vangelo di Domenica 25 Luglio: Giovanni 6, 1-15
Vangelo di Domenica 18 Luglio: Marco 6, 30-34
Vangelo di Domenica 11 Luglio: Marco 6, 7-13
Vangelo di Domenica 4 Luglio: Marco 6, 1-6
Vangelo di Martedì 29 Giugno: Matteo 16, 13-19
Vangelo di Domenica 27 Giugno: Marco 5, 21-43
Vangelo di Domenica 20 Giugno: Marco 4, 35-41
Vangelo di Domenica 13 Giugno: Marco 4, 26-34
Vangelo di Domenica 6 Giugno: Marco 14, 12-16.22-26
Vangelo di Martedì 30 Maggio: Matteo 28, 16-20
Vangelo di Domenica 23 Maggio: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 16 Maggio: Marco 16, 15-20
Vangelo di Domenica 9 Maggio: Giovanni 15, 9-17
Vangelo di Domenica 2 Maggio: Giovanni 15, 1-8
Vangelo di Domenica 25 Aprile: Giovanni 10, 11-18
Vangelo di Domenica 18 Aprile: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 11 Aprile: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di Venerdì 2 Aprile: Giovanni 18-19
Vangelo di Giovedì 1 Aprile: Giovanni 13, 1-15
Vangelo di Domenica 28 Marzo: Marco 14-15
Vangelo di Domenica 21 Marzo: Giovanni 12, 20-33
Vangelo di Domenica 14 Marzo: Giovanni 3, 14-21
Vangelo di Domenica 7 Marzo: Giovanni 2, 13-25
Vangelo di Domenica 28 Febbraio: Marco 9, 2-10
Vangelo di Domenica 21 Febbraio: Marco 1, 12-15
Vangelo di Domenica 14 Febbraio: Marco 1, 40-45
Vangelo di Domenica 7 Febbraio: Marco 1, 29-39
Vangelo di Domenica 31 Gennaio: Marco 1, 21-28
Vangelo di Domenica 24 Gennaio: Marco 1, 14-20
Vangelo di Domenica 10 Gennaio: Marco 1, 9-11
Vangelo di Giovedì 7 Gennaio: Giovanni 1, 35-42
Vangelo di Mercoledì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 3 Gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di Venerdì 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 27 Dicembre: Luca 2, 25-38
Vangelo di Venerdì 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 20 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 13 Dicembre: Giovanni 1, 6-8.19-28
Vangelo di Domenica 6 Dicembre: Marco 1, 1-8
Vangelo di Domenica 29 Novembre: Marco 13, 33-37
Vangelo di Domenica 22 Novembre: Matteo 25, 31-46
Vangelo di Domenica 15 novembre: Matteo 25, 14-30
Vangelo di Domenica 8 Novembre: Matteo 25, 1-13
Vangelo di Domenica 1 Novembre: Luca 6, 17. 20-26/ Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 25 Ottobre: Matteo 22, 34-40
Vangelo di Domenica 18 Ottobre: Matteo 22, 15-21
Vangelo di Domenica 10 Ottobre: Matteo 22, 1-14
Vangelo di Domenica 4 Ottobre: Matteo 21, 33-43
Vangelo di Domenica 27 Settembre: Matteo 21, 28-32
Vangelo di Domenica 20 Settembre: Matteo 20, 1-16
Vangelo di Domenica 13 Settembre: Matteo 18, 21-35
Vangelo di Domenica 6 Settembre: Matteo 18, 15-20
Vangelo di Domenica 6 Settembre