PESCATORI DI UOMINI
1 Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret 2 e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. 3 Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.
4 Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e calate le reti per la pesca». 5 Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». 6 E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano. 7 Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. 8 Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me che sono un peccatore». 9 Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto; 10 così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». 11 Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Lc 5, 1-11
Cari Consorelle e Confratelli delle Misericordie, sono Carlo Miglietta, medico, biblista, laico, marito, papà e nonno (www.buonabibbiaatutti.it). Anche oggi condivido con voi un breve pensiero di meditazione sul Vangelo, con particolare riferimento al tema della misericordia.
Pescatori di uomini (Lc 5,10)! A quale strano impegno ci chiami oggi, Signore! Tu ti riveli a noi in potenza e forza, come il “Santo, Signore degli eserciti, della cui gloria è piena tutta la terra, … il Re” (Prima Lettura: Is 6,2-4): noi ci sentiamo “perduti, dalle labbra impure, abitanti in mezzo a un popolo di impuri” (Is 6,5). Tu trasformi con una sola tua Parola la nostra inutile fatica di tutta una notte in una pesca sovrabbondante (Vangelo: Lc 5,5-6): e a noi resta un grande stupore e il profondo senso di indegnità di fronte alla tua grandezza (Lc 5,8-9). Ci aspetteremmo un invito all’adorazione perpetua del Tuo nome, ad offrire sacrifici di lode, a una meditazione continua della tua legge, a contemplare prostrati il tuo mistero… Invece, ci vuoi… pescatori di uomini! Tu, l’Onnipotente, Signore dei cherubini e dei serafini, la cui “Parola non torna mai indietro senza aver compiuto la tua volontà” (Is 55,11), necessiti di noi per diffondere il tuo Verbo. Sei il Dio che vuol aver bisogno delle sue creature: sei il Dio che si fa mendicante e chiede: “Chi manderò e chi andrà per noi?” (Is 6,8).
Pescatori di uomini! Tu vuoi che siamo noi a trasmettere a tutti gli altri uomini il tuo Vangelo, la nostra gioiosa personale esperienza della tua Risurrezione e della tua vittoria sull’angoscia, sulla malattia, sul peccato, sulla morte (Seconda Lettura: 1 Cor 15,1-9). Chiami noi, salvati dal biblico mare del caos e del male, a diventare a nostra volta pescatori di uomini! Vincoli la tua Parola a una “trasmissione” (paradosis: 1 Cor 15,1-3), di cui noi dobbiamo essere al contempo i testimoni, i tramiti, i garanti. E se non lo facciamo noi, tutti noi, agli altri non giungerà la Lieta Notizia: “Come potranno credere, senza averne sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, senza uno che annunzi?” (Rm 10,14).
Pescatori di uomini! È un invito, Signore, che non rivolgi solo ai preti e alle suore, ma a tutti i tuoi discepoli. Anche tutti noi laici, mamme o papà, immersi nel mare del mondo, senza paura di contaminarci con la sua iniquità, dobbiamo essere pescatori di uomini, annunziando la Parola “in ogni occasione, opportuna e non opportuna” (2 Tm 4,2). Ciascuno di noi, come Paolo, deve essere divorato dallo zelo di evangelizzare, e attestare: “E’ per me un dovere predicare il Vangelo: guai a me se non predicassi il Vangelo” (1 Cor 9,18). Perché siamo “chiamati a rendere presente e operosa la Chiesa”, la tua barca di salvezza (Mc 3,9; 4,35-41; Gv 6,21), “in quei luoghi e in quelle circostanze in cui essa non può diventare sale della terra se non per mezzo” nostro: “grava infatti su tutti i laici il glorioso peso di lavorare, affinché il divino disegno di salvezza raggiunga ogni giorno di più tutti gli uomini di tutti i tempi e di tutta la terra” (Lumen gentium, n. 33). “I laici, quindi…, possono e devono esercitare una preziosa azione per l’evangelizzazione del mondo; … bisogna che tutti cooperino alla dilatazione e all’incremento del Regno di Cristo nel mondo” (n. 35).
Pescatori di uomini! A me tu, oggi, Signore, rivolgi l’accorato appello di andare e ammaestrare tutte le nazioni, battezzandole nel tuo nome e insegnando loro tutto quello che tu ci hai comandato (Mt 28,19-20). Io, oggi, sono chiamato da te per “stare con te, per mandarmi a predicare e per avere il potere di scacciare i demoni” (Mc 3,14). Che io non resti a crogiolarmi nella mia salvezza personale. Che io comprenda che la tua sequela è missione, che il tuo discepolato è apostolato; che la felicità di tanti fratelli che ancora giacciono “nelle tenebre e nell’ombra della morte” (Lc 1,79) dipende solo da me. E che risponda al tuo invito, in ogni momento, con gioia e generosità: “Eccomi, manda me!” (Is 6,8).
LA MISSIONARIETA’ “AD GENTES”
Ciascuno di noi è missionario in virtù del suo Battesimo, e quindi ad ogni età siamo stati scelti dal Signore per annunciare il suo Vangelo a tutti quelli che incontriamo nella quotidianità della nostra vita. Ma Gesù, prima di ascendere al cielo, ci ha dato un altro compito preciso: “Andate e fate mie discepole tutte le nazioni” (Mt 28,18-20); “Voi mi sarete testimoni… fino agli estremi confini della terra” (At 1,8). Grava quindi su tutti noi anche il compito di portare la Gioiosa Notizia a tutte le genti. Perciò Il Concilio Ecumenico Vaticano II ha ribadito: “La Chiesa peregrinante è per sua natura missionaria” (Concilio Ecumenico Vaticano II, Ad gentes, n. 2); ed ha invitato “ciascuna comunità… ad allargare la vasta trama della sua carità fino ai confini della terra, dimostrando per quelli che sono lontani la stessa sollecitudine che ha per coloro che sono i suoi propri membri” (Concilio Ecumenico Vaticano II, Ad gentes, n. 37).
Parliamo quindi della necessità inderogabile, a tutte le età, di essere missionari “ad gentes”, a quei cinque miliardi di persone che non conoscono Gesù, e di avere “la stessa sollecitudine” per i problemi delle nostre comunità e per quelli delle popolazioni lontane. E qui…casca l’asino! Scrive un anziano missionario, Padre Natale Basso: “L’impegno missionario «ad gentes» non è un qualcosa di più per i cristiani che simpatizzano per le missioni… E’ molto comune pensare che interessarsi alle missioni sia un’attitudine come le altre, come ad esempio la sensibilità per i poveri, per gli ammalati, per il canto sacro, per cui si sceglie di appartenere al gruppo missionario, al coro, al gruppo liturgico, alle varie forme di volontariato. L’idea che l’impegno missionario «ad gentes»… deve essere quindi vissuto in profondità e con costanza da ciascuno fa fatica a prendere piede, non riesce a sfondare, non convince… Invece l’animazione missionaria deve coincidere con la formazione cristiana, permeando di spirito missionario tutte le azioni pastorali che sviluppano i germi del battesimo nel singolo e nella comunità: la liturgia, la catechesi, tutto il processo di iniziazione cristiana… Purtroppo non è così. L’animazione missionaria continua ad essere un’attività parallela all’azione pastorale e alla formazione spirituale dei cristiani. Diversi i soggetti responsabili, diversi gli ambiti, diversi spesso anche gli obiettivi e i contenuti… Ma una comunità cristiana non è fedele alla sua vocazione se non è missionaria. O è una comunità missionaria, o non è nemmeno una comunità cristiana. La missionarietà non è affare di specialisti (coloro che partono) ma riguarda tutti. Chi è chiamato a partire deve andare; ma quanti sono quelli che non rispondono e non vanno! Chi è chiamato a restare deve dare la sua collaborazione; ma quanti sono quelli che pregano poco per chi è partito, o che mandano con il contagocce aiuti materiali, pur convinti di fare chissà che cosa… È urgente andare controcorrente. Se hai capito la missionarietà, non stare a guardare; se non l’hai capita e la consideri un accessorio, datti da fare, perché sei un cristiano o una cristiana che zoppica, a cui manca una mano, o che non vede bene”.
Buona Misericordia a tutti!
Chi volesse leggere un’esegesi più completa del testo, o qualche approfondimento, me li chieda a migliettacarlo@gmail.com.
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Vangelo di domenica 09 febbraio: V Domenica C: Luca 5, 1-11
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Cari Consorelle e Confratelli delle Misericordie, sono Carlo Miglietta, medico, biblista, laico, marito, papà e nonno (www.buonabibbiaatutti.it). Anche oggi condivido con voi un breve pensiero di meditazione sul Vangelo, con particolare riferimento al tema della misericordia.
Pescatori di uomini (Lc 5,10)! A quale strano impegno ci chiami oggi, Signore! Tu ti riveli a noi in potenza e forza, come il “Santo, Signore degli eserciti, della cui gloria è piena tutta la terra, … il Re” (Prima Lettura: Is 6,2-4): noi ci sentiamo “perduti, dalle labbra impure, abitanti in mezzo a un popolo di impuri” (Is 6,5). Tu trasformi con una sola tua Parola la nostra inutile fatica di tutta una notte in una pesca sovrabbondante (Vangelo: Lc 5,5-6): e a noi resta un grande stupore e il profondo senso di indegnità di fronte alla tua grandezza (Lc 5,8-9). Ci aspetteremmo un invito all’adorazione perpetua del Tuo nome, ad offrire sacrifici di lode, a una meditazione continua della tua legge, a contemplare prostrati il tuo mistero… Invece, ci vuoi… pescatori di uomini! Tu, l’Onnipotente, Signore dei cherubini e dei serafini, la cui “Parola non torna mai indietro senza aver compiuto la tua volontà” (Is 55,11), necessiti di noi per diffondere il tuo Verbo. Sei il Dio che vuol aver bisogno delle sue creature: sei il Dio che si fa mendicante e chiede: “Chi manderò e chi andrà per noi?” (Is 6,8).
Pescatori di uomini! Tu vuoi che siamo noi a trasmettere a tutti gli altri uomini il tuo Vangelo, la nostra gioiosa personale esperienza della tua Risurrezione e della tua vittoria sull’angoscia, sulla malattia, sul peccato, sulla morte (Seconda Lettura: 1 Cor 15,1-9). Chiami noi, salvati dal biblico mare del caos e del male, a diventare a nostra volta pescatori di uomini! Vincoli la tua Parola a una “trasmissione” (paradosis: 1 Cor 15,1-3), di cui noi dobbiamo essere al contempo i testimoni, i tramiti, i garanti. E se non lo facciamo noi, tutti noi, agli altri non giungerà la Lieta Notizia: “Come potranno credere, senza averne sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, senza uno che annunzi?” (Rm 10,14).
Pescatori di uomini! È un invito, Signore, che non rivolgi solo ai preti e alle suore, ma a tutti i tuoi discepoli. Anche tutti noi laici, mamme o papà, immersi nel mare del mondo, senza paura di contaminarci con la sua iniquità, dobbiamo essere pescatori di uomini, annunziando la Parola “in ogni occasione, opportuna e non opportuna” (2 Tm 4,2). Ciascuno di noi, come Paolo, deve essere divorato dallo zelo di evangelizzare, e attestare: “E’ per me un dovere predicare il Vangelo: guai a me se non predicassi il Vangelo” (1 Cor 9,18). Perché siamo “chiamati a rendere presente e operosa la Chiesa”, la tua barca di salvezza (Mc 3,9; 4,35-41; Gv 6,21), “in quei luoghi e in quelle circostanze in cui essa non può diventare sale della terra se non per mezzo” nostro: “grava infatti su tutti i laici il glorioso peso di lavorare, affinché il divino disegno di salvezza raggiunga ogni giorno di più tutti gli uomini di tutti i tempi e di tutta la terra” (Lumen gentium, n. 33). “I laici, quindi…, possono e devono esercitare una preziosa azione per l’evangelizzazione del mondo; … bisogna che tutti cooperino alla dilatazione e all’incremento del Regno di Cristo nel mondo” (n. 35).
Pescatori di uomini! A me tu, oggi, Signore, rivolgi l’accorato appello di andare e ammaestrare tutte le nazioni, battezzandole nel tuo nome e insegnando loro tutto quello che tu ci hai comandato (Mt 28,19-20). Io, oggi, sono chiamato da te per “stare con te, per mandarmi a predicare e per avere il potere di scacciare i demoni” (Mc 3,14). Che io non resti a crogiolarmi nella mia salvezza personale. Che io comprenda che la tua sequela è missione, che il tuo discepolato è apostolato; che la felicità di tanti fratelli che ancora giacciono “nelle tenebre e nell’ombra della morte” (Lc 1,79) dipende solo da me. E che risponda al tuo invito, in ogni momento, con gioia e generosità: “Eccomi, manda me!” (Is 6,8).
LA MISSIONARIETA’ “AD GENTES”
Ciascuno di noi è missionario in virtù del suo Battesimo, e quindi ad ogni età siamo stati scelti dal Signore per annunciare il suo Vangelo a tutti quelli che incontriamo nella quotidianità della nostra vita. Ma Gesù, prima di ascendere al cielo, ci ha dato un altro compito preciso: “Andate e fate mie discepole tutte le nazioni” (Mt 28,18-20); “Voi mi sarete testimoni… fino agli estremi confini della terra” (At 1,8). Grava quindi su tutti noi anche il compito di portare la Gioiosa Notizia a tutte le genti. Perciò Il Concilio Ecumenico Vaticano II ha ribadito: “La Chiesa peregrinante è per sua natura missionaria” (Concilio Ecumenico Vaticano II, Ad gentes, n. 2); ed ha invitato “ciascuna comunità… ad allargare la vasta trama della sua carità fino ai confini della terra, dimostrando per quelli che sono lontani la stessa sollecitudine che ha per coloro che sono i suoi propri membri” (Concilio Ecumenico Vaticano II, Ad gentes, n. 37).
Parliamo quindi della necessità inderogabile, a tutte le età, di essere missionari “ad gentes”, a quei cinque miliardi di persone che non conoscono Gesù, e di avere “la stessa sollecitudine” per i problemi delle nostre comunità e per quelli delle popolazioni lontane. E qui…casca l’asino! Scrive un anziano missionario, Padre Natale Basso: “L’impegno missionario «ad gentes» non è un qualcosa di più per i cristiani che simpatizzano per le missioni… E’ molto comune pensare che interessarsi alle missioni sia un’attitudine come le altre, come ad esempio la sensibilità per i poveri, per gli ammalati, per il canto sacro, per cui si sceglie di appartenere al gruppo missionario, al coro, al gruppo liturgico, alle varie forme di volontariato. L’idea che l’impegno missionario «ad gentes»… deve essere quindi vissuto in profondità e con costanza da ciascuno fa fatica a prendere piede, non riesce a sfondare, non convince… Invece l’animazione missionaria deve coincidere con la formazione cristiana, permeando di spirito missionario tutte le azioni pastorali che sviluppano i germi del battesimo nel singolo e nella comunità: la liturgia, la catechesi, tutto il processo di iniziazione cristiana… Purtroppo non è così. L’animazione missionaria continua ad essere un’attività parallela all’azione pastorale e alla formazione spirituale dei cristiani. Diversi i soggetti responsabili, diversi gli ambiti, diversi spesso anche gli obiettivi e i contenuti… Ma una comunità cristiana non è fedele alla sua vocazione se non è missionaria. O è una comunità missionaria, o non è nemmeno una comunità cristiana. La missionarietà non è affare di specialisti (coloro che partono) ma riguarda tutti. Chi è chiamato a partire deve andare; ma quanti sono quelli che non rispondono e non vanno! Chi è chiamato a restare deve dare la sua collaborazione; ma quanti sono quelli che pregano poco per chi è partito, o che mandano con il contagocce aiuti materiali, pur convinti di fare chissà che cosa… È urgente andare controcorrente. Se hai capito la missionarietà, non stare a guardare; se non l’hai capita e la consideri un accessorio, datti da fare, perché sei un cristiano o una cristiana che zoppica, a cui manca una mano, o che non vede bene”.
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Vangelo di domenica 02 marzo: VII Domenica C: Luca 6, 39-45
Vangelo di domenica 23 febbraio: VI Domenica C: Luca 6, 27-38
Vangelo di domenica 16 febbraio: VI Domenica C: Luca 6, 17. 20-26
Vangelo di domenica 02 febbraio: Presentazione del Signore C: Luca 2, 22-40
Vangelo di domenica 26 gennaio III Domenica C: Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di domenica 19 gennaio: Giovanni 2,1-11
Vangelo di domenica 12 gennaio: Luca 3,15-22
Vangelo di lunedì 06 gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di domenica 05 gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di mercoledì 1 gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di domenica 29 dicembre: Luca 2, 41-52
Vangelo di mercoledì 25 dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di domenica 22 dicembre: Luca 1, 39-45
Vangelo di domenica 15 dicembre: Luca 3, 10-18
Vangelo di domenica 08 dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di domenica 01 dicembre: Luca 21, 25-28.34-36
Vangelo di domenica 24 novembre: Giovanni 18, 33b-37
Vangelo di domenica 17 novembre: Marco 13,24-32
Vangelo di domenica 10 novembre: Marco 12, 38-44
Vangelo di venerdì 1 novembre: Matteo 5,1-12
Vangelo di domenica 03 novembre: Marco 12, 28b-34
Vangelo di domenica 27 ottobre: Marco 10, 46-52
Vangelo di domenica 20 ottobre: Marco 10, 35-45
Vangelo di domenica 13 ottobre: Marco 10, 17-30
Vangelo di domenica 06 ottobre: Marco 10, 2-16
Vangelo di domenica 29 settembre: Marco 9, 38-43.45.47-48
Vangelo di domenica 22 settembre: Marco 9, 30-37
Vangelo di domenica 15 settembre: Marco 8, 27-35
Vangelo di domenica 08 settembre: Marco 7, 31-35
Vangelo di domenica 01 settembre: Marco 7, 1-8. 14-15. 21-23
Vangelo di domenica 25 agosto: Giovanni 6, 60-69
Vangelo di Giovedì 15 agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di domenica 18 agosto: Giovanni 6, 51-58
Vangelo di Domenica 11 agosto: Giovanni 6, 41-51
Vangelo di Domenica 4 agosto: Giovanni 6, 24-35
Vangelo di Domenica 28 luglio: Giovanni 6, 1-15
Vangelo di Domenica 21 luglio: Marco 6, 30-34
Vangelo di Domenica 14 luglio: Marco 6, 7-13
Vangelo di Domenica 07 luglio: Marco 6, 1-6
Vangelo di Domenica 30 giugno: Marco 5, 21-43
Vangelo di Domenica 23 giugno: Marco 4, 35-41
Vangelo di Domenica 16 giugno: Marco 4, 26-34
Vangelo di Domenica 09 giugno: Marco 3, 20-35
Vangelo di Domenica 02 giugno: Marco 14, 12-26; 16, 22-26
Vangelo di Domenica 26 maggio: Matteo 28, 16-20
Vangelo di Domenica 19 maggio: Giovanni 15, 26-27; 16, 12-15
Vangelo di Domenica 12 maggio: Marco 16, 15-20
Vangelo di Domenica 05 maggio: Giovanni 15, 9-17
Vangelo di Domenica 28 aprile: Giovanni 15, 1-8
Vangelo di Domenica 21 aprile: Giovanni 10, 11-18
Vangelo di Domenica 14 aprile: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 07 aprile: Giovanni 20, 19-31
Pasqua di Resurrezione: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di Domenica 24 marzo: Marco 14, 1-15, 47
Vangelo di Domenica 17 marzo: Giovanni 12, 20-33
Vangelo di Domenica 10 marzo: Giovanni 3, 14-21
Vangelo di Domenica 03 marzo: Giovanni 2, 13-25
Vangelo di Domenica 25 febbraio: Marco 9, 2-10
Vangelo di Domenica 18 febbraio: Marco 1, 12-15
Vangelo di Domenica 11 febbraio: Marco 1, 40-45
Vangelo di Domenica 04 febbraio: Marco 1, 29-39
Vangelo di Domenica 28 gennaio: Marco 1, 21-28
Vangelo di Domenica 21 gennaio: Marco 1, 14-20
Vangelo di Domenica 14 gennaio: Giovanni 1, 35-42
Vangelo di Domenica 07 gennaio: Marco 1, 9-11
Vangelo di Sabato 06 gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Lunedì 01 gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 31 dicembre: Luca 2, 22-40
Vangelo di Lunedì 25 dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 24 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 17 dicembre: Giovanni 1, 6-8. 19-28
Vangelo di Venerdì 8 dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 10 dicembre: Marco 1, 1-8
Vangelo di Domenica 03 dicembre: Marco 13, 33-37
Vangelo di Domenica 26 novembre: Matteo 25, 31-46
Vangelo di Domenica 19 novembre: Matteo 25, 14-30
Vangelo di Domenica 12 novembre: Matteo 25, 1-13
Vangelo di Domenica 5 novembre: Matteo 23, 1-12
Vangelo di Mercoledì 1 novembre: Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 29 ottobre: Matteo 22, 34-40
Vangelo di Domenica 22 ottobre: Matteo 22, 15-21
Vangelo di Domenica 15 ottobre: Matteo 22, 1-14
Vangelo di Domenica 8 ottobre: Matteo 21, 33-43
Vangelo di Domenica 1 ottobre: Matteo 21, 28-32
Vangelo di Domenica 24 settembre: Matteo 20, 1-16
Vangelo di Domenica 17 settembre: Matteo 18, 21-35
Vangelo di Domenica 10 settembre: Matteo 18, 15-20
Vangelo di Domenica 03 settembre: Matteo 16, 21-28
Vangelo di Domenica 27 agosto: Matteo 16, 13-20
Vangelo di Domenica 20 agosto: Matteo 15 ,21-28
Vangelo di Martedì 15 Agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di Domenica 13 Agosto: Matteo 14, 22-33
Vangelo di Domenica 06 Agosto: Matteo 17, 1-9
Vangelo di Domenica 30 Luglio: Matteo 13, 44-52
Vangelo di Domenica 23 Luglio: Matteo 13, 24-43
Vangelo di Domenica 16 Luglio: Matteo 13, 1-23
Vangelo di Domenica 09 Luglio: Matteo 11, 25-30
Vangelo di Domenica 02 Luglio: Matteo 10, 37-42
Vangelo di Giovedì 29 Giugno: Matteo 16, 13-19
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Vangelo di Domenica 23 Aprile: Luca 24, 13-35
Vangelo di Domenica 16 Aprile: Giovanni 20, 19-31
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Vangelo di Domenica 17 Aprile: Giovanni 20, 1-9
Vangelo di Domenica 10 Aprile: Luca 22, 14-23, 56
Vangelo di Domenica 3 Aprile: Giovanni 8, 1-11
Vangelo di Domenica 27 Marzo: Luca 15 ,1-3.11-32
Vangelo di Domenica 20 Marzo: Luca 13, 1-9
Vangelo di Domenica 13 Marzo: Luca 9, 28-36
Vangelo di Domenica 6 Marzo: Luca 4, 1-13
Vangelo di Domenica 27 Febbraio: Luca 6, 39-45
Vangelo di Domenica 20 Febbraio: Luca 6, 27-38
Vangelo di Domenica 13 Febbraio: Luca 6, 17. 20-26
Vangelo di Domenica 6 Febbraio: Luca 5, 1-11
Vangelo di Domenica 30 Gennaio Luca 4, 21-30
Vangelo di Domenica 23 Gennaio Luca 1, 1-4; 4, 14-21
Vangelo di Domenica 16 Gennaio: Giovanni 2, 1-11
Vangelo di Domenica 9 Gennaio Luca 3, 15-16.21-22
Vangelo di Giovedì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 2 Gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di Sabato 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 26 Dicembre: Luca 2, 41-52
Vangelo di Sabato 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 19 Dicembre: Luca 1, 39-45
Vangelo di Domenica 12 Dicembre: Luca 3, 10-18
Vangelo di Mercoledì 8 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 5 Dicembre: Luca 3, 1-6
Vangelo di Domenica 28 Novembre: Luca 21, 25-28. 34-36
Vangelo di Domenica 21 Novembre: Giovanni 13, 33-37
Vangelo di Domenica 14 Novembre: Marco 13, 24-32
Vangelo di Domenica 7 Novembre: Marco 12, 38-44
Vangelo di Lunedì 1 Novembre: Luca 6, 17. 20-26/ Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 31 Ottobre: Marco 12, 28-34
Vangelo di Domenica 24 Ottobre: Marco 10, 46-52
Vangelo di Domenica 17 Ottobre: Marco 10, 35-45
Vangelo di Domenica 10 Ottobre: Marco 10, 17-31
Vangelo di Domenica 3 Ottobre: Marco 10, 2-16
Vangelo di Domenica 26 Settembre: Marco 9, 38-43.45.47-48
Vangelo di Domenica 19 Settembre: Marco 9, 30-37
Vangelo di Domenica 12 Settembre: Marco 8, 27-35
Vangelo di Domenica 5 Settembre: Marco 7, 31-37
Vangelo di Domenica 29 Agosto: Marco 7, 1-8.14-15.21-23
Vangelo di Domenica 22 Agosto: Giovanni 6, 60-70
Vangelo di Domenica 15 Agosto: Luca 1, 39-56
Vangelo di Domenica 8 Agosto: Giovanni 6, 41-51
Vangelo di Domenica 1 Agosto: Giovanni 6, 24-35
Vangelo di Domenica 25 Luglio: Giovanni 6, 1-15
Vangelo di Domenica 18 Luglio: Marco 6, 30-34
Vangelo di Domenica 11 Luglio: Marco 6, 7-13
Vangelo di Domenica 4 Luglio: Marco 6, 1-6
Vangelo di Martedì 29 Giugno: Matteo 16, 13-19
Vangelo di Domenica 27 Giugno: Marco 5, 21-43
Vangelo di Domenica 20 Giugno: Marco 4, 35-41
Vangelo di Domenica 13 Giugno: Marco 4, 26-34
Vangelo di Domenica 6 Giugno: Marco 14, 12-16.22-26
Vangelo di Martedì 30 Maggio: Matteo 28, 16-20
Vangelo di Domenica 23 Maggio: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 16 Maggio: Marco 16, 15-20
Vangelo di Domenica 9 Maggio: Giovanni 15, 9-17
Vangelo di Domenica 2 Maggio: Giovanni 15, 1-8
Vangelo di Domenica 25 Aprile: Giovanni 10, 11-18
Vangelo di Domenica 18 Aprile: Luca 24, 35-48
Vangelo di Domenica 11 Aprile: Giovanni 20, 19-31
Vangelo di Venerdì 2 Aprile: Giovanni 18-19
Vangelo di Giovedì 1 Aprile: Giovanni 13, 1-15
Vangelo di Domenica 28 Marzo: Marco 14-15
Vangelo di Domenica 21 Marzo: Giovanni 12, 20-33
Vangelo di Domenica 14 Marzo: Giovanni 3, 14-21
Vangelo di Domenica 7 Marzo: Giovanni 2, 13-25
Vangelo di Domenica 28 Febbraio: Marco 9, 2-10
Vangelo di Domenica 21 Febbraio: Marco 1, 12-15
Vangelo di Domenica 14 Febbraio: Marco 1, 40-45
Vangelo di Domenica 7 Febbraio: Marco 1, 29-39
Vangelo di Domenica 31 Gennaio: Marco 1, 21-28
Vangelo di Domenica 24 Gennaio: Marco 1, 14-20
Vangelo di Domenica 10 Gennaio: Marco 1, 9-11
Vangelo di Giovedì 7 Gennaio: Giovanni 1, 35-42
Vangelo di Mercoledì 6 Gennaio: Matteo 2, 1-12
Vangelo di Domenica 3 Gennaio: Giovanni 1, 1-18
Vangelo di Venerdì 1 Gennaio: Luca 2, 16-21
Vangelo di Domenica 27 Dicembre: Luca 2, 25-38
Vangelo di Venerdì 25 Dicembre: Luca 2, 1-14
Vangelo di Domenica 20 Dicembre: Luca 1, 26-38
Vangelo di Domenica 13 Dicembre: Giovanni 1, 6-8.19-28
Vangelo di Domenica 6 Dicembre: Marco 1, 1-8
Vangelo di Domenica 29 Novembre: Marco 13, 33-37
Vangelo di Domenica 22 Novembre: Matteo 25, 31-46
Vangelo di Domenica 15 novembre: Matteo 25, 14-30
Vangelo di Domenica 8 Novembre: Matteo 25, 1-13
Vangelo di Domenica 1 Novembre: Luca 6, 17. 20-26/ Matteo 5, 1-12
Vangelo di Domenica 25 Ottobre: Matteo 22, 34-40
Vangelo di Domenica 18 Ottobre: Matteo 22, 15-21
Vangelo di Domenica 10 Ottobre: Matteo 22, 1-14
Vangelo di Domenica 4 Ottobre: Matteo 21, 33-43
Vangelo di Domenica 27 Settembre: Matteo 21, 28-32
Vangelo di Domenica 20 Settembre: Matteo 20, 1-16
Vangelo di Domenica 13 Settembre: Matteo 18, 21-35
Vangelo di Domenica 6 Settembre: Matteo 18, 15-20
Vangelo di Domenica 6 Settembre